Pensione di reversibilità cumulabile con altri redditi: ma occhio agli importi

È cumulabile la pensione di reversibilità con altri redditi, ma vi saranno modifiche all’importo che spetta: i dettagli circa una sentenza recente

Attenzione alta quando si affrontano temi rilevanti come nel caso della pensione di reversibilità, il cui importo non può supererà i redditi aggiuntivi. Ciò, quanto stabilito dalla Corte Costituzionale. Ma ecco a seguire i dettagli in merito.

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In merito alla pensione di reversibilità, la decurtazione ha un limite. Qualora vi sia la cumulazione con altri redditi. Non sarà possibile il superamento del medesimo reddito. A parlarne nel relativo approfondimento è InformazioneOggi.it, il quale fa riferimento ad una recente sentenza della Corte Costituzionale, del 30 giugno. Quest’ultima, mediante la propria espresse, ha dicato illegittima – si legge – la legge 335/1995. Nel punto in cui non è previsto nessun limite. In merito alla decurtazione. Nel caso di cumulo fra pensione ai superstiti ed altri redditi.

Vi sono parametri che occorre rispettare al fine di stabilire la percentuale. Circa la decurtazione. (Tra il settantacinque ed il cinquanta per cento). I quali cambiando a seconda dell’entità del reddito aggiuntivo. Da tali elementi, viene spiegato, sorgono le problematiche.

Pensione di reversibilità: decurtazione e questione sentenza

Tema di grande rilevanza ed importanza, quello che si lega alla pensione di reversibilità: si pensi ad esempio a quella precompilata, cos’è e come funziona. Oppure, ancora, si consideri la pensione di reversibilità e assegno di vedovanza: come funziona, requisiti, aspetti da sapere

Tornado al tema in oggetto, come detto approfondito da InformazioneOggi.it, la percentuale di cumulabilità è pari al settantacinque per cento del trattamento pensionistico. Con un reddito superiore a 3volte il trattamento minimo annuo. Circa il fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Cala invece al sessanta per cento con reddito superiore. A 4volte il trattamento minimo annuo. Al cinquanta per cento invece, nel caso in cui sia superiore a 5volte. Il trattamento minimo annuo. Facendo riferimento al medesimo fondo.

Andando ad applicare queste decurtazioni, vi è la possibilità che le riduzioni vadano a superare l’entità del medesimo reddito. Un aspetto che contraddice la ragione circa la disciplina. Inerente il cumulo. Al fine della garanzia dei principi di equità e eguaglianza. Ad essere necessaria è stata una integrazione alla normativa vigente. Vi è stato l’inserimento di un limite max circa la decurtazione. Inerente il trattamento di reversibilità. Che vada a tutelare la suddetta disciplina.

Non si può superare con la decurtazione. La parte che eccede l’ammontare totale. Per quanto concerne i redditi aggiuntivi oppure vi è il rischio di mettere in atto un’azione incostituzionale, viene spiegato.

In merito alla sentenza n.162 del 30/06/2022, la Corte Costituzionale ha stabilito l’impossibilità circa la decurtazione della pensione ai superstiti nel caso del cumulo con altri redditi, percepiti da soggetto che ne beneficia, per un importo maggiore del tot. dei redditi aggiuntivi. Ciò dal momento che uno scenario come questo appare irragionevole. Andando a porsi in contrasto con la finalità solidaristica circa la prestazione in oggetto.

La reversibilità sottolinea e tutela il legame familiare che vi era fra la persona scomparsa ed il superstite . In assenza di limiti di decurtazione, il legame familiare diverrebbe un limite per la persona e andrebbe a privarlo – viene spiegato da InformazioneOggi.it – di una somma eccedente i redditi personali.

Dunque, la decisione che nel caso di cumulo. La decurtazione arriverà sino alla concorrenza dei redditi stessi.

Questi alcuni dettagli. Tuttavia è opportuno e bene approfondire temi ed elementi. Per saperne di più e chiarire eventuali dubbi, anche confrontandosi con soggetti competenti in materie ed esperti del campo.

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