Piazza Affari, mercoledì 15 settembre: chiusura negativa, scende Enel

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.

chiusura borsa
Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Gettyimages)

La Borsa di Milano chiude la seduta odierna in ribasso di circa un punto percentuale, nel contesto di una giornata caratterizzata dalle vendite in tutte le principali piazze europee. Come affermato nell’articolo relativo alla chiusura della seduta di ieri, i mercati azionari restano in una fase di leggera correzione dai massimi storici, con gli investitori che, prima di procedere a nuovi acquisti con un mercato così stressato al rialzo, attendono di comprendere come potrà svilupparsi la situazione legata alla diffusione della variante Delta del Covid-19 e come le banche centrali gestiranno la fase di ritiro degli stimoli monetari (tapering), in un periodo storico nel quale le prospettive future dell’economia globale sono poco chiare proprio a causa di possibili nuove ondate della pandemia.

I dati macroeconomici rilasciati in Cina (alle ore 4:00), infatti, rafforzano l’ipotesi di un rallentamento economico, sia per quanto riguarda il colosso asiatico che, di riflesso, in tutto il resto del mondo. Nel mese di agosto sono risultati in calo, rispetto al mese precedente, oltre che al di sotto delle stime degli analisti, sia il livello della produzione industriale cinese che gli investimenti in immobilizzazioni. Durante la scorsa settimana, inoltre, i dati avevano evidenziato anche un rallentamento significativo nella crescita dell’inflazione. Da qui, dunque, sono scaturiti dei timori da parte degli investitori sull’outlook economico, che hanno prima spinto al ribasso le borse asiatiche e, successivamente, questo sentiment negativo è stato trasmesso anche alle borse europee.

La chiusura dei mercati azionari europei: il peggiore è Madrid

Queste le performance evidenziate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:

  • IBEX 35 (Madrid): -1,65%
  • CAC 40 (Parigi): -1,04%
  • FTSE MIB (Milano): -1,02% a quota 25.762,10 punti indice
  • SMI (Zurigo): -0,93%
  • DAX (Francoforte): -0,68%
  • FTSE 100 (Londra): -0,25%

L’indice Euro Stoxx 50 chiude la seduta con una performance di -1,09%, a quota 4.145,94 punti, evidenziando il clima di sfiducia che ha caratterizzato l’odierna sessione europea.

Titoli migliori del Ftse Mib

  • Tenaris: +2,93%
  • Stellantis: +2,29%
  • Finecobank: +1,79%
  • Mediobanca: +1,62%
  • Poste Italiane: +0,91%
  • Eni: +0,79%
  • Saipem: +0,69%
  • Generali: +0,65%
  • Banca Generali: +0,41%
  • Azimut Holding: +0,29%

Positivo, in generale, il comparto petrolifero (di cui fa parte Tenaris, società produttrice di tubi d’acciaio), grazie alla prosecuzione della salita del petrolio, dopo la correzione osservata nei mesi di luglio e agosto. Il rally odierno si è rafforzato nel pomeriggio, dopo il rilascio del dato sulle scorte settimanali di petrolio, risultate in calo più del previsto.

Titoli peggiori del Ftse Mib

  • Enel: -5,51%
  • Moncler: -5,16%
  • A2a: -4,20%
  • Recordati: -2,63%
  • Amplifon: -2,41%
  • Terna-Rete Elettrica Nazionale: -2,09%
  • Prysmian: -1,95%
  • Interpump Group: -1,75%
  • Nexi: -1,68%
  • Hera: -1,59%

Il crollo di Enel è stato determinato da un provvedimento adottato dal governo spagnolo e finalizzato a ridurre il costo della bolletta dell’elettricità per i propri cittadini. Questo potrebbe causare un impatto negativo sugli utili della multinazionale italiana. L’aumento del prezzo dell’energia elettrica, osservato in Spagna a partire da inizio estate, ha indotto il governo ad annunciare misure finalizzate a contenerne l’impatto su famiglie e imprese.

Wall Street: gli indici invertono al rialzo

Dopo una partenza di seduta in territorio negativo, Wall Street è attualmente impostata al rialzo e sembra in grado di recuperare anche le perdite subite durante la scorsa seduta. In questa prima metà della sessione americana, dunque, il mercato azionario evidenzia un sentiment migliore rispetto a quello che ha caratterizzato la seduta europea e che ha causato l’apertura di Wall Street al di sotto della parità.

Ecco l’andamento registrato dai principali indici azionari statunitensi, alle 19:00 ora italiana:

  • S&P 500: +0,67%
  • Dow Jones: +0,60%
  • Nasdaq 100: +0,30%

Tra i dati macroeconomici rilasciati nel pomeriggio, da segnalare la contrazione della produzione industriale, ad agosto, anche negli Stati Uniti. Su base mensile, la produzione industriale statunitense è aumentata soltanto dello 0,4%, rispetto al +0,8% rilevato nel mese di luglio. Considerando quanto già detto sulla Cina in apertura di articolo, le due più importanti economie mondiali evidenziano dei segnali di rallentamento, alimentando ulteriormente i timori sulle prospettive economiche globali, già innescati dalla variante Delta.

Altre notizie dai principali mercati finanziari: Bitcoin in ripresa

Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, torna sopra la soglia dei 100 punti, precisamente a 101 punti base, in aumento di 2 punti rispetto alla chiusura di ieri: il rendimento del Btp risulta pari a +0,70%, mentre il rendimento del Bund si attesta a -0,31%. In rialzo anche il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato Usa), che risulta pari a +1,31%, in aumento di 3 punti base rispetto all’ultimo valore di chiusura.

Continua il rimbalzo del Bitcoin, che sembra avviarsi verso il recupero delle perdite subite dopo il crollo avvenuto nella giornata di martedì 7 settembre, quando la criptovaluta più famosa ha fatto registrare una performance di -11%. Attualmente, il Bitcoin quota 48.240 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di +2,40%. Il completo recupero della discesa generata dalla candela ribassista del 7 settembre, con ritorno del prezzo in area 52.700 dollari, sarebbe un evidente segnale di forza della criptovaluta più famosa. Quest’ultimo sembra, attualmente, lo scenario più probabile, dato la scatto rialzista di queste ultime due sedute. Al contrario, il breakdown del supporto in area 41.000 dollari potrebbe aprire la strada a nuovi movimenti ribassisti.

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Nel mercato valutario, in leggero rialzo il cambio Euro/Dollaro Usa, che quota attualmente 1,1810 dollari, corrispondenti ad una performance di +0,06% rispetto alla chiusura di ieri.

Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, scende il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.794 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di -0,60% rispetto all’ultimo valore di chiusura. Sale con decisione, invece, il prezzo del petrolio, che ha accelerato dopo il dato positivo, rilasciato oggi, sul livello delle scorte di petrolio greggio in giacenza presso le aziende statunitensi: nel corso dell’ultima settimana, le scorte di petrolio sono diminuite di ben 6.422.000 barili, a fronte di un calo stimato dagli analisti in 3.544.000 barili e di un dato precedente pari a -1.529.000. Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 72,67 dollari al barile, corrispondenti ad una performance di +2,63% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 75,56 dollari al barile, con una variazione di +2,66% rispetto all’ultimo valore di chiusura.

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