Riduzione Naspi del 3%: la novità introdotta dalla legge di bilancio

Con la Legge di bilancio 2022 sono state introdotte delle importanti novità che riguardano la riduzione Naspi del 3%, a partire dal sesto mese.

Per i lavoratori che percepiscono la Naspi, da gennaio 2022, è stata introdotta un’importante novità che prevede la riduzione dell’assegno di disoccupazione del 3% a partire dal sesto mese.

Riduzione Naspi del 3%:
Canva

La Naspi è un’indennità riconosciuta ai lavoratori dipendenti che sono in uno stato di disoccupazione. Purché hanno versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti al periodo di disoccupazione.

L’assegno erogato al lavoratore disoccupato è calcolato in base alla retribuzione media percepita da quest’ultimo negli ultimi 4 anni. Lo stesso calcolo è effettuato anche per quanto riguarda la durata della misura. Essa deve essere di un numero di settimane pari alla metà di quelle di contribuzione versata negli ultimi 4 anni, per massimo 24 mesi.

Riduzione naspi del 3%: una bella novità

La Legge di bilancio 2022 ha introdotto un’importante novità che prevede la riduzione del 3% per ogni mese a partire da sesto mese di fruizione della Naspi. Questa novità riguarda solo i lavoratori disoccupati a partire dal 1° gennaio 2022. Secondo quanto stabilito dalla Legge di bilancio tale riduzione partirà dall’ottavo mese per coloro che hanno compiuto il cinquantesimo anno di età.

In ogni caso, restano ferme i requisiti utili che permettono di accedere all’indennità che, dunque, è rivolta ai lavoratori in disoccupazione, ovvero privi di contratto di lavoro. Per poter accedere alla Naspi è necessario aver versato almeno 13 settimane di contributi, nei 4 anni precedenti al periodo di disoccupazione.

La prestazione economica è rivolta anche a sostegno della lavoratrice che ha dato le dimissioni durante il periodo di maternità o ha consegnato le dimissioni per giusta causa.

I lavoratori che procedono con la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro hanno diritto a ricevere la Naspi. Ma, solo se gli è stata riconosciuta la conciliazione presso la Direzione Territoriale del Lavoro.

La procedura è accessibile ai lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo. Ma anche in seguito al rifiuto del lavoratore al trasferimento in un’altra sede della stessa azienda distante più di 50 km dalla residenza del dipendente e/o raggiungibile in oltre 80 minuti con l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Caratteristiche della Naspi

Prima della Legge di bilancio 2022 la riduzione dell’importo del 3% partiva dal quarto mese di fruizione della prestazione economica a sostegno disoccupati. In ogni caso, occorre ricordare che l’indennità è calcolata in base alla retribuzione percepita dal lavoratore negli ultimi quattro anni prima della domanda.

Anche la durata per la quale è erogata la misura dipende dal numero di settimane di contribuzione versata negli ultimi 4 anni. Ad ogni modo, la Naspi non può essere percepita per più di 24 mesi.

Inoltre, il contributo economico mensile è pari al 75% della retribuzione, per questo non supera i 1227,55 euro. Nel caso in cui la retribuzione media mensile fosse superiore alla suddetta cifra, la Naspi percepita dal lavoratore disoccupato sarà pari al 75% di tale importo, al quale sarà sommato il 25% della differenza tra la retribuzione mensile e 1227,55 euro.

Impostazioni privacy