Valentina Bosetti: le competenze e la responsabilità sull’elettricità italiana

Terna è una società italiana che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica sul nostro territorio.

Distribuzione elettricità
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La società è il più grande operatore di rete indipendente d’Europa e tra i principali al mondo per chilometri di linee gestite.

Terna è il principale proprietario della Rete di Trasmissione Nazionale italiana. L’azienda quotata in Borsa dal 2004 ha come obbiettivi prioritari efficienza, redditività e Sostenibilità. In effetti, la Società è stata riconosciuta come leader globale del settore delle utility elettriche nel Dow Jones Sustainability Index. L’indice misura la sostenibilità ambientale delle 500 più grandi aziende operanti in 20 differenti paesi.

La mission del Gruppo oggi è quello di avere un ruolo di primo piano nella transizione energetica sostenibile, facendo leva su innovazione, competenze e tecnologie. L’azienda è nata nel 2004 a partire dalla cessione delle quote di maggioranza da parte di Enel a seguito della liberalizzazione del settore elettrico.

Grazie a Terna la rete di trasmissione italiana in alta tensione è oggi una delle più moderne e tecnologiche in Europa. L’azienda perseguendo lo sviluppo e l’integrazione con la rete europea, ne assicura l’efficienza e la sicurezza garantendone la qualità e l’economicità nel tempo.

L’attività economica e il profilo societario del Gruppo Terna

Tra le tappe più importanti della sua attività economica a settembre 2010 Terna è entrata a far parte del Progetto Desertec, che ha come obiettivo la produzione e la trasmissione di energia rinnovabile nelle aree del Medio Oriente e del Nordafrica. Questo va a vantaggio sia del fabbisogno locale che di quello europeo.

Dal 2011 il Gruppo Terna ha costituito una holding da cui dipendono due società operative interamente controllate: Terna Rete Italia e Terna Plus, indipendenti per quanto riguarda i vertici dirigenziali e consiglio di amministrazione. Terna ha avviato un piano di investimenti della durata di un decennio conclusosi nel 2021. Il piano del valore di oltre sette miliardi di euro è stato finalizzato a ridurre le inefficienze nonché le emissioni di Co2 del sistema elettrico. Nello stesso periodo Terna ha avviato la realizzazione di alcune opere strategiche, come il cavo sottomarino che collega il servizio elettrico di Capri alla terraferma.

L’azienda controllata con il 30% da Cassa depositi e prestiti, affronta in questo periodo la realizzazione dei cambiamenti atti a ridurre le emissioni inquinanti del 55% entro il 2030. Il sistema elettrico nazionale si sta infatti trasformando per gestire questo processo, grazie anche alle nuove tecnologie digitali. Queste permettono di raccogliere informazioni, trasferire grandi flussi di dati e analizzarli in modo efficace e tempestivo.

In questo contesto si muove il piano industriale di Terna che prevede investimenti fino al 2025 per un ammontare pari a 8,9 miliardi di euro. Il piano comprende la gestione e l’integrazione in sicurezza delle energie rinnovabili coerentemente alle necessità di approvvigionamento e sviluppo della rete elettrica nazionale.

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Il curriculum straordinario del Presidente di Terna Valentina Bosetti

A supervisionare e guidare il processo c’è Valentina Bosetti. Nata nel 1973, è laureata in scienze ambientali ed è oggi il presidente di Terna. Il suo curriculum l’ha resa meritevole di un ruolo complesso, la manager ha infatti approfondito i suoi studi scientifici con un master in economia. Oltre a questo Valentina Bosetti ha conseguito un dottorato di ricerca in matematica computazionale e ricerca operativa presso l’Università Statale di Milano e un master Economia ambientale e delle risorse naturali, presso l’University College di Londra.

Oltre al suo ruolo dirigenziale nell’azienda, insegna all’Università Bocconi Economia dell’ambiente e del cambiamento climatico. La sua grande esperienza in materia è corroborata dalla veste di scienziato senior presso European Institute on Economics and Environment.

Valentina Bosetti ha lavorato negli anni per molteplici centri di ricerca e ha avuto una lunga collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei, dal 2003 al 2018. Oltre a collaborare con l’istituto di ricerca specializzato sui temi legati allo sviluppo sostenibile e alla governance globale, Bosetti ha collaborato dal 2006 con il Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

Già membro del Consiglio dell’Associazione europea degli economisti ambientali e presidente dell’Associazione italiana degli economisti ambientali, ha ricevuto due prestigiosi finanziamenti dall’ERC. Il Consiglio Europeo della Ricerca ha investito sulle competenze e la capacità di Bosetti per contribuire alla ricerca sull’innovazione delle tecnologie a beneficio dell’ecosistema, e ai rischi collegati ai cambiamenti climatici.

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