Palladio, il metallo che vale più dell’oro: il suo prezzo è crollato

Il palladio è un bene rifugio come l’oro: il suo prezzo negli ultimi anni è aumentato notevolmente, spinto in parte dalla speculazione.

lingotti di Palladio

Il palladio è un metallo prezioso che oltre a essere un bene particolarmente scarso, è la chiave per i dispositivi di controllo sull’inquinamento dei veicoli con motori a combustione.

Il suo prezzo a partire da gennaio 2018 ha seguito il trend ecologista con una accelerazione esponenziale, con un aumento del suo valore del 170%. La disponibilità sul mercato di questa materia è diminuita notevolmente, data la crescente pressione normativa atta a ridurre le emissioni inquinanti dei veicoli, l’adeguamento della domanda dell’industria automobilistica ha fatto sì che venissero scontati sui prezzi del palladio che quotava negli ultimi giorni, prima del recente crollo, a 2.800 dollari all’oncia.

Quali sono gli usi industriali del palladio?

Dal punto di vista commerciale e produttivo questo metallo, dall’aspetto grigio metallizzato, è utilizzato per la maggior parte nella costruzione dei convertitori catalitici, date le sue proprietà fisico chimiche che lo rendono un ottimo catalizzatore, accelerando le reazioni chimiche, trasformando una parte delle emissioni nocive in anidride carbonica e vapore acqueo.

Un ulteriore uso del palladio è quello costituito dall’impiego nel settore metalmeccanico: grazie alla sua particolare malleabilità e al suo basso punto di fusione, vengono realizzate applicazioni utili alla costruzione di pannelli fotovoltaici e le celle a combustibile, utilizzante anche nei veicoli elettrici, dato il loro elevato rendimento.

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Quali sono i più grandi produttori di palladio nel mondo?

La nazione più ricca di metalli rari come palladio e platino, detti anche terre rare, è la Russia, seguita da Sudafrica, Stati Uniti e Canada, nazioni da cui proviene la quasi totalità della fornitura mondiale. La rarità di questo metallo e la consapevolezza del suo deficit produttivo, ha innescato negli ultimi tre anni una convergenza della domanda da parte di Cina ed Europa, in una corsa al rialzo causata anche dalla necessità di ridurre le emissioni di gas serra dei veicoli a benzina.

Tuttavia questo non ha impedito il perseguimento degli obbiettivi ecologici e della green economy, che si è imposta grazie all’intervento dei governi per modificare il corso dello sviluppo economico industriale, ponendosi obbiettivi ambiziosi, con un percorso che nel 2050 porterà Europa e Stati Uniti ad azzerare le loro emissioni inquinanti.

Quali sono le motivazioni tecniche del crollo del palladio?

Il prezzo del palladio ha più volte subito delle accelerazioni, motivate anche dalle preoccupazioni che paesi produttori come la Russia, potessero rallentare la produzione, che continua comunque a rimanere estremamente rarefatta al punto tale che i lingotti di palladio vengono conservati come bene rifugio da alcuni governi, come quello degli Stati Uniti.

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del palladio oggi risentono delle prese di profitto dai massimi storici del 4 maggio, superando quelli realizzati a febbraio 2020 a quota 2.593 dollari, quando il prezzo del metallo raro ha raggiunto i 3.023 dollari all’oncia. Attualmente il prezzo del palladio si assesta attorno agli 87 euro al grammo.

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Nella giornata di giovedì, la price action del palladio ha offerto un’ottima occasione di ingresso in ottica ribassista, con i prezzi vicini a un punto di innesco degli ordini stop loss, sotto la loro media mobile delle ultime due settimane. Il prezzo si trova attualmente a 2.465 dollari all’oncia, con le quotazioni che hanno perso nell’ultima giornata il 12% del valore, risentendo del peso eccessivo per l’industria dell’estrazione del prezzo di questo sotto prodotto minerario.

Le informazioni contenute in questo articolo non sono da intendersi come un invito alla speculazione ne all’investimento.

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