Novità assegno unico: è previsto un aumento degli importi?

Ci sono diverse proposte avanzate dalle forze politiche, in fase di campagna elettorale. Tra queste c’è anche una novità assegno unico, con un possibile aumento degli importi.

Siamo in piena campagna elettorale e i leader politici fanno a gara a chi propone le idee più allettanti per accaparrarsi qualche voto in più. Consapevoli della crisi economica che ha investito il paese, la maggior parte delle proposte politiche avanzano idee che fanno riferimento alla distribuzione di bonus o alla riduzione di costi.

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Per questo motivo, alcuni hanno avanzato una proposta che introdurrebbe una novità assegno unico, con tanto di aumento degli importi.

In attesa che il nuovo esecutivo venga eletto, è possibile ipotizzare alcuni dei cambiamenti che saranno introdotti dal nuovo Governo. Basta dare un’occhiata ai programmi elettorali delle varie forze politiche, per capire che probabilmente anche l’assegno unico subirà una riforma.

Con ogni probabilità, i cambiamenti previsti per l’assegno unico sono uno dei pochi punti in comune tra i vari programmi elettorali. Pare che, tutti i partiti siano d’accordo per aumentare l’importo dell’assegno unico indirizzato alle famiglie con figli minori a carico.

Ad oggi, le famiglie italiani ricevono €50 per ogni figlio, fino ad arrivare ad un massimo di 175 euro per coloro che hanno un indicatore ISEE inferiore a €15.000.

Scopriamo quali sono le proposte per l’assegno unico 2023.

Novità assegno unico: cosa accadrà il prossimo anno

I cittadini sono curiosi di scoprire quali saranno i cambiamenti apportati dal nuovo esecutivo, che sarà nominato dopo le elezioni del 25 settembre. Uno degli argomenti che desta maggiore interesse è quello relativo alla riforma dell’assegno unico proposto dalla maggior parte delle forze politiche.

I leader di centro-destra hanno fondato il loro programma elettorale sulla valorizzazione della famiglia, come perno centrale della società. Per questo motivo, il trio Berlusconi-Meloni-Salvini ritiene che gli ammortizzatori sociali giochino un ruolo fondamentale per offrire un adeguato sostegno alle famiglie.

Secondo il loro progetto elettorale, l’importo dell’assegno unico andrebbe aumentato, eliminando i 6 miliardi dei bonus attualmente disponibili e integrando tale cifra nell’AU.

Anche secondo il Partito Democratico, il nuovo esecutivo dovrebbe occuparsi di aumentare il valore dell’assegno unico per offrire un maggiore supporto economico alle famiglie. In questo caso, però, la proposta prevede un innalzamento del valore, revisionando l’indicatore ISEE e approvando una riforma sulla autosufficienza.

Il PD propone di incrementare le clausole di salvaguardia, con particolare riferimento alle persone affette da disabilità e alle famiglie in cui è presente un figlio disabile.

Terzo Polo e Movimento 5 Stelle: cosa intendono fare con l’AU?

Sulla necessità di procedere con l’aumento dell’importo dell’assegno unico sono d’accordo anche Terzo Polo e Movimento 5 Stelle. La forza politica capitanata da Calenda e Renzi propone un incremento del valore dell’assegno unico con particolare riferimento alle famiglie numerose e ai nuclei familiari in cui è presente una persona disabile a carico.

Inoltre, il Terzo Polo intende aggiungere anche un rimborso relativo ai costi sostenuti per i servizi di babysitting e badanti.

Il MoVimento 5 Stelle che, grazie al Governo Conte, è stato promotore dell’assegno unico, propone un potenziamento dello strumento. In tal modo, sarà possibile adeguare l’assegno alle esigenze delle famiglie. Tuttavia, il programma elettorale dei Pentastellati preferisce puntare di più sul Reddito di cittadinanza e sull’equiparazione tra congedo di maternità e quello di paternità.

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