Il Money Management, il salva portafogli per eccellenza

La corretta gestione del denaro è una delle basi per essere profittevoli nel lungo periodo. Cerchiamo di capire il perché.

Gestione soldi

Quante volte abbiamo avuto la sensazione che fosse il momento giusto per entrare nel mercato, e poi non siamo riusciti a gestire l’operazione nel modo più corretto?

Conoscere gli archi temporali, sviluppare una certa sensibilità verso le oscillazioni del mercato e sapersi coordinare con esse, è fondamentale per riuscire ad entrare nel momento opportuno. Purtroppo, la psicologia umana, in questi casi, è debole e davvero complessa.

La paura di sbagliare e l’avidità sono sentimenti che accomunano tutti gli esseri umani, e l’unico modo di sopravvivere in questo labirinto finanziario sta nel gestirlo con prontezza e professionalità.

Una delle principali nozioni che un buon investitore dovrebbe possedere è il principale attore delle sorti di tutti i capitali: il Money Management.

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Cos’è il Money Management?

Il Money Management, letteralmente significa “gestione del denaro“, ed è la tecnica secondo la quale, si cerca di ottenere un giusto equilibrio tra il rischio assunto per ogni trade e le potenziali performance. Questo particolare approccio si suddivide in due parti,  importantissime e inseparabili tra loro:

  1. Il Risk management (“gestione del rischio”), che analizza il rischio legato alle posizioni assunte sul mercato;
  2. Il Position sizing, che individua il capitale da investire in ogni singola operazione aperta sul mercato e la ripartizione del capitale tra i vari asset di portafoglio.

La corretta gestione del rischio ha come unico scopo la massimizzazione del profitto e la riduzione al minimo delle perdite, a prescindere dal sistema di trading utilizzato. Sì, ma in soldoni? Significa suddividere il capitale e impiegarlo in differenti strumenti finanziari in modo da ridurne i rischi, altrimenti è come “scommettere” sempre sullo stesso cavallo, operando quindi solo ed esclusivamente su un singolo mercato. In aggiunta il Money Management è il corretto utilizzo delle size impiegate per ogni singolo trade, per non essere quindi troppo esposti in quella singola operazione.

Dobbiamo essere  ben consci che l’avidità umana, nel momento in cui filerebbe tutto bene anche con un errato Money Management, giocherebbe il suo ruolo, facendo aumentare il rischio a ogni operazione (errore gravissimo) e azzerando le possibilità di successo nel lungo termine. Il risultato sarebbe che le nostre azioni produrrebbero un risultato simile ad un giocatore d’azzardo, dove vi ricordiamo che il banco, in questo caso, è il mercato e che come sappiamo alla lunga vince.

Quello che ne risentirebbe di più in una situazione simile sarebbe il nostro stato emotivo, pessimo, che ci condurrebbe rovinosamente a bruciare tutto il  capitale e a mollare tutto, aggiungendo insoddisfazione e frustrazione che a questo punto, sarebbero i sentimenti più devastanti!

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Alcuni consigli per un corretto Money Management

La consapevolezza di un appropriato impiego della gestione del rischio è fondamentale per l’amministrazione del  denaro. L’approccio corretto è diversificare le nostre operazioni su più strumenti finanziari, utilizzando un rischio dall’1 al 3% per ogni singolo trade e operando quando il mercato rispetta solo ed esclusivamente tutte le tue regole.

Unito a tutto ciò non deve di certo mancare una strategia composta da regole ferree, un metodo di lavoro testato negli anni e una fervida disciplina, che sono la base per una buona operatività.

Un certo W.D. Gann nel 1949 ha pubblicato un libro, “45 anni a Wall Street” scrivendo 24 regole che riteneva fondamentali per operare in borsa. Ne citiamo solo alcune che riteniamo imprescindibili:

  1. Sulla base di quanto capitale viene usato, deve essere  suddiviso in 10 parti uguali e non deve essere rischiato mai più di un decimo del  capitale a disposizione  in una singola operazione.
  2. Non bisogna fare troppe operazioni contemporaneamente perché, questo potrebbe essere in conflitto con la regola sull’uso del capitale.
  3. Quando si è in dubbio sulle condizioni del mercato è meglio uscire, e allo stesso modo non entrarci.
  4. Il rischio va distribuito correttamente quindi bisogna operare se possibile su 4 o 5 asset, evitando di mettere tutto il  capitale sulla singola operazione;

Bisogna sempre ricordarsi che saper gestire il proprio capitale significa evitare spiacevoli perdite, oltre ad avere una gestione del rischio migliore.

Il trading è fatto per il 30% di tecnica e per il 70% dipsicologia, questo dato parla chiaro da solo: avere una mentalità solida, che è aiutata da un corretto Money Management, può essere la via corretta per essere profittevoli nel lungo periodo.

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