Invalidità e concorsi: ecco come e quali sono le agevolazioni

Una domanda che non poche persone potrebbero porsi è la seguente: in caso di invalidità civile, come funzionano i concorsi pubblici per l’assunzione obbligatoria di dipendenti con disabilità?

Ecco che cosa è opportuno ricordare, per farsi trovare preparati non soltanto sulle materie d’esame, ma anche sulle regole del concorso. Dopo la difficile e lunga fase della pandemia e del lockdown, i concorsi pubblici sono tornati in auge già da alcuni mesi.

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Nel 2022 sono già state molte le selezioni e tante altre sono previste da qui alla fine dell’anno. Di seguito vogliamo in particolare occuparci dei rapporti che intercorrono tra concorsi pubblici e persone invalide, ovvero: come funzionano le selezioni nel pubblico impiego per coloro che patiscono uno stato di invalidità?

È interessante capire quali sono le regole principali per la partecipazione delle persone con disabilità, stante il numero di posti riservati a queste persone nell’ambito dei concorsi pubblici. Perciò: quali sono le modalità della prova d’esame? Quali sono le agevolazioni previste? Scopriamolo insieme nel corso di questo articolo.

Invalidità civile: il contesto di riferimento

La condizione di chi è affetto da invalidità civile è sottoposta a tutela da parte della legge. In caso di invalidità civile non mancano infatti le misure di sostegno per i cittadini che hanno minorazioni fisiche e/o psichiche: le prestazioni garantite servono infatti a compensare l’handicap e a favorire il sostentamento e l’integrazione nella società dell’invalido civile stesso.

Ricordiamo che, in base alla legge e nella finalità di tutelare il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale dei cittadini che vivono in Italia e che siano almeno parzialmente inabili al lavoro per minorazioni di tipo psico-fisico, il nostro paese garantisce a detti cittadini in difficoltà una ampia varietà di prestazioni economiche (pensioni, assegni o indennità) e non economiche (agevolazioni fiscali, assistenza sanitaria ed esenzione dal pagamento del ticket, misure di collocamento obbligatorio a lavoro e possibilità di permessi legge 104 per i familiari).

Qui, come accennato, vogliamo soffermarci sulle agevolazioni previste in tema di concorsi, a favore degli invalidi che intendono lavorare nel settore pubblico.

Collocamento mirato e assunzioni obbligatorie per le persone con invalidità

Molto importante ricordare che le persone con disabilità che intendono partecipare alle prove dei concorsi pubblici devono essere iscritte nelle cd. categorie protette del collocamento mirato. Questa è infatti una specifica garanzia nei loro confronti: anche le aziende fanno riferimento a questi elenchi per rispettare il noto dovere di assumere lavoratori subordinati con handicap. Perciò ben si comprende l’utilità dell’iscrizione sia dal lato del pubblico impiego, sia da quello dell’impiego privato.

Per quanto riguarda chi è affetto da invalidità civile, i concorsi pubblici includono assunzioni obbligatorie. C’è una legge ad hoc sul punto, ed è la n. 68 del 1999, che infatti reca il titolo “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.

Soprattutto, rileva un vero e proprio requisito numerico, poiché per legge si stabilisce altresì il numero dei lavoratori subordinati con disabilità che devono essere assunti per obbligo. Come? Ecco le indicazioni generali:

  • 7% di dipendenti disabili in aziende con più di 50 dipendenti;
  • 2 dipendenti con disabilità in aziende che hanno tra 36 e 50 dipendenti;
  • un dipendente con disabilità in aziende con un numero di lavoratori tra le 15 e le 35 unità.

Per quanto riguarda le assunzioni obbligatorie nella PA, vedremo ora quali specifiche regole debbono essere applicate.

Assunzioni obbligatorie nella PA: la chiamata numerica e i soggetti che ne beneficiano

Le assunzioni obbligatorie nel pubblico impiego trovano le regole di riferimento nel d. lgs. n. 165 del 2001, provvedimento recante “norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche“. Nel citato decreto le autorità indicano infatti che le assunzioni nel pubblico impiego si compiono per chiamata numerica degli iscritti nelle liste del collocamento mirato. Ciò a seguito della valutazione della compatibilità delle invalidità con le mansioni da svolgere nel corso dell’orario di lavoro.

Chiariamo inoltre quali sono le categorie di lavoratori con disabilità che possono essere assunte in ambito pubblico. L’età da considerare è compresa tra un minimo di 18 e un massimo di 67 anni. Ecco di seguito una sintetica lista dei possibili partecipanti:

  • invalidi civili, vale a dire persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali o con handicap a livello intellettivo con un riconoscimento di invalidità al di sopra del 45%;
  • persone che hanno una capacità di lavoro, in occupazioni che sarebbero proporzionate alle proprie attitudini, ridotta in maniera permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale a meno di un terzo;
  • invalidi del lavoro (invalidità Inail maggiore del 33%);
  • ciechi e sordi;
  • invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi per servizio.

Modalità del concorso pubblico per chi è in stato di invalidità

Ovviamente le prove d’esame seguono modalità specifiche per consentire agli invalidi e disabili di poter sostenere comunque il concorso pubblico. Per diventare dipendente pubblico le regole speciali prevedono che:

  • le persone con disabilità possano comunque partecipare a tutti i concorsi del pubblico impiego, banditi da ogni possibile PA;
  • i bandi di concorso includono speciali modalità di svolgimento delle prove di esame per permettere alle persone con disabilità di partecipare in condizioni di parità con gli altri.

Inoltre non bisogna dimenticare che la legge 104 consente alle persone affette da invalidità / disabilità di poter utilizzare speciali ausili per lo svolgimento delle prove e di poter sfruttare tempi ulteriori per il completamento delle prove, se giustificati dalla presenza di un particolare handicap. Prevista altresì la possibilità di avvalersi di un tutor, in alternativa all’ausilio.

Infine la legge indica che una persona con invalidità pari o al di sopra all’80% non deve effettuare la prova preselettiva, se prevista nella pubblica selezione.

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