Pensione e servizio militare: come non perdere i contributi e aumentare l’assegno

I periodi di servizio militare sono riscattabili e possono essere utile per raggiungere i requisiti per la pensione. Si tratta di contributi figurativi accreditati gratuitamente. 

Pensione e servizio militare: il metodo per non perdere i contributi
Pensione e servizio militare: il metodo per non perdere i contributi

Il periodo di militare obbligatorio o volontario può essere riscattato presentando domanda all’INPS. Il riscatto è gratuito, ma prevede che il periodo da riscattare sia privo di contribuzione. L’ente su richiesta dell’interessato procede all’accredito figurativo utili al diritto e alla misura previdenziale. Possono presentare domanda per l’accredito del servizio militare, i seguenti lavoratori iscritti:

a) all’AGO (assicurazione generale obbligatoria) in qualità di lavoratori dipendenti;

b) lavoratori autonomi iscritti nelle Gestioni speciali;

c) lavoratori iscritti ai Fondi speciali di previdenza INPS.

I contributi accreditati dall’INPS in modo figurativo, sono utili per tutte le prestazioni previdenziali con la sola esclusione dell’assegno sociale, pensione sociale e prestazioni per gli invalidi civili. Quindi, sono utili per la pensione di vecchiaia, anticipata, inabilità, assegno invalidità ordinario, superstiti.

Pensione e servizio militare: il metodo per non perdere i contributi

Un Lettore in merito al riscatto dei contributi figurativi per il servizio militare, ha posto un quesito agli Esperti di Trading.it, nello specifico chiede se: “come dipendente artigianale, versando i contributi nei rispettivi Fondi INPS, non ha chiesto il riscatto del servizio militare e se può farlo ora e a quale gestione si deve rivolgere”.

Il riscatto può essere chiesto anche in un momento successivo, anche dopo il pensionamento senza limiti di prescrizione decennale di legge. La domanda di riscatto presentata dopo la liquidazione della pensione, comporta una ricostituzione della stessa. Inoltre, l’INPS dovrà pagare eventuali arretrati considerando i limiti della prescrizione di dieci anni previsti dalla legge. Questa norma è valida per tutti i pensionati di qualsiasi categoria lavorativa prevista dalla normativa vigente.

Come sopra anticipato, i periodi di servizio militare sono considerati utili ai fini della misura e del diritto delle prestazioni pensionistiche. La contribuzione figurativa, inerente il periodo di servizio militare, è accreditata su domanda dell’interessato. Tuttavia, è necessario almeno un contributo settimanale versato all’INPS in qualità di lavoratore dipendente o autonomo.

L’INPS in presenza di versamenti misti, procede con l’accredito figurativo, presso il Fondo Lavoratori Dipendenti. Inoltre, è possibile ottenere l’accredito dei contributi figurativi anche nelle Gestioni Speciali dei lavoratori autonomi, quando ciò comporta per il lavoratore un trattamento pensionistico più favorevole.

Riepilogando, è possibile inoltrare domanda di riscatto dei contributi di leva, affinché l’INPS ricalcoli il trattamento e liquidi la differenza nel caso l’importo risultasse più alto.

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Come fare domanda

La domanda di riscatto dei contributi figurativi del servizio militare per la pensione, può essere inoltrata attraverso i seguenti canali INPS:

a) sito WEB con le credenziali di accesso: SPID, CNS o CIE;

b) tramite telefono al numero gratuito 803 164 da telefono fisso, oppure, 06 164 164 da cellulare con la tariffa del proprio gestore;

c) tramite CAF o patronato.

La domanda deve essere corredata da un’autocertificazione che attesti il periodo di leva per cui si chiede il riscatto, il distretto o l’ufficio militare in cui si è prestato il servizio. Dopo la presentazione dell’istanza, l’INPS procederà a richiedere all’interessato la documentazione al Distretto militare indicato dall’interessato.

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