TFR o TFS in anticipo per creare un’attività, quali possibilità

Il trattamento di fine rapporto (TFR) o di fine servizio (TFS) è diverso in base al settore lavorativo (pubblico o privato), ma è possibile chiedere un anticipo.

TFR o TFS in anticipo per creare un’attività
TFR o TFS in anticipo per creare un’attività

I dipendenti del settore pubblico percepiscono il TFR o TFS in modo diverso ai lavoratori provenienti dal settore privato. Questo è stato motivo di grosse discussioni anche nelle aule di Tribunale, ma nulla è cambiato. La Corte dei Conti ha dichiarato perfettamente valido il sistema attualmente in vigore con il pagamento differito in rate come previsto dalla legge di Stabilità del 2004. In effetti, la differenza è sostanziale, anche se con il decreto legge n. 4/2019 si è cercato di trovare di limitare il danno con un anticipo TFS fino a 45.000 euro per gli statali.

TFR o TFS: differenze tra settore pubblico e privato

I dipendenti del settore privato percepiscono il trattamento di fine rapporto dopo circa due mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro o può trascorrere più tempo (6 mesi) in casi particolari. Inoltre, esiste la possibilità per i dipendenti privati di optare per il versamento del proprio TFR in un fondo pensione che permette la costruzione della pensione integrativa o la possibilità di accedere alla RITA. Come andare in pensione con un assegno da favola e senza troppi sacrifici

I dipendenti del settore pubblico, invece, per ottenere il proprio TFR o TFS devono attendere circa 12 mesi nell’ipotesi di cessazione di lavoro per il raggiungimento dell’età pensionabile di 67 anni. Ma nel caso decidessero per la pensione anticipata che prevede solo il requisito contributivo a prescindere dall’età anagrafica (42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne), la situazione si complica. Infatti, il TFR è differito a 24 mesi. Inoltre, bisogna aggiungere ai 12 o 24 mesi, anche ulteriori 3 mesi che l’INPS utilizza per il disbrigo della pratica.

Anticipo della liquidazione o buonuscita, quando è possibile?

Anche qui esistono delle differenze, in quanto i dipendenti del settore privato possono chiedere al datore di lavoro, un anticipo del trattamento di fine rapporto accumulato. Ma, ci sono delle condizioni da rispettare.

In lavoratore per chiedere l’anticipo del TFR deve aver maturato, presso lo stesso datore di lavoro, almeno otto anni di servizio. Inoltre, la somma richiesta non può superare il 70% del trattamento di fine rapporto maturato.

Poi, il lavoratore può chiedere l’anticipo solo se la somma richiesta è finalizzata a sostenere delle spese specifiche previste dalla normativa. Nello specifico:

a) acquisto della prima casa per sé stesso o per i figli, il documento comprovante la spesa è l’atto notarile;

b) spese mediche per interventi straordinari o terapie riconosciute dalle autorità pubbliche, in questo caso la spesa deve essere documentata da certificazione medica.

L’anticipo del TFR può essere richiesto una sola volta nella vita lavorativa e il valore anticipato è detratto dal trattamento di fine rapporto che sarà corrisposto alla cessazione del rapporto di lavoro.

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Anticipo TFS dipendenti statali

I dipendenti del settore pubblico non posso chiedere l’anticipo del trattamento di fine servizio o fine rapporto con il rapporto di lavoro in essere. Questo perché lo Stato non accantona il TFR o il TFS dei propri dipendenti ma lo contabilizza quando termina il rapporto di lavoro. Il Governo per livellare questa disparità di trattamento, nel decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019 all’articolo 23,  ha previsto l’anticipo TFS/TFR attualmente in vigore. Possono accedere all’anticipo i dipendenti che hanno cessato il rapporto di lavoro per accedere al pensionamento nella misura complessiva di 45.000 euro attraverso le banche che hanno aderito all’agevolazione. Si tratta di un vero e proprio finanziamento agevolato, l’INPS con la circolare n. 130 del 17 novembre 2020 ha precisato che possono chiedere l’anticipo i lavoratori che accedono alla pensione di vecchiaia, pensione anticipata e Quota 100.

È possibile chiedere l’anticipo per creare un’attività?

Rispondiamo al quesito di un  Lettore posta agli Esperti di Trading.it, che riguarda la possibilità di chiedere l’anticipo TFR o TFS per aprire un’attività commerciale.

Nel caso di lavoratore privato, non è possibile chiedere al datore di lavoro l’anticipo del trattamento di fine rapporto per iniziare un’attività, in quanto questa motivazione non è prevista dalla legge. Inoltre, bisogna considerare, prima di aprire un’attività, la compatibilità con l’attività di lavoro dipendente in quanto ci sono regole precise da rispettare.

Nel caso di lavoratore del pubblico impiego, come sopra evidenziato, non è previsto  l’anticipo del TFS o TFR quando si svolge l’attività lavorativa. Si può fare richiesta solo se si è pensionati e non è richiesta nessuna motivazione. Quindi, se un  pensionato pubblico chiede l’anticipo del TFS o TFR maturato e poi apre un’attività commerciale lo può fare.

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