Piazza Affari, martedì 15 giugno: chiusura sulla parità, sale Atlantia

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

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Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Si conclude poco al di sotto dei livelli della vigilia la seduta odierna della Borsa di Milano, in linea con quanto osservato nelle altre principali piazze europee, che hanno vissuto una giornata caratterizzata da movimenti laterali e, ancora una volta, bassa volatilità e bassi volumi di scambio. Stessa tendenza e scarsa attività anche a Wall Street, dove gli indici evidenziano delle perdite, seppur di non  grande entità. Gli investitori, come sempre in queste situazioni, non si espongono volentieri prima di un evento importante come il meeting della Federal Reserve di oggi e domani, capace di generare movimenti repentini ed imprevedibili che rendono l’attività di trading estremamente rischiosa.

La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Zurigo

Queste le performance registrate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:

  • SMI (Zurigo): +0,47%
  • FTSE 100 (Londra): +0,36%
  • DAX (Francoforte): +0,36%
  • CAC 40 (Parigi): +0,35%
  • FTSE MIB (Milano): -0,08% a quota 25.736,75 punti indice
  • IBEX 35 (Madrid): -0,54%

L’indice Euro Stoxx 50 chiude la seduta in rialzo dello 0,26%, a quota 4.143,52 punti. Ciò significa che, nonostante gli andamenti contrastanti evidenziati dagli indici sopra elencati, nel complesso delle borse europee hanno prevalso, seppur leggermente, i compratori.

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Titoli migliori del Ftse Mib

I maggiori rialzi, tra i titoli azionari appartenenti al listino principale della Borsa di Milano, sono stati registrati da:

  • Atlantia: +3,56%
  • Moncler: +1,44%
  • Interpump Group: +1,10%
  • Finecobank: +1,01%
  • Snam: +0,56%
  • Recordati: +0,55%
  • Inwit: +0,46%
  • Cnh Industrial: +0,46%
  • Pirelli: +0,35%
  • Generali: +0,18%

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli più venduti, durante la seduta odierna, sono stati i seguenti:

  • Tenaris: -1,81%
  • Amplifon: -1,62%
  • Bper Banca: -1,57%
  • Banco Bpm: -1,50%
  • Exor: -1,41%
  • Leonardo: -1,36%
  • Azimut Holding: -1,02%
  • Telecom Italia: -0,89%
  • Unipol: -0,88%
  • Buzzi Unicem: -0,81%

Stati Uniti: cosa attendersi dal meeting Fed

Come anticipato nell’articolo relativo alla chiusura della scorsa seduta, era prevedibile che gli investitori non avrebbero aperto nuove posizioni di rilevante entità nei mercati azionari alla vigilia dell’appuntamento con la Federal Reserve di domani: alle ore 20, infatti, verrà annunciato il livello dei tassi di interesse e alle 20:30 ci sarà la tradizionale conferenza stampa del governatore Jerome Powell, che, come al solito, conclude il meeting di due giorni del FOMC, ovvero l’organo della Federal Reserve incaricato di definire l’orientamento di politica monetaria della banca centrale statunitense.

Non sono attese modifiche né al livello dei tassi né al ritmo degli acquisti di titoli dalle banche (quantitative easing), che dovrebbero rimanere intorno ai 120 miliardi mensili. Gli analisti ritengono, infatti, che la Fed possa cominciare a preparare i mercati ad un inasprimento della politica monetaria soltanto nel mese di agosto, durante la consueta riunione dei banchieri centrali a Jackson Hole.

Nel meeting di domani, invece, sarà interessante vedere se la Federal Reserve cambierà idea sulla natura delle recenti pressioni inflazionistiche, che la banca centrale ha sempre definito transitorie ma che, alla luce dell’ultima lettura di inflazione (pari al 5%, ai massimi dal 2008), potrebbero rivelarsi strutturali e non soltanto una situazione di breve termine. Se in effetti avvenisse questo ravvedimento, si tratterebbe di un segnale di allarme per il mercato, in quanto il “tapering” (riduzione degli acquisti di titoli) e il rialzo dei tassi di interesse sarebbero più vicini del previsto.

Di seguito, l’andamento dei principali indici azionari statunitensi, alle 19:10 ora italiana:

  • Nasdaq: -0,69%
  • Dow Jones: -0,36%
  • S&P 500: -0,24%

Per quanto riguarda i dati macroeconomici, è stato rilasciato oggi il dato relativo alle vendite al dettaglio negli Stati Uniti: nel mese di maggio, le vendite hanno subito una variazione di -1,3%, rispetto al mese precedente. Si tratta di una lettura peggiore del previsto (-0,8%) e anche del dato precedente (+0,9%). Bisogna vedere adesso se, questa contrazione delle vendite, determinerà un rallentamento dell’inflazione nelle rilevazioni relative ai prossimi mesi.

Altre notizie dai principali mercati finanziari: Bitcoin pronto a scattare sopra i 40.800 dollari?

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, rimane piuttosto stabile a quota 97 punti base (solo -1 rispetto al valore di chiusura di ieri): il rendimento del Btp risulta pari a +0,74%, mentre il rendimento del Bund è di -0,23%. Poco mosso anche il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che risulta pari a +1,50%, invariato rispetto alla chiusura di ieri.

Pochi movimenti anche nel mercato Bitcoin, che si mantiene poco al di sotto dell’importante livello di resistenza dei 40.800 dollari, già diverse volte segnalato nelle ultime settimane come livello da monitorare per cogliere un importante segnale di inversione rialzista, in caso di breakout. Attualmente la criptovaluta più diffusa ha un prezzo di 40.250 dollari circa, con una performance su base giornaliera di -0,69%, e sembra pronta ad effettuare lo scatto decisivo per superare al rialzo la resistenza segnalata e porre fine definitivamente al trend ribassista cominciato lo scorso aprile. E’ sempre fondamentale, però, attendere una chiusura giornaliera superiore ai 40.800 dollari, prima di entrare a mercato con un’operazione long.

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Nel mercato valutario, stabile il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato attualmente ad un tasso di 1,2123, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di +0,04%.

Per quanto riguarda le materie prime, ancora in calo il prezzo dell’oro, che attualmente quota 1.855 dollari l’oncia, con una performance su base giornaliera di -0,58%. Ancora in aumento, invece, il prezzo del petrolio, scambiato su livelli che non si vedevano da ottobre 2018. Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 72,08 dollari al barile, con una performance di +1,22% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 73,94 dollari al barile, con una variazione di +1,48% rispetto al valore di chiusura di ieri.

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