Legge 104: si può continuare a guidare o la patente è ritirata?

La domanda più frequente per i possessori della legge 104 è se si può continuare a guidare o la patente è ritirata. Oggi, rispondiamo a questa domanda. 

Legge 104: si può continuare a guidare o la patente è ritirata?
Legge 104: si può continuare a guidare o la patente è ritirata?

Lo Stato è vicino ai disabili con legge 104 con numerose agevolazioni anche nel settore auto. Un Lettore invalido al 100% con legge 104, chiede se può continuare a guidare o rischia il ritiro della patente.

Facciamo chiarezza su quest’aspetto che preoccupa molti invalidi che hanno paura del ritiro della patente e il completo isolamento. Infatti, molti rinunciano alle agevolazioni perché hanno paura di limitare i loro spostamenti e di perdere la loro autonomia.

Legge 104: si può continuare a guidare o la patente è ritirata?

La legge 104 si presenta con una natura diversa di gravità, in base all’articolo 1 comma 3 (handicap medio), articolo 3 comma 3 (grave handicap). Le agevolazioni in linea generale sono riconosciute con un handicap grave. Nel campo lavorativo, infatti, è possibile fruire di tre giorni di permesso al mese per se stessi o se si assiste un familiare con disabilità grave. Inoltre, è possibile per chi assiste un familiare con disabilità grave, fruire del congedo straordinario di due anni. Questo congedo è retribuito e coperto da contribuzione figurativa. Legge 104: congedo e sconto pensione anche per il lavoratore? La risposta è incredibile

Per gli automobilisti la legge 104 prevede varie agevolazioni che prevedono: esenzione del bollo auto, acquisto auto con IVA agevolata al 4% e detrazione fiscale al 19% sulla spesa effettuata. Inoltre, prevista anche l’esenzione per la tassa di registrazione del passaggio di proprietà e le spese di riparazione del veicolo. Queste agevolazioni spettano al disabile, oppure, al familiare che lo assiste, a condizione che il veicolo sia utilizzato a uso esclusivo del familiare disabile. In questi casi, il familiare deve essere a carico fiscalmente.

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In linea di massima si ha diritto alla legge 104 quando il disabile si trova in queste situazioni:

a) capacità motorie ridotte o impedite;

b) gravi limitazione di deambulazione o con gravi pluriamputazioni;

c) handicap psichico o mentale che hanno diritto all’indennità di accompagnamento;

d) non vedetti affetti da cecità assoluta o che presentano un residuo visivo non superiore a 1/10 a entrambi gli occhi;

e) sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva.

La patente di guida a rischio?

Alla domanda: che chi ha la legge 104 può guidare? Precisiamo che l’invalidità permanente o totale non esclude la possibilità di guidare. In effetti, non esiste un divieto generale per tutti, ma fa fede la valutazione dalla commissione medica in sede di riscontro della patologia.

Il Ministero della Salute, con il parere del 21 marzo 2016, ha chiarito che non è possibile stabilire un’idoneità alla guida a priori se una persona è affetta da disabilità grave. La valutazione deve essere effettuata dalla commissione medica a seconda delle circostanze e dalla gravità della patologia che inficia il grado di deambulazione.

In poche parole, non c’è incompatibilità tra il riconoscimento della legge 104 e la patente di guida. Molto dipende dalla valutazione della commissione medica che dovrà precisare la compatibilità con la guida o meno.

Quindi, chi ha diritto alle agevolazioni fiscali o indennità per la patologia di cui è affetto, può chiedere chiarimenti al proprio medico curante. Il quale, in base alla patologia e al certificato introduttivo che invia all’INPS per ottenere l’invalidità civile, la legge 104 e l’indennità di accompagnamento, già può dare un primo chiarimento se la patente sarà in pericolo o meno.

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