Il tasso che protegge i nostri soldi: conoscerlo oggi è fondamentale

Alcuni dati parlano di ripresa dei consumi e di situazione in netto miglioramento. Altri fattori, invece devono farci riflettere.

Inflazione
Inflazione (Adobe)

Gli ultimi mesi ci hanno mostrato un Italia in netta ripresa, con l’economia che dopo gli stop imposti dalla restrizioni di ogni genere dovute all’epidemia dilagante dei mesi scorsi. L’immagine che oggi abbiamo del nostro paese in ogni settore è quella di un contesto in netta ripresa che nonostante le sempre presenti difficoltà di vario genere prova a lasciarsi alle spalle un momento tanto inatteso quanto delicato. L’Italia vuole tornare a correre insomma, senza tralasciare dati e riflessioni opportune in questi casi.

Uno dei temi da tenere ben presente riguarda l’inflazione, un fattore strettamente collegato alle dinamiche che in un preciso momento riguardano l’economia di un paese, e del nostro, in questo preciso momento storico. Gli effetti dell’inflazione sono più che riscontrabili per chi da lavoratore dipendente percepisce un reddito per cosi dire fisso, e per chi mantiene intatta la sua disponibilità bancaria o postale. Oggi, uno degli effetti più evidenti è l’aumento del costo di utenze domestiche, benzina e quant’altro.

Occhio all’inflazione: perchè è tanto importante conoscere i tratti di questo particolare tasso

Per chi, come accennato in precedenza percepisce uno stipendio fisso, è automatico incappare in quelle che sono le conseguenze di alto tasso d’inflazione. L’importo fisso, in pratica, avrà sempre minore potere d’acquisto, sostanzialmente è come se quello stesso importo si abbassasse sempre di più. Per fare un esempio possiamo dire che se nel 2021 con 100mila euro si poteva acquistare una determinata tipologia di appartamento in una qualsiasi località di provincia, con l’aumento dell’inflazione, su capitali per cosi dire fermi, tra qualche anno non basteranno più quei soldi per acquistare lo stesso trilocale, ma probabilmente 105mila euro.

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Nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF) approvata da poco, il legislatore ha comunicato i nuovi tassi di inflazione, passati per il 2021 dall’1,1%  all’1,5%. Conoscere questo tasso, averne consapevolezza, per chi ha abitualmente in banca o alla posta un discreto patrimonio, fermo, è molto importante perchè in un intero anno, senza alcuna movimentazione potrebbe portare a perdite abbastanza consistenti legate all’andamento della nostra stessa economia. Conoscerlo, insomma e regolarsi di conseguenza.

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