Mutui: l’incredibile metodo per risparmiare sui prestiti, in pochi lo sanno

L’aumento dei tassi di interesse dei finanziamenti preoccupa i cittadini. Per questo motivo è necessario capire come ottenere mutui convenienti e risparmiare.

Con l’aumento dell’inflazione aumentano, inevitabilmente, anche i tassi di interesse dei mutui.

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Dallo scorso maggio, l’inflazione ha raggiunto picchi altissimi e preoccupanti, soprattutto a causa dell’incremento dei prezzi dei beni di prima necessità e dei beni energetici. Senza dubbio, la guerra in Ucraina ha influito enormemente sull’attuale situazione economica e finanziaria dell’Europa.

La Banca Centrale Europea ha, dunque, pensato a degli interventi di politica monetaria per arginare l’incremento dell’inflazione.  Per il Consiglio direttivo della BCE, l’obiettivo primario è tentare di mantenere stabili i prezzi. Questo però, è possibile solo alzando i tassi di interesse.

Se, infatti, si alza il costo del denaro, le banche hanno difficoltà a finanziarsi; ecco, quindi, che l’innalzamento dei tassi di interesse di mutui e prestiti è inevitabile. La conseguenza di tale situazione è un calo della domanda, da parte dei cittadini.

Facciamo, allora, il punto della situazione e vediamo quali sono le possibilità e gli scenari futuri.

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Mutui e prestiti: a quando ammontano i tassi di interesse?

I tassi di interesse da prendere in considerazione, per i mutui ed i prestiti sia personali sia finalizzati, sono due: il TAN e il TAEG.

  • Il TAN indica gli interessi reali sul denaro prestato;
  • il TAEG, invece, individua anche gli oneri ulteriori, riferiti al finanziamento. È, inoltre, usato per valutare il costo complessivo del prestito.

Il rialzo che, negli ultimi mesi, ha interessato l’Eurirs (Euro Interest Rate Swap) e l’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) ha avuto delle enormi ripercussioni sul mercato dei mutui. Questi due indicatori, infatti, sono i criteri di valutazione del tasso fisso e del tasso variabile.

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Per tale ragione, uno dei prodotti maggiormente scelti dai consumatori, nell’ultimo periodo, è stato il mutuo a tasso variabile con CAP; a luglio 2022, infatti, ha coinvolto quasi una domanda di mutuo su 3. Si tratta di un prodotto ibrido, col quale è possibile definire un importo massimo per le rate da versare.

Purtroppo, anche il TAN medio dei prestiti bancari è costretto a fare i conti con l’aumento dei tassi. In un simile contesto finanziario, è sempre più difficile scegliere la soluzione di finanziamento migliore, più conveniente e meno rischiosa. Gli istituti di credito, infatti, propongono una vasta gamma di mutui e prestiti.

Come scegliere il finanziamento più conveniente?

Per capire quale forma di investimento è quella maggiormente conforme alle esigenze del singolo, è fondamentale sapere che le variabili che incidono sulla rata del prestito sono soprattutto il TAN e il TAEG. Questi due valori possono cambiare a seconda della banca e sono essenziali per chiunque sia intenzionato alla stipulazione di un prestito; sulla base del loro valore, infatti, si può comprendere quanto, alla fine, costerà il mutuo.

È opportuno, inoltre, esaminare le spese obbligatorie, la durata del prestito, la capacità di credito e la rischiosità del cliente.

Per la tutela dei risparmiatori, è essenziale, prima di chiedere un mutuo, effettuare un calcolo approssimativo delle future rate del finanziamento. Si tratta di un’operazione grazie alla quale è possibile accertare tutti gli elementi che influiscono sulla quota finale dei mutui.

Per ottenere piena tutela, è consigliabile richiedere il supporto di un professionista del settore, che confronti varie offerte e trovi l’opzione più vantaggiosa. Attraverso gli strumenti professionali a loro disposizione, inoltre, gli operatori sono in grado di calcolare le rate dei muti e ridurre i tempi di attesa per accedere al credito. Analizzando le diverse offerte dei maggiori istituti di credito, infatti, si può usufruire di tassi di interesse minori.

Da cosa dipendono i costi dei mutui?

Quali sono le variabili principali che condizionano l’importo mensile delle rate dei mutui? Eccole elencate di seguito.

  • TAN: il Tasso Annuale Nominale è il tasso di interesse puro adottato in un prestito. In pratica, consiste nell’interesse annuale che viene determinato sul prestito, nella quota da pagare al finanziatore, in aggiunta rispetto alle singole rate mensili da versare, in base al piano di ammortamento;
  • TAEG: il Tasso Annuo Effettivo Globale è un tasso virtuale che non riguarda la cifra delle rate di rimborso, ma serve a calcolare l’ammontare totale del prestito. È espresso in percentuale ed, in pratica, indica il costo degli interessi su mutui e prestiti, comprendendo tutte le spese e gli oneri dovuti;
  • spese obbligatorie: esse includono, per esempio, gli oneri di apertura e chiusura del finanziamento, le spese di istruttoria, le eventuali polizze sussidiarie. In base alla direttiva europea, tutte queste spese vanno conteggiate nel TAEG e, dunque, influenzano il suo costo finale;
  • durata del prestito: i tassi di interesse (e, quindi, la cifra totale che l’interessato dovrà corrispondere) possono variare anche in base al numero delle rate e alla durate del prestito. Infatti, i tassi dipendono dal numero di mesi (o anni) che servono per saldare il debito;
  • solvibilità del cliente: l’ammontare delle rate dei mutui o dei prestiti deve essere proporzionato alla condizione economica e reddituale del cliente. È necessario, infatti, garantire che sarà in grado di pagare il finanziamento. Per questo motivo, prima della concessione dei prestiti, gli istituti di credito controllano scrupolosamente la capacità di solvenza del richiedente, cioè la possibilità di pagare le rate, in base al proprio patrimonio. A tal fine, il cliente non deve comparire nel Registro dei cattivi pagatori.
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