Piazza Affari, martedì 21 settembre: chiusura positiva, bene Amplifon

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.

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Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

La Borsa di Milano chiude in rialzo di oltre un punto percentuale, recuperando parte delle perdite subite durante la scorsa seduta, la peggiore dal 19 luglio per performance su base giornaliera del Ftse Mib. Rimbalzano anche le altre principali piazze europee, che reagiscono con decisione dopo il ribasso di ieri, provocato da un sentiment generalizzato di risk-off legato al possibile default del gigante immobiliare cinese Evergrande e all’effetto domino che questo potrebbe generare nel mondo occidentale della finanza, dato che molti fondi di investimento europei e statunitensi sono esposti nell’immobiliare cinese e nei mercati obbligazionari orientali.

Secondo alcuni analisti, i prossimi mesi potrebbero essere caratterizzati da elevata volatilità e nuove spinte ribassiste dei mercati azionari, a causa del contesto macroeconomico che si intravede all’orizzonte, ovvero elevata inflazione e graduale rimozione degli stimoli monetari (da parte delle principali banche centrali) accompagnati da un rallentamento economico a livello globale. A questo bisogna aggiungere che le quotazioni azionarie sono su livelli molto elevati e che i mercati sono reduci da un rally quasi ininterrotto da inizio anno. D’altro canto, però, va anche detto che la statistica suggerisce che in annate rialziste, come questo 2021, nell’ultimo trimestre dell’anno si assiste molto spesso ad un ulteriore allungo degli azionari, che porta i prezzi a toccare nuovi massimi. Sarà, dunque, molto interessante, da qui a fine anno, vedere quale tra i due possibili scenari riuscirà a prevalere.

La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Parigi

Questo l’andamento registrato, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:

  • CAC 40 (Parigi): +1,50%
  • DAX (Francoforte): +1,43%
  • FTSE MIB (Milano): +1,22% a quota 25.353,36 punti indice
  • IBEX 35 (Madrid): +1,16%
  • FTSE 100 (Londra): +1,12%
  • SMI (Zurigo): +0,19%

L’Euro Stoxx 50, indice rappresentativo dell’andamento delle borse europee complessivamente considerate, termina la seduta in rialzo dell’1,33%, a quota 4.097,51 punti indice.

Titoli migliori del Ftse Mib

I titoli azionari più acquistati, tra quelli appartenenti al listino principale di Piazza Affari, sono stati:

  • Amplifon: +4,89%
  • Saipem: +3,22%
  • Poste Italiane: +2,84%
  • Finecobank: +2,83%
  • Campari: +2,60%
  • Inwit: +2,31%
  • Diasorin: +2,20%
  • Recordati: +2,08%
  • Atlantia: +2,06%
  • Moncler: +1,97%

Si segnala il rimbalzo, dopo le perdite di ieri causate dai timori per la situazione Evergrande, dei titoli bancari (Ftse Italia Banche: + 1,05%) e dei titoli legati al petrolio (Ftse Italia Energia: +1,66%), come Saipem, in un periodo nel quale si prospetta una certa scarsità dell’offerta nel mercato del petrolio greggio, a causa degli uragani che hanno determinato l’interruzione delle attività di numerose infrastrutture estrattive: secondo quanto riportato da Bloomberg, ad esempio, Royal Dutch Shell stima che la produzione di due dei suoi principali impianti non riprenderà prima del 2022, riducendo l’offerta di circa 300.000 barili al giorno.

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli maggiormente colpiti da vendite, invece, sono stati:

  • Telecom Italia: -1,46%
  • Stellantis: -0,16%
  • Tenaris: -0,02%

Stati Uniti: gli investitori rimangono prudenti in attesa della Fed

Impostati al rialzo anche gli indici di Wall Street, seppur con meno forza rispetto a quanto osservato in precedenza nella sessione europea. La maggior prudenza è dovuta, molto probabilmente, alle preoccupazioni legate al debito pubblico statunitense, il cui limite legale deve essere al più presto alzato o sospeso per evitare il default del Paese, già nel mese di ottobre. Nell’articolo relativo alla chiusura della scorsa seduta, è possibile reperire le dichiarazioni rilasciate al riguardo dalla segretaria la Tesoro Usa, Janet Jellen.

Queste le performance evidenziate dai principali indici azionari statunitensi, alle 18:45 ora italiana:

  • Dow Jones: +0,54%
  • Nasdaq 100: +0,50%
  • S&P 500: +0,47%

Molto atteso, inoltre, il meeting Fed, cominciato oggi, ma che entra nel vivo domani, con la conferenza stampa di Jerome Powell, che dovrebbe chiarire le tempistiche con cui la banca centrale intende procedere al tapering. Secondo alcuni analisti, però, è probabile che il tema legato al ritiro degli stimoli monetari venga affrontato dalla Federal Reserve, in modo più approfondito, non prima della riunione del mese di novembre.

Sul fronte dei dati macroeconomici, segnali positivi dal mercato immobiliare: nel mese di agosto, infatti, sono stati rilasciati 1.728.000 permessi di costruzione, al di sopra delle stime degli analisti (1.600.000) e della lettura precedente (1.630.000).

Altre notizie dai principali mercati finanziari: Bitcoin al test di un importante supporto

Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende a quota 101 punti base, in calo di 3 punti rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp risulta pari a +0,68%, mentre il rendimento del Bund scende a -0,33%. Piuttosto stabile il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato Usa), che risulta pari a +1,32%, in aumento di un solo punto base rispetto all’ultimo valore di chiusura.

Ancora impostato al ribasso il prezzo del Bitcoin che, dopo aver toccato un minimo di seduta in area 40.200 dollari, ha effettuato un rimbalzo che ha consentito alla criptovaluta più famosa di tagliare le perdite registrate nella prima parte di seduta. L’area compresa tra i 40.000 e i 41.000 dollari rappresenta una importante area di supporto che, infatti, ha consentito oggi al mercato di bloccare il ribasso. Un’eventuale breakdown di tale area, con quotazioni al di sotto della soglia dei 40.000 dollari, sarebbe un segnale molto negativo per le quotazioni della criptovaluta. Attualmente, il Bitcoin quota 42.450 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di -1,37%.

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Nel mercato valutario, poco mosso il cambio Euro/Dollaro Usa, che quota attualmente 1,1725 dollari, praticamente invariato rispetto al livello di chiusura della scorsa seduta.

Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, in rialzo il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.776 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di +0,68% rispetto all’ultimo valore di chiusura. Stabile, invece, il prezzo del petrolio, reduce anch’esso da una seduta molto negativa, come tutti gli asset rischiosi. Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 70,57 dollari al barile, corrispondenti ad una performance di -0,03% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 74,15 dollari al barile, con una variazione di +0,31% rispetto all’ultimo valore di chiusura.

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