Piazza Affari, giovedì 5 agosto: chiusura positiva, sale Ferrari

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

immagine borsa italiana
Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

La Borsa di Milano termina la seduta odierna in rialzo, con il Ftse Mib che si avvicina ulteriormente al massimo del 2021, registrato lo scorso 8 giugno e pari a 25.926 punti. Andamento tendenzialmente positivo anche nelle altre borse europee e a Wall Street, durante queste prime ore successive all’apertura della sessione americana. Gli argomenti su cui si è focalizzata l’attenzione degli investitori sono gli stessi già descritti nell’articolo relativo alla chiusura della scorsa seduta, terminata anch’essa con il Ftse Mib in guadagno.

BCE: se l’inflazione non si stabilizza sul 2%, i tassi non verranno aumentati

Questa mattina, inoltre, la Banca Centrale Europea ha pubblicato il report mensile sullo stato di salute dell’economia, dove l’autorità bancaria conferma quanto già dichiarato durante il meeting della scorsa settimana: “le prospettive di inflazione nel medio periodo sono ancora inferiori rispetto all’obiettivo prefissato”, ovvero un tasso di inflazione simmetrico del 2%, come previsto dalla nuova policy definita dalla BCE.

Di conseguenza, i tassi di interesse sono destinati a rimanere fermi sui minimi, almeno finché il tasso di inflazione non sarà in grado di raggiungere un livello pari al 2% nel medio termine. Ciò significa che, nel caso in cui l’inflazione rimanga al di sotto di tale soglia nel breve termine, ci dovrà essere poi un periodo nel quale il livello dei prezzi dovrà rimanere al di sopra del target (eventualità che, in precedenza, non sarebbe stata tollerata), in modo da mantenere un tasso di inflazione medio del 2% durante l’orizzonte di proiezione. In particolare, “l’inflazione si è collocata all’1,9% a giugno e dovrebbe aumentare ancora nei prossimi mesi, per poi tornare a diminuire durante il prossimo anno”. 

L’economia dell’Eurozona, secondo quanto scritto nel report, “è risultata in ripresa durante il secondo trimestre dell’anno e procede verso un rafforzamento della crescita nel terzo trimestre, grazie all’allentamento delle misure restrittive”.

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La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Milano

Di seguito, le performance registrate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:

  • FTSE MIB (Milano): +0,69% a quota 25.665,55 punti indice
  • CAC 40 (Parigi): +0,52%
  • IBEX 35 (Madrid): +0,50%
  • DAX (Francoforte): +0,33%
  • SMI (Zurigo): +0,17%
  • FTSE 100 (Londra): -0,05%

L’Euro Stoxx 50, come sempre ottimo rilevatore del clima prevalente nelle borse europee, chiude la seduta in rialzo dello 0,39%, a quota 4.161,08 punti.

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Titoli migliori del Ftse Mib

  • Ferrari: +3,34%
  • Unicredit: +2,54%
  • Banca Generali: +1,40%
  • Inwit: +1,32%
  • Poste Italiane: +1,29%
  • Leonardo: +1,23%
  • Atlantia: +1,22%
  • Terna-Rete Elettrica Nazionale: +1,14%
  • Recordati: +1,13%
  • Mediobanca: +1,10%

Titoli peggiori del Ftse Mib

  • Nexi: -1,64%
  • A2a: -0,74%
  • Pirelli: -0,55%
  • Tenaris: -0,35%
  • Hera: -0,28%
  • Buzzi Unicem: -0,28%
  • Saipem: -0,21%
  • Moncler: -0,10%
  • Snam: -0,08%
  • Stellantis: -0,02%

Stati Uniti: Wall Street sale in attesa dei Non Farm Payrolls

L’azionario statunitense, in linea con quanto accaduto nei mercati europei, risulta in rialzo, seppur senza accelerare con particolare intensità. Bisogna considerare che domani, alle 14:30 ora italiana, verranno rilasciati numerosi dati importanti sul mercato del lavoro Usa, con riferimento al mese di luglio, per cui è normale assistere ad un clima di attesa nei mercati, quindi a movimenti poco rilevanti, nella seduta precedente. Il dato più atteso è, come al solito, quello relativo ai Non Farm Payrolls, ovvero la rilevazione dei nuovi posti di lavoro creati dal settore privato, ad eccezione dell’agricoltura, la quale non viene considerata in quanto caratterizzata da impieghi stagionali e, dunque, molto volatili, che andrebbero a “sporcare” il dato. Per maggiori dettagli al riguardo, è possibile consultare il calendario economico.

Queste le performance evidenziate, alle 19:10 ora italiana, dai principali indici azionari statunitensi:

  • Dow Jones: +0,48%
  • Nasdaq 100: +0,45%
  • S&P 500: +0,33%

Sempre in riguardo al mercato del lavoro, è stato pubblicato oggi, come ogni giovedì, il dato riguardante le nuove richieste dei sussidi di disoccupazione. Durante l’ultima settimana, sono state effettuate 385.000 nuove richieste, in linea con la stima degli analisti (384.000) ed in calo rispetto alle 399.000 richieste pervenute durante la settimana precedente. Inoltre, i licenziamenti nel mese di luglio hanno raggiunto i minimi dal 2000, a causa della carenza di lavoratori cui le aziende devono far fronte. Va sottolineato che, il dato relativo alle richieste iniziali di sussidio, non si riflette nei dati che saranno rilasciati domani, in quanto l’orizzonte temporale considerato è diverso.

Altre notizie dai principali mercati finanziari: torna a salire il petrolio

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende a quota 106 punti base, in ribasso di 4 punti rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp scende a +0,52%, mentre il rendimento del Bund rimane stabile a -0,54%. In rialzo, invece, il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), pari a +1,22%, in aumento di 4 punti base rispetto al valore di chiusura della scorsa seduta.

Nuovamente in rialzo il prezzo del Bitcoin, grazie alla ripresa cominciata nel pomeriggio, intorno alle 14:30, che ha consentito alla criptovaluta di recuperare, con gli interessi, le perdite subite nel corso della mattinata. La dinamica di movimento delle quotazioni, che ormai da diversi giorni stazionano intorno al cruciale livello di resistenza dei 40.800 dollari, lascia intendere che, molto probabilmente, la seconda e decisiva rottura dell’area indicata avverrà nei prossimi giorni, dando il via alla definitiva inversione rialzista del mercato. Sarebbe un segnale molto forte il superamento dei 43.000 dollari, soglia in prossimità della quale si è interrotto il precedente tentativo di ripartenza, in data 30 luglio. La criptovaluta più famosa quota attualmente 40.200 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di +1,15%.

Nel mercato valutario, risulta stabile il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato attualmente ad un tasso di 1,1837, con una performance su base giornaliera di +0,02%.

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Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, in leggero ribasso il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.806 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di -0,30% rispetto all’ultimo valore di chiusura. Risale, invece, il prezzo del petrolio, dopo tre sedute molto negative, a causa dei timori verso un possibile indebolimento della domanda, in conseguenza del nuovo aumento dei contagi da Covid-19 a livello globale e del rallentamento delle attività manifatturiere in Cina e negli Stati Uniti, i principali importatori e consumatori mondiali di petrolio. Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 69,16 dollari al barile, con una performance di +1,42% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 71,22 dollari al barile, con una variazione di +1,19% rispetto all’ultimo valore di chiusura.

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