Piazza Affari, venerdì 30 luglio: chiusura negativa, crolla Saipem

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

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Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

La Borsa di Milano chiude l’ultima seduta della settimana in ribasso, nel contesto di una giornata caratterizzata da una tendenza laterale-ribassista in un tutti i principali mercati azionari, ad eccezione di Zurigo. Il sentiment negativo deriva principalmente dal ritorno delle vendite nei mercati asiatici, che chiudono poche ore prima dell’apertura di Piazza Affari, sempre a causa della severa regolamentazione che le autorità cinesi stanno imponendo in alcuni settori, come il tecnologico e l’immobiliare. Il Ftse Mib termina, comunque, la settimana in rialzo dello 0,95%, quindi ancora in guadagno dopo il +1,34% registrato nella scorsa settimana.

Inoltre, ieri sera, nelle ultime ore della sessione americana, c’è stata una correzione ribassista, che ha tagliato in modo rilevante le performance degli indici statunitensi, a causa della revisione al ribasso, da parte di Amazon, delle stime di crescita delle vendite nei prossimi trimestri, in quanto i consumatori stanno tornando ad effettuare acquisti nei negozi fisici. Quindi, già nelle ultime ore della sessione di Wall Street, il sentiment degli investitori stava peggiorando, rispetto alla prima parte della giornata, in cui tutti i mercati erano impostati al rialzo.

Resta sempre sullo sfondo la minaccia rappresentata dalla variante Delta del Covid-19, che genera timori per la sua elevata trasmissibilità e divenuta ormai dominante in tutto il mondo. In Italia, secondo un’indagine effettuata lo scorso 20 luglio, i contagi determinati da tale variante costituiscono il 94,8% del totale, rispetto al 22,7% dello scorso 22 giugno.

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La chiusura dei mercati azionari europei: il peggiore è Madrid

Queste le performance registrate, in chiusura di seduta e su base giornaliera, dai principali indici azionari europei:

  • IBEX 35 (Madrid): -1,26%
  • FTSE 100 (Londra): -0,65%
  • DAX (Francoforte): -0,61%
  • FTSE MIB (Milano): -0,60% a quota 25.363,02 punti indice
  • CAC 40 (Parigi): -0,32%
  • SMI (Zurigo): +0,25%

L’indice Euro Stoxx 50, sempre ottimo termometro del clima prevalente nei mercati azionari europei, chiude la seduta in ribasso dello 0,67%, quindi in linea con l’andamento evidenziato dal listino principale di Piazza Affari.

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Titoli migliori del Ftse Mib

  • Amplifon: +3,30%
  • Unicredit: +2,80%
  • Ferrari: +1,60%
  • Recordati: +1,36%
  • Bper Banca: +1,26%
  • Leonardo: +1,13%
  • Prysmian: +0,53%
  • Campari: +0,21%
  • Generali: +0,21%
  • Moncler:  +0,14%

Titoli peggiori del Ftse Mib

  • Saipem: -4,44%
  • Nexi: -4,11%
  •  Banco Bpm: -3,72%
  • Enel: -2,93%
  • Tenaris: -2,28%
  • STMicroelectronics: -1,47%
  • Finecobank: -1,40%
  • A2a: -1,38%
  • Inwit: -1,12%
  • Banca Mediolanum: -1,10%

Il ribasso del titolo Saipem è stato causato dalla pubblicazione dei risultati del secondo trimestre 2021, molto inferiori alle attese degli analisti, in un contesto di generale difficoltà delle società attive nel settore dei servizi legati al petrolio a risollevarsi dagli effetti negativi della pandemia.

Stati Uniti: clima di vacanza a Wall Street

Seduta priva di particolari spunti di interesse a Wall Street, quella odierna. Dopo lo storno avvenuto nelle ultime ore della scorsa seduta, a causa dei risultati deludenti riportati da Amazon, con taglio delle stime per i prossimi trimestri, gli indici si muovono lateralmente, in territorio negativo, ma non molto distanti dai livelli della vigilia. Bisogna considerare che questa è, probabilmente, l’ultima seduta prima delle ferie per molti operatori i quali, di conseguenza, preferiscono restare cauti ed evitare di assumere nuovi posizioni nel mercato prima della pausa estiva.

Di seguito, l’andamento evidenziato dai tre principali indici azionari statunitensi, alle 18:40 ora italiana:

  • Nasdaq 100: -0,50%
  • S&P 500: -0,40%
  • Dow Jones: -0,30%

Sul fronte dei dati macroeconomici, l‘indice di fiducia dei consumatori, elaborato dall’università del Michigan, supera le attese degli analisti (80,8) con una lettura pari a 81,2. L’indice dei principali prezzi di spesa per consumi, a giugno e su base annuale, è risultato pari a +3,5%, al di sotto delle stime degli analisti (+3,7%) ma in aumento rispetto alla precedente rilevazione (+3,4%).

Altre notizie dai principali mercati finanziari: Bitcoin nuovamente respinto dalla resistenza

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, sale leggermente a quota 112 punti base, in rialzo di un solo punto base rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp risulta fermo a +0,62%, mentre il rendimento del Bund scende a -0,50%. In calo anche il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), pari a +1,23%, in diminuzione di 4 punti base rispetto al valore di chiusura della scorsa seduta.

In ribasso il prezzo del Bitcoin, che non riesce ancora a superare il forte livello di resistenza posizionato in area 40.800 dollari: zona di prezzo che, almeno finora, sta nuovamente respingendo le quotazioni. Non va escluso, comunque, soprattutto se il prezzo non si allontana molto dall’area indicata, che nei prossimi giorni possa esserci un forte impulso rialzista che consenta al Bitcoin di effettuare il breakout, eventualità che confermerebbe la ripresa della criptovaluta più famosa e rappresenterebbe un affidabile segnale di acquisto per un trading di medio-lungo termine. Il Bitcoin quota attualmente 38.950 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di -2,72%.

Nel mercato valutario, scende il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato ad un tasso di 1,1857, con una performance su base giornaliera di -0,24%.

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Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, in ribasso il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.811 dollari l’oncia, in calo dell’1,10% rispetto all’ultimo valore di chiusura. In rialzo, invece, il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 74,19 dollari al barile, con una performance di +0,76% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 75,50 dollari al barile, con una variazione di +0,53% rispetto all’ultimo valore di chiusura.

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