Poste Italiane conferma: istruttoria su più di 300 mila Buoni fruttiferi postali

In occasione dell’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2021, Poste Italiane ha confermato l’avvio di un’istruttoria dell’Antitrust nei suoi confronti.

Il gruppo si difende; il tema riguarda i buoni fruttiferi postali prescritti dopo dieci anni dalla scadenza.

Poste Italiane conferma l'istruttoria dell'Antitrust su più di 300 mila Buoni fruttiferi postali

Poste Italiane è stata accusata di non avere correttamente informato i clienti sui termini di prescrizione dei Buoni, il cui decorso ha impedito il rimborso del capitale investito. In tutto, si sono prescritti tra il 2020 e il 2021 circa 367mila buoni per un totale di 404 milioni di euro.

Il gruppo dell’ad Matteo Del Fante ha precisato che ritiene di aver sempre operato nel rispetto della normativa vigente. L’istruttoria Antitrust arriva dopo che lo scorso anno Poste Italiane ha dovuto pagare 14 milioni di euro di multa per abuso di dipendenza economica. Secondo l’Agcm Poste Italiane per almeno cinque anni avrebbe fatto pesare condizioni contrattuali squalificanti, abusando della sua posizione nel mercato e costituendo un limite concorrenziale a livello locale.

La sanzione inflitta a Poste Italiane e la reazione degli investitori

La sanzione inflitta a Poste Italiane non ha tuttavia modificato il sentiment degli investitori, che hanno anzi valutato positivamente il potenziale di crescita della società. Pesano probabilmente molto più della sanzione le notizie positive dell’ultimo trimestre. La mancanza di un effetto sulle quotazioni della multa è dovuta in parte alla proporzione rispetto agli utili netti generati grazie a una gestione strategica. Poste italiane beneficia di una esposizione limitata se non nulla rispetto l’attuale scenario bellico tra Russia e Ucraina. I rapporti commerciali con i due Paesi sono limitati, pertanto vi sono ripercussioni dirette che comportano impatti significativi sulla redditività.

L’effetto deterrente della sanzione sulla società sembra troppo moderato rispetto ai vantaggi economici che la stessa ha ottenuto negli anni. Solo nel 2021 i ricavi sono arrivati a 11,22 miliardi con utile record di 1,58 miliardi di euro. Questo è sufficiente per mantenere a oggi un’ottima reputazione presso cittadini, clienti e istituzioni.

Nella lettera agli azionisti per la relazione finanziaria annuale al bilancio, il gruppo si è posto come obiettivo tra gli altri la valutazione dei rischi aziendali comprendenti non solo rischi finanziari ma anche legati alle ricadute sociali, ambientali e di governance. Poste ha confermato alcuni degli obiettivi per il prossimo futuro; tra questi la distribuzione di gas ed energia elettrica ecologica accessibili tramite le offerte negli uffici postali e il portale web.

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