Sconto IMU: c’è un bonus sulla seconda rata che tutti dovrebbero conoscere

Da poco sono state definite le regole che permettono di ottenere uno sconto IMU. Si tratta di un bonus sulla seconda rata versata nel 2021.

Tramite un provvedimento, firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, sono state definite le regole che permetteranno ad alcuni contribuenti di beneficiare di uno sconto IMU sulla seconda rata versata lo scorso anno.

Sconto IMU
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Ci stiamo riferendo al bonus indirizzato alle imprese del settore turismo e, per le quali, sono stati definiti i criteri che permetteranno la fruizione dell’agevolazione.

Il beneficio, introdotto dal Decreto legge numero 21 del 2022, prevede la presentazione di un modello di autodichiarazione, che deve essere trasmesso in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate.

I soggetti interessati, in possesso dei requisiti richiesti, potranno presentare la domanda dal 28 settembre del 2022 al 28 febbraio del 2022.

Sconto IMU: come funziona e quali sono i requisiti

Lo sconto IMU, approvato dall’Agenzia delle Entrate, sulla seconda rata versata nel 2021, è un’agevolazione economica in favore delle imprese del settore turistico. Il beneficio prevede la maturazione di un credito di imposta relativo all’IMU versata a titolo di seconda rata per l’anno 2021.

Possono accedere all’agevolazione i proprietari di immobili che rientrano nella categoria catastale D/2. Essa fa riferimento alle proprietà immobiliari che hanno un fine produttivo o che rientrano nel settore terziario. In sostanza, appartengono alla suddetta categoria alberghi e pensioni, ma anche villaggi turistici e case di riposo.

Appartengono a questa categoria anche gli immobili degli agriturismi, gli ostelli della gioventù, i rifugi di montagna, le colonie marine e montane, gli affittacamere per brevi soggiorni, le case e gli appartamenti per le vacanze, gli immobili dei bed and breakfast, i residence e campeggi.

Per appartenere a tale categoria catastale è necessario che il proprietario dell’immobile sia anche il gestore dell’attività.

Come funziona il credito di imposta: requisiti

Il bonus IMU prevede la maturazione di un credito di imposta pari al 50% dell’importo versato a titolo di IMU, per la seconda rata del 2021.

Purtroppo, il beneficio non è erogato a livello nazionale, ma riguarda solo gli immobili di categoria D/2 ubicati nella provincia di Trento e di Bolzano.

Per i crediti d’imposta di valore superiore ai 150 mila euro, i crediti sono fruiti solo dopo le verifiche previste dal Codice delle leggi antimafia.

Requisito indispensabile per ottenere il beneficio è che il proprietario dell’immobile sia anche il gestore dell’attività produttiva. Inoltre, è necessario che il contribuente abbia registrato una riduzione del fatturato nel secondo trimestre del 2021 per un valore pari ad almeno il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (2019).

Come ottenere lo sconto

Per beneficiare dello sconto sul pagamento della seconda rata dell’Imu, l’Agenzia delle Entrate chiede al contribuente un’autodichiarazione da inviare tramite i suoi canali telematici. Nell’autodichiarazione il soggetto interessato deve attestare il possesso dei requisiti richiesti per accedere al beneficio.

Inoltre, nel medesimo documento occorre indicare il rispetto delle condizioni necessarie previste dalla Commissione Europea “Temporary Framework”.

Il modello è reperibile online accedendo al sito dell’Ente. La dichiarazione può essere inoltrata direttamente dal contribuente o avvalendosi di un intermediario abilitato.

Entro 5 giorni dall’invio, l’Agenzia delle entrate rilascerà una ricevuta di presa in carico o di eventuale scarto. In questa fattispecie, l’Ente provvederà ad indicare anche le motivazioni dello scarto.

Trascorsi 10 giorni dall’invio del documento, al contribuente sarà rilasciata una seconda ricevuta che comunica ai richiedenti il riconoscimento o il mancato riconoscimento del bonus. A partire dal giorno successivo alla conferma dell’erogazione del credito di imposta, il contribuente potrà utilizzare il beneficio in compensazione tramite modello F24.

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