Superbonus in condominio con cessione o sconto in fattura: 4 possibilità concrete

Il Superbonus in condominio sarà in vigore fino al 2023, come deciso nella legge di Bilancio 2022, ma sono state revisionati tutti i bonus edilizi, compresa la max detrazione del 110%.

L’agevolazione in condominio ha ottenuto una proroga per due anni, mentre per i lavori edili nelle unità immobiliari e ville solo per un anno a condizione che il 30% dei lavori sia svolto entro il 30 giugno 2022.

Superbonus in condominio
Superbonus in condominio

Il 30% dello stato di avanzamento dei lavori (SAL) deve comprendere i lavori complessivi. In riferimento alla maxi detrazione per le villette, di recente l’Agenzia delle Entrate in Telefisco, ha fornito un chiarimento per il Sisma bonus con una proroga piena al 110%. Per ottenere l’agevolazione massima, l’unità immobiliare deve essere situata in un Comune terremotato.

Con la proroga del Superbonus 110%, resta invariata la possibilità di accedere alla detrazione in cinque anni o la cessione del credito a terzi o lo sconto diretto in fattura. Alla luce delle disposizioni introdotte dall’articolo 48 del Decreto Legge n. 4 del 2022 (il decreto Sostegni – ter), si evidenziano regole ben precise per il condominio. In effetti, l’amministratore dovrebbe inviare una comunicazione a titolo informativo ad ogni condominio. Successivamente convocare un’assemblea e prendere eventuali decisioni.

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Superbonus in condominio: cessione del credito e le 4 possibilità concrete ad oggi

All’assemblea di condominio, dovranno essere convocati anche imprese e professionisti e almeno un istituto di credito. Questo per chiarire tutti gli aspetti legati alle agevolazioni e le 4 possibilità concrete ad oggi, illustrando le modifiche migliorative.

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Nello specifico, si tratta di 4 possibilità e ognuna ha la sua particolarità:

1) l’impresa opera lo sconto in fattura perché ha la possibilità di effettuare a sua volta la cessione del credito;

2) l’impresa acquisisce il credito e lo usa in compensazione per i propri debiti (questa ipotesi è rilevata soprattutto quando si tratta di aziende di grande spessore);

3) il condominio decide di usare l’agevolazione fiscale nella dichiarazione dei redditi in cinque anni con quote costanti. Ma, occorre che le spese siano anticipate dai condomini immediatamente;

4) il condominio può cedere direttamente alla banca il credito che finanzia l’intera operazione.

Inoltre, con l’entrata in vigore del Decreto Antifrode, precisiamo che le asseverazioni e visto di conformità sulla congruità dei prezzi applicato sono obbligatorie non solo per la cessione del credito e lo sconto in fattura, ma anche per la detrazione nella dichiarazione dei redditi annuale.

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