In pensione a 63 anni: la domanda si presenta dopo il compleanno? La risposta inaspettata

Uscire dal lavoro per accedere alla pensione all’età di 63 anni è possibile anche nel 2022, ma i requisiti sono cambiati ampliando la platea dei beneficiari con un nuovo elenco di lavori gravosi. 

Si tratta dell’anticipo pensionistico sociale (APE Sociale) che in base alle tutele previste dalla legge, permette di uscire dal lavoro all’età di 63 anni.

In pensione a 63 anni: la domanda si presenta dopo il compleanno
In pensione a 63 anni: la domanda si presenta dopo il compleanno

L’APE Sociale consiste un assegno ponte corrisposto dall’INPS fino al raggiungimento del requisito anagrafico richiesto per la pensione di vecchiaia. Nello specifico nel 2022 possono accedere a questa misura coloro che hanno almeno 63 anni di età e hanno maturato un requisito contributivo che va dai 30 a 36 anni di età, in base alla tutela di appartenenza.

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In pensione a 63 anni: la domanda si presenta il giorno dopo il compleanno?

Le novità del 2022 prevedono una riduzione del requisito contributivo per il settore edile, che passa da 36 a 32 anni. Prevista anche un incremento dell’elenco dei lavori gravosi che permette un’estensione della platea dei beneficiari. Infine, per la tutela dei disoccupati, eliminati i tre mesi di attesa dalla fruizione della NASPI. In merito, esaminiamo il requisito anagrafico in base ad un quesito di un nostro Lettore.

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Tutele: disoccupato e invalido

Il quesito: “Compio 63 anni al 15 luglio 2022. Ho 30 anni di contributi e sono disoccupato e ho un’invalidità al 75%. Mi sono rivolto all’INPS e mi hanno detto che la domanda di APE Sociale si presenta al compimento dei 63 anni. È vero? Quindi devo presentare la domanda il 16 luglio. Il giorno dopo del mio compleanno?”

I disoccupati che hanno terminato di percepire la disoccupazione indennizzata (NASPI), possono accedere alla sussidio APE Sociale con 63 anni e 30 anni di contributi. Anche i lavoratori invalidi con una percentuale invalidante non inferiore al 74% possono accedere all’APE Sociale con 63 anni di età e 30 anni di contributi.

L’indennità corrisposta è pari all’importo della rata di pensione calcolata al momento della prestazione e per un valore massimo di 1.500 euro. L’importo è erogato dall’INPS e non è rivalutato o integrato al minimo. Precisiamo che nel periodo di erogazione dell’indennità non è corrisposta la contribuzione figurativa e non spettano gli assegni familiari (ANF) o assegno unico e universale.

Inoltre, il trattamento non è reversibile ai superstiti, cessa con il decesso del titolare.

Quando presentare domanda

Per ottenere l’indennità ponte fino all’età pensionabile, i soggetti devono trovarsi in determinate condizioni. La legge precisa che all’atto della domanda di accesso, il richiedente deve avere i seguenti requisiti:

a) 63 anni di età;

b) 30 anni d contributi; 36 anni per i lavori gravosi e 32 per il settore edile e affini, per i ceramisti (codice ISTAT 6.3.2.1.2 e 7.1.3.3);

c) per le donne i contributi sono ridotti nel modo seguente: 12 mesi per ogni figlio per un massimo di due anni.

I richiedenti possono inviare domanda, se hanno i requisiti richiesti dalla legge, domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso entro il 31 marzo 2022, 15 luglio e comunque non oltre il 30 novembre (domanda tardiva).

Il soggetto già in possesso di tutti i requisiti, può inoltrare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all’APE Sociale, congiuntamente la domanda di accesso alla prestazione. Questo permette di non perdere i ratei della prestazione.

Conclusione

Nel caso esposto, bisogna avere almeno 63 anni, quindi, la risposta fornitura dall’INPS è corretta. Dal giorno dopo il compimento dei 63 anni è possibile inviare contestualmente le due domanda di riconoscimento dei requisiti e dell’accesso alla prestazione.

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