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Economia e Finanza

Stop alle auto dal 1 ottobre in una grande città italiana: la ragione inquietante che fa scattare il divieto di circolazione

In una metropoli dal primo ottobre non sarà possibile circolare per gli automobilisti con un mezzo di classe inferiore ad Euro 3 benzina o Euro 6 diesel. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento per proseguire nel percorso della transizione green.

Brutte notizie in arrivo per alcuni automobilisti, che dal primo ottobre dovranno cambiare mezzo per poter circolare sulle aree urbane milanesi.

pixabay

Proprio così: dal primo ottobre scatterà un vero e proprio divieto di circolazione per auto inquinanti – e ciò ben si comprende soprattutto in un periodo come quello attuale, in cui transizione green e Green New Deal italiano sono obiettivi a cui le istituzioni stanno tendendo con sempre maggiore determinazione.

D’altronde anche nel quadro del PNRR, va letto l’impegno dell’Italia a rispettare il percorso delineato in ambito UE. Bruxelles infatti mira ad un parco di soli mezzi ad energia elettrica a partire dal 2035.

Ebbene, di seguito chiariremo allora qual è il grande Comune del nord Italia che prevedrà l’applicazione del divieto da inizio ottobre, e indicheremo quali mezzi a motore saranno di fatto esclusi dalla circolazione sulle strade. Ciò, come detto, si inserisce nel percorso di ‘rivoluzione verde’ e transizione ecologica: i dettagli.

Stop alle auto a Milano dal primo ottobre: quali mezzi saranno interessati dal divieto?

Non vi sono dubbi in proposito. L’iter di transizione ad un’economia più verde e dunque ecosostenibile, passa anche per il tramite del rinnovo di tutto il settore auto e moto. Volontà dell’Esecutivo è quella di spingere i patentati a cambiare il proprio mezzo e sostituirlo con un veicolo che non danneggi grandemente l’ambiente. Ecco perché il Governo ha varato contributi economici ad hoc, per comprare autoveicoli e motoveicoli, specialmente elettrici.

Nel Comune di Milano gli automobilisti dovranno prestare attenzione alle regole in vigore dal primo ottobre, perché da quella data sarà vietata la circolazione ai mezzi che non siano almeno:

  • Euro 3 benzina;
  • Euro 6 diesel (con deroghe alle vetture Euro 5).

Per questo motivo chi ha un modello di automobile comprato diversi anni fa e vive a Milano o dintorni, farà bene a dare un’occhiata alle caratteristiche del suo mezzo, leggendo nel libretto. Inoltre, forse non tutti sanno che i valori ‘Euro’ stanno ad indicare la classe ambientale del mezzo, vale a dire l’entità dell’inquinamento prodotto dall’utilizzo dell’auto. In estrema sintesi, più il valore della classe ambientale è alto, meno il mezzo è in grado di produrre danni all’ambiente. Pertanto tutti coloro che rientrano nelle classi uguali o superiori a quelle indicate, potranno continuare a circolare a Milano anche a partire dal primo ottobre.

Vero è che comunque nel nostro paese non sono rari i divieti di circolazione per le auto con valori di emissioni inquinanti al di sopra di un certo livello. Quindi quanto esposto con riferimento all’obbligo introdotto a Milano dal primo ottobre non deve sorprendere.

Stop alle auto inquinanti: il mercato dei veicoli elettrici oggi

Come accennato sopra, un insieme di soli veicoli elettrici è l’ambizione dell’Unione Europea entro il 2035. Si tratterebbe insomma di veder scomparire dalle strade del nostro paese auto e moto a benzina e diesel, per lasciare spazio a veicoli rispettosi dell’ambiente. Il problema però sono i costi per le tasche degli automobilisti.

Soprattutto il mercato italiano non appare ancora in linea con questi obiettivi: complice la crisi economica e l’aumento dei prezzi, le vendite di auto elettriche sono calate negli ultimi tempi. D’altronde i costi di questi mezzi non sono bassi e non sono poche le famiglie che preferiscono orientare le proprie spese verso necessità più immediate del cambio del veicolo. Poi c’è il fattore legato all’autonomia ridotta del mezzo elettrico, che può percorrere infatti soltanto alcune centinaia di km prima di dover essere ricaricato all’apposita colonnina (e ve ne sono ancora poche nel nostro paese).

Concludendo, se è vero che l’iniziativa a Milano è sicuramente lodevole, è altrettanto vero che il processo che dovrà condurre all’utilizzo sempre più diffuso di auto elettriche sarà in ogni caso lento e ricco di incognite. Pensiamo anche solo al boom dei prezzi dell’energia: in molti oggigiorno valuteranno più conveniente fare un pieno di benzina rispetto ad un pieno di energia elettrica.

Claudio Garau

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Da diversi anni ha scelto di svolgere a tempo pieno il lavoro di redattore web, coniugando la sua passione per la scrittura e la tecnologia con quella per l’informazione, specialmente in campo giuridico. Si pone l’obiettivo di spiegare concetti e rendere comprensibili argomenti delle leggi, che è utile conoscere nella vita di tutti i giorni. Tra le sue passioni nel tempo libero ci sono il mare, lo sport e i motori.

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