Piazza Affari, lunedì 29 marzo: chiusura appena sopra la parità, bene Poste Italiane e Telecom

La chiusura della seduta odierna della borsa di Milano, con uno sguardo anche all’andamento dei principali mercati finanziari. Titoli migliori e titoli peggiori di giornata.

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Nessuna variazione significativa per la borsa di Milano durante la prima seduta di questa settimana, in un contesto nel quale le borse mondiali vengono rallentate dalle perdite registrate dai titoli bancari e del settore media, a causa del collasso dell’hedge fund Archegos, che potrebbe generare effetti negativi a cascata su numerose società dei comparti appena citati.

Le migliori piazze a livello europeo sono state Francoforte e Parigi, mentre la peggiore Zurigo. A seguire il dettaglio delle performance dei più importanti indici borsistici europei:

  • DAX (Francoforte): +0,47%
  • CAC 40 (Parigi): +0,45%
  • FTSE MIB (Milano): +0,12% in area 24.421 punti indice
  • FTSE 100 (Londra): -0,07%
  • IBEX 35 (Madrid): -0,07%
  • SMI (Zurigo): -0,22%

L’indice Euro Stoxx 50 evidenzia una performance del +0,42% rispetto al prezzo di chiusura dello scorso venerdì. Ciò dimostra che, considerando i principali 50 titoli azionari europei per capitalizzazione di mercato, la giornata è stata comunque positiva, pur non essendoci stata una direzione univoca nei 6 indici azionari più importanti a livello europeo.

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Migliori titoli del FTSE MIB

I titoli più acquistati durante questa seduta sono stati:

  • Poste Italiane: +2,18%
  • Telecom Italia: +1,64%
  • Italgas: +1,45%
  • Eni: +1,13%
  • Inwit: +1,13%
  • Recordati: +1,04%
  • Pirelli: +1,01%
  • Enel: +0,95%

Peggiori titoli del FTSE MIB

I titoli, invece, maggiormente colpiti da vendite, durante la prima seduta borsistica della settimana, sono stati i seguenti:

  • Cnh Industrial: -1,83%
  • Unicredit: -1,34%
  • DiaSorin: -1,22%
  • Interpump Group: -1,22%
  • STMicroelectronics: -1,15%
  • BPER Banca: -1,04%
  • Exor: -1,04%
  • Fineco bank: -0,79%

Il default di Archegos Capital: l’importanza della gestione del rischio

Anche le borse statunitensi stanno subendo, durante questa seduta, gli effetti negativi della crisi del fondo speculativo statunitense Archegos Capital Management, con delle performance, da parte dei tre indici principali, che oscillano tra il segno meno e la parità (ore 20:30 circa italiane: Dow Jones +0,16%, S&P 500 -0,14%, Nasdaq -0,67%).  Come è possibile notare, le maggiori perdite riguardano i titoli tecnologici: risulta, infatti, particolarmente penalizzato durante la seduta odierna il Nasdaq, indice statunitense composto proprio dai titoli azionari delle principali società del settore tecnologico per capitalizzazione di mercato.

Alcune società del settore bancario, come Nomura e Credit Suisse, hanno dichiarato che potrebbero subire perdite rilevanti a causa del default sui margin call da parte del fondo guidato da Bill Hwang, il quale era fortemente esposto al rialzo su diversi titoli tecnologici cinesi e sul conglomerato di media statunitensi noto come ViacomCBS: il crollo di questi titoli azionari, durante la scorsa settimana, ha generato forte perdite per Archegos. Queste perdite hanno provocato una richiesta di integrazione (margin call), ovvero di ricostituire i margini di garanzia dei propri investimenti con nuovi versamenti di capitale, da parte dei principali broker di Archegos, tra cui appunto Nomura (perdita che potrebbe essere di ben 2 miliardi di dollari, secondo quanto dichiarato dalla società) e Credit Suisse. In conseguenza dell’incapacità, da parte del fondo, di soddisfare questa richiesta, le banche che fungevano da broker si sono avvalse del diritto di dichiararlo in default.

Secondo Rick Meckler di Cherry Lane Investments (società statunitense di gestione fondi):

“si tratta di un brutto colpo per il settore finanziario, poiché indica che potrebbe non esserci ancora un controllo completo del rischio quando si tratta di trading a leva”.

Altre notizie dai principali mercati finanziari

Lo spread Btp/Bund rimane stabile a quota +96 punti base: il Btp decennale ha attualmente un rendimento pari a +0,64%.

Riparte la salita del rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che torna nei pressi del massimo registrato durante lo scorso 18 marzo, in area +1,75%. Attualmente, infatti, è pari a +1,72%.

Per quanto concerne il mercato delle valute (Forex), giornata caratterizzata da un lieve ribasso per il cambio Euro/Dollaro USA, che scambia in area 1,1770 con una performance su base giornaliera pari a -0,20%.

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Nel mercato delle materie prime, si osserva un calo sull’oro, scambiato a quota 1.711 dollari l’oncia, con una perdita dell’1,23% rispetto alla chiusura dello scorso venerdì. Leggero rialzo, invece, per quanto riguarda il petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto in Texas, USA) viene scambiato attualmente in area 61,40 dollari al barile, con una performance giornaliera di +0,70%, mentre il Brent (prodotto di riferimento del mercato petrolifero europeo) ha un prezzo di 64,80 dollari al barile, con una performance di +0,60% rispetto alla chiusura di venerdì.

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