Novità su riscatto e ricongiunzione contributi: il provvidenziale intervento dell’INPS

Con la circolare del 28 ottobre 2022 sono state chiarite le novità sul riscatto e ricongiunzione contributi, che interessano i dipendenti pubblici.

In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano, i lavoratori hanno la possibilità di riscattare alcuni periodi di contribuzione figurativa, per anticipare il ritiro dal lavoro o aumentare l’assegno di pensionamento. Inoltre, i contribuenti hanno anche la possibilità di effettuare la ricongiunzione contributi, quando i versamenti sono effettuati in più casse previdenziali.

riscatto e ricongiunzione contributi
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Tramite il messaggio INPS, numero 3912 del 28 ottobre 2022, si sono forniti chiarimenti in merito alla gestione delle attività che prevedono il riscatto degli anni di contributi figurativi e la ricongiunzione il computo contributivi. Le indicazioni fornite dall’istituto riguardano principalmente i dipendenti pubblici, iscritti alla cassa dei trattamenti pensionistici dello Stato.

I chiarimenti fanno riferimento ai periodi conosciuti tramite provvedimenti onerosi ante subentro. In sostanza, con il messaggio l’INPS ha specificato come deve avvenire il corretto inserimento, dei suddetti periodi, nel applicativo Passweb.

Ci stiamo riferendo a software che permette di inserire i periodi di contribuzione, riconosciuti con i provvedimenti detti ante subentro e per i quali bisogna registrare lo stato di pagamento. Quest’ultimo deve essere effettuato oppure risultare “in corso”.

Novità su riscatto e ricongiunzione contributi: facciamo chiarezza

Con il messaggio INPS 3912, del 28 ottobre 2022, sono presenti chiarimenti in merito al riscatto e alla ricongiunzione contributiva.

L’istituto, infatti, ha spiegato come inserire i periodi contributivi nell’applicativo Passweb. Ma ha anche specificato com’è effettuare il recupero delle rate degli oneri di riscatto e di ricongiunzione scadute, non versate, per le quali sarà necessario utilizzare il modello F24.

Il contribuente potrà effettuare il versamento, in unica soluzione, entro 60 giorni a partire dalla notifica di richiesta da parte dell’INPS.

Tramite l’utilizzo di un altro modello F24 sarà, poi, necessario procedere al versamento degli interessi legali maturati.

Il messaggio pubblicato dall’INPS riguarda i dipendenti pubblici iscritti alla cassa dei trattamenti pensionistici dello Stato. Si tratta di una cassa alla quale sono iscritti i dipendenti delle amministrazioni statali, come ad esempio il personale civile e militare dello Stato.

I chiarimenti si sono resi necessari a seguito delle richieste inviate dagli enti territoriali.  I dubbi son sorti in merito alle attività di verifica dello stato di pagamenti degli oneri di ricongiunzione e di riscatto dei contributi.

In particolare, le delucidazioni fanno riferimento ai provvedimenti ante subentro, ovvero a quelli emessi dalle amministrazioni statali nei periodi precedenti al primo gennaio 2000.

In tale occasione, l’INPS ha anche ricordato che: “ai fini dell’erogazione delle prestazioni pensionistiche, è necessaria una preventiva puntuale verifica dei piani di ammortamento in corso o definiti per riscatti e ricongiunzioni, oltre alle verifiche sui pagamenti in unica soluzione effettuati dagli interessati.”

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