L’Italia ha recentemente rafforzato l’applicazione delle leggi relative ai crimini legati all’Intelligenza Artificiale (AI), in quanto gli enti normativi nazionali hanno reso note sanzioni più severe.
Mentre il mondo corre verso l’intelligenza artificiale (IA), i Paesi si trovano ad affrontare sempre più difficoltà a causa di questa tecnologia dinamica e in rapido sviluppo.Di fronte a questi ostacoli, il governo italiano ha compiuto oggi un grande passo in avanti considerando pene più severe per i reati che coinvolgono le AI, tra i quali il riciclaggio di denaro e la manipolazione del mercato.
Con questa azione, l’Italia consolida la sua posizione di leader mondiale nell’innovazione, garantendo un’applicazione responsabile e controllata dell’IA.
Gli organi di regolamentazione italiani hanno escluso i principi generali “in materia di ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione” dell’AI in Italia da un disegno di legge di 25 articoli presentato nella giornata di ieri, mercoledì 10 maggio. Secondo una ricerca, si tratta di una risposta “all’impatto dei rischi dell’IA sui diritti fondamentali” e ai pericoli sociali ed economici associati a questa tecnologia.
Va notato che il contenuto del documento è ancora suscettibile di modifiche. Il documento descrive anche l’intenzione di incorporare strumenti regolamentati appropriati nei settori legale e sanitario, con un’attenzione particolare a come questi strumenti influirebbero sulle condizioni di lavoro. Inoltre, come già indicato, stabilisce il quadro di riferimento per una politica nazionale sull’AI, garantendo una gestione responsabile e controllata dell’IA.
La bozza indica che l’uso dell’IA per il riciclaggio di denaro è un elemento aggravante a livello statale e suggerisce pene più severe e severe per la manipolazione del mercato con strumenti di IA. Questo sottolinea ancora di più quanto sia urgente e agevole l’attuazione di una legislazione sull’IA a livello mondiale.
È interessante notare che l’Italia si unisce agli Stati Uniti e al Regno Unito nella gara mondiale per la creazione di una normativa agevole in materia di intelligenza artificiale, avendo recentemente deciso di rafforzare l’applicazione delle leggi relative all’AI.
L’amministrazione Biden ha vietato la vendita di processori AI alla Cina senza autorizzazione, segnalando l’attuale rafforzamento del controllo americano sul settore. Nel frattempo, i parlamentari britannici di affrontare il problema dei deepfakes, un’altra questione relativa all’AI.
Allo stesso modo, nel tentativo di affrontare i problemi causati da questa tecnologia, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno firmato una collaborazione formale incentrata sulla sicurezza dell’IA.
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