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Economia e Finanza

Norme Euro 7: l’idea di uno stop a diesel e benzina è concreta?

In base alle norme Euro 7, sarà necessario applicare determinate regole sugli inquinanti, che potrebbero comportare uno stop a benzina e diesel.

Lo standard Euro 7 sarà pubblicato a novembre 2022 dalla Commissione Europea e introdurrà una serie di norme sugli inquinanti. L’obiettivo di tali regole è quello di raggiungere un determinato fine in merito agli inquinanti, come il monossido di carbonio e gli ossidi di azoto. Tuttavia, lo standard prevede regole anche sulle particelle degli pneumatici e dei freni, così come sulla durata della batteria delle vetture.

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Il prossimo novembre sarà approvato lo standard Euro 7 per auto diesel, che introdurrà delle importanti novità. L’approvazione della nuova direttiva della commissione europea produrrà effetti che si protrarranno per i prossimi 10 anni. Attualmente gli standard sulle norme inquinanti sono fermi a Euro 6.

In vista della prossima direttiva, ci si aspettava un inasprimento dell’enorme. Tuttavia, alcuni standard potrebbero essere equiparati a quelli precedenti andando, di fatto, ad edulcorare l’Euro 7.

Norme Euro 7: cosa ci attende nei prossimi anni

Il prossimo novembre saranno comunicati gli standard Euro 7. Si tratta di normativa relativi agli inquinanti come particelle dei pneumatici e freni, monossido di carbonio e ossidi di azoto e durata della batteria. L’obiettivo di tali norme è quello di raggiungere scopi predefiniti sul tema inquinamento ambientale.

Ma a quanto pare, l’Euro 7 sarà meno severo di quanto dovrebbe e molti standard saranno la copia carbone di quelli precedenti.

In particolare, con gli standard Euro 7 sarà concesso ad almeno 100 milioni di vetture, omologate in base agli standard europei, di circolare e di essere messe su strada anche nei prossimi anni. Dunque, tali vetture resteranno su strada anche dopo il 2035: la data fissata dell’Europa per lo stop alla vendita di auto a combustione interna.

In ogni caso, gli standard Euro 7 rappresentano la proposta legislativa avanzata dall’Unione Europea più significativa per l’industria automobilistica del Vecchio Continente. Proprio nell’estate 2022 è stato approvato il divieto dei motori a combustione interna che ha preoccupato, e non poco, tutto il comparto.

Ora c’è massima attenzione e preoccupazione per la proposta della Commissione europea in merito alle emissioni Euro 7.

Cosa accadrà nei prossimi anni?

La proposta della Commissione è stata più volte rinviata , perché l’industria automobilistica ha fatto di tutto per resistere alle rigide regole relative alle emissioni di sostanze nocive, come ossidi di azoto e polveri sottili. Stando alle dichiarazioni del Presidente dell’Associazione dell’Industria automobilistica tedesca, le decisioni europee stanno operando una forte campagna di lobbying.

Tuttavia, in base a quanto affermato dalla Commissione Europea, la valutazione relativa all’impatto scaturito dall’introduzione del progetto, tiene conto dei cambiamenti globali e delle incertezze europee in merito ad energia e materie prime.

Stando alla bozza della norma, che diventerà effettiva il prossimo 9 novembre, non sono previste grandi variazioni che influiranno eccessivamente sull’industria automobilistica. A quanto pare non sono previsti grossi investimenti nei prossimi 10 anni finalizzati alla riduzione dell’inquinamento della futura generazione di vetture con motore a combustione interna.

Sebbene la tecnologia della combustione interna dovrebbe essere gradualmente eliminata entro il 2035, per i prossimi vent’anni le auto a benzina e a diesel continuano a circolare sulle nostre strade.

Probabilità, questa situazione è favorevole al mondo automobilistico. Essa rappresenta una vittoria, ma possiamo dire lo stesso per il nostro pianeta? Che ne sarà dell’emergenza climatica?

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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