Jeff Bezos e la corsa allo spazio: cosa succederà alle quotazioni Amazon?

Il CEO di Amazon è in diretta concorrenza con Elon Musk e Richard Branson, potrebbe essere lui il primo imprenditore a inaugurare la stagione del turismo spaziale.  

Terra vista dallo spazio

Jeff Bezos si prepara a effettuare il primo volo spaziale, per mezzo della compagnia aerospaziale da lui stesso fondata, la Blue Origin, pronta a inaugurare il turismo spaziale, portando in orbita il primo gruppo di passeggeri a luglio 2021.

I voli spaziali a scopo turistico non sono più una novità, da quando altri due pionieri, Richard Branson ed Elon Musk, fondatori rispettivamente della Virgin Galactic e di SpaceX, hanno fatto parlare di sé negli ultimi anni per la volontà di portare l’uomo fuori dall’orbitra terrestre, sviluppando veicoli spaziali originali e particolarmente concorrenziali, tanto che SpaceX con la sua tecnologia è riuscita per la prima volta nella storia, a ricevere gli appalti dal governo degli Stati Uniti anche per le missioni NASA.

LEGGI ANCHE>> Turismo spaziale: 90 minuti di volo, biglietto da 250mila dollari

Quale sarà la prima agenzia spaziale privata a inaugurare il turismo spaziale?

Il business del turismo spaziale è riuscito a catturare la fantasia e l’attenzione di questi investitori visionari, ma il cinquantasettenne Bezos sarà, se tutto andrà per il meglio, il primo a realizzare concretamente il viaggio, subito dopo essersi dimesso per sua volontà dalla guida di Amazon, ritenendo sufficienti al momento gli obbiettivi imprenditoriali e dedicandosi in maniera diversa alle aziende che è riuscito a costruire e portare al successo. Bezos ha dichiarato che quello del viaggio spaziale era un sogno che aveva, similmente a molti suoi coetanei, fin da quando era bambino.

La Blue Origin effettuerà un’esperienza di volo delle durata di quattro giorni, comprensivi di un addestramento preliminare della durata di tre giorni, dove gli aspiranti cosmonauti si prepareranno ad affrontare le condizioni di volo e la permanenza in assenza di gravità. Tutto questo avverrà nella piattaforma di lancio situata in Texas. Per il primo volo turistico naturalmente non si prevede la presenza di novizi, eccezion fatta per un posto il cui biglietto verrà messo all’asta e devoluto alla fondazione di Blue Origin, finalizzata a promuovere l’educazione matematica e scientifica. Attualmente il prezzo del biglietto, alla cui asta è possibile partecipare tramite il sito ufficiale, è arrivato alla cifra record di 3,8 milioni di dollari.

Al momento la permanenza in orbita all’interno del modulo New Shepard Rocket è prevista per un tempo di appena 11 minuti. Questo anche al fine di testare eventuali criticità del sistema.

LEGGI ANCHE>> Bezos e Musk: due miliardari con approcci completamente opposti

Quali sono gli effetti della notizia sulle quotazioni Amazon?

Dal punto di vista tecnico, Amazon vede le sue quotazioni superare la loro fase di relativa incertezza, con un nuovo trend rialzista che sul breve termine potrebbe riportare le quotazioni almeno ai 3330 dollari.

A partire da marzo 2020 le quotazioni avevano innescato una tendenza long, superando i 2000 dollari e arrivando in soli sei mesi a settembre 2020 alla cifra record di 3552 dollari, con un incremento maggiore del 77%. Da allora le quotazioni sono diminuite del 12%, con la tendenza è rimasta all’interno di un range di prezzo compreso tra i 2880 e i 3554 dollari, massimo storico che è stato raggiunto soltanto nell’aprile del 2021.

Rispetto alla grande forza con la quale i prezzi sono saliti allora, le quotazioni hanno mostrato fino a ieri una fase di incertezza fisiologica, tuttavia una nuova tendenza long potrebbe ripartire sul breve termine, supportata dalla resistenza posta a 3178 dollari, con i volumi long che hanno supportato i prezzi pur trovandosi in una correlazione inversa e che sembrano ora tornare a crescere alimentando la spinta rialzista.

LEGGI ANCHE>>La mossa che sta facendo tremare Netflix e Disney Plus

Quali sono le aziende che possono fare concorrenza alla Blue Origin?

Tra i concorrenti del settore del turismo spaziale, i cui viaggi sembrano poter essere almeno sulla carta molto più promettenti, vi sono attualmente Virgin Galactic, anch’essa destinata a un pubblico desideroso di rimanere intorno all’orbita terrestre. La compagnia aveva promesso un primo viaggio questa estate, partendo dallo spazioporto in New Mexico, che tuttavia rimane in dubbio a causa di diversi problemi tecnici.

Quando tutto sarà ultimato, la società potrà far decollare il suo modello Spaceship III, ospitando fino a otto passeggeri, con un viaggio introno all’orbita terrestre della durata complessiva di 90 minuti e un biglietto che per il momento, almeno finché la domanda non diverrà capillare, rimane riservato a un’utenza privilegiata, con un costo di circa 250 mila dollari e un numero di posti riservati che al 2018, quando l’azienda ha bloccato le prenotazioni, era pari a 600.

L’altra azienda che si prepara ai viaggi spaziali turistici, senza tuttavia avere stabilito delle scadenze, è quella guidata da Elon Musk. SpaceX dovrebbe effettuare una missione a settembre della durata di qualche giorno, intorno all’orbita terrestre con quattro passeggeri a bordo.

Impostazioni privacy