Su cosa fare trading questa settimana? Tre commodity volatili e scarse

Le commodity più volatili di questa settimana su cui fare trading sono gas naturale, zinco e legname.

Un crescente numero di aziende sta pianificando di modificare le caratteristiche dei propri prodotti per adattarli ai mutamenti nella sensibilità delle autorità e del pubblico in materia di inquinamento.

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Le materie prime sono oggi coinvolte da tendenze che interessano crescita della domanda e obbiettivi ecologici delle aziende.

Grazie all’inflazione rivelatasi più duratura di quanto previsto, sia negli Stati Uniti che in Europa le materie prime sono utilizzate dai trader come un ottimo modo per proteggere il proprio portafoglio. Gli investitori sul gas naturale USA stanno scommettendo che sarà così anche per questo settore. Il doppio vantaggio di questa materia prima è quello proteggere il valore del capitale dall’inflazione, investendo in uno dei settori portanti dell’economia reale.

Una commodity è un bene che viene prodotto con una qualità finale che risulta essenzialmente invariata, a prescindere dal suo produttore. Per questo motivo essa può essere scambiata in un mercato internazionale come i mercati finanziari, associando a essa un’unica quotazione. Petrolio, gas naturale, ma anche alimenti quali il grano, il cacao, il caffè, la soia o il succo d’arancia, i metalli preziosi come oro, argento e rame.

Il gas naturale: una delle commodity più volatili su cui fare trading questa settimana

Ogni commodity ha un prezzo che esprime le sue qualità materiali nonché il valore d’uso. Esse sono impiegate nell’economia a seconda della funzione e delle modalità con le quali l’industria è in grado di sfruttarla. Ognuna di esse segue quindi una sua ciclicità stagionale o legata ai cicli produttivi, a seconda dell’andamento dell’industria e del rapporto tra domanda e offerta. Il gas naturale è uno di quegli asset in grado di performare sulla scia degli attuali trend economici.

Il gas naturale è una fonte di combustibile vitale. Lo usiamo per produrre energia, riscaldare le nostre case e per varie altre funzioni residenziali, commerciali e industriali. È il combustibile fossile più pulito, abbondante ed economico. Questi fattori rendono il gas naturale un mezzo di transizione eccezionale verso energie completamente ecosostenibili quale il solare, l’eolico o il geotermico.

Date le caratteristiche uniche del gas naturale, la domanda sta alimentando il trend crescente di questa materia prima. Non sembra uno sviluppo dettato solo dalle attuali contingenze economiche. L’Agenzia internazionale per l’energia prevede un aumento della domanda di gas naturale del 29% entro il 2040, superando l’aumento previsto della domanda globale di energia dovuta alla crescita economica e pari al 20%. La consapevolezza di questi fattori tra gli investitori la rendono un asset importante. Il gas naturale è la prima commodity dopo il petrolio a scontare gli effetti delle variazioni del ciclo produttivo e di quello stagionale.

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Il contesto operativo del gas naturale e gli eventi che stanno influendo sul suo prezzo

Mentre i trader si preparavano a tempeste invernali in una larga parte degli Stati Uniti i prezzi del gas naturale sono aumentati di circa il 40% passando dai 3,9 a 5,5 dollari. Le temperature tuttavia sembrano più miti di quelle previste e le tempeste che colpiscono solitamente il Texas sono molto più gestibili rispetto lo scorso anno. Oggi il futures sul natural gas viaggia intorno a 4,9 dollari è stato interessato venerdì dagli accordi tra Russia e Cina.

Il presidente Vladimir Putin ha rivelato accordi sul petrolio e sul gas con la Cina per un valore stimato di 117,5 miliardi di dollari. Putin ha promesso di aumentare le esportazioni russe dell’Estremo Oriente, in un momento di accresciuta tensione con i clienti europei sull’Ucraina. La Russia, è il terzo fornitore di gas di Pechino. La capitale cinese è rappresenta il più grande consumatore di energia al mondo e ha ridotto ora più che mai la sua dipendenza energetica dall’Europa.

La nuova cooperazione è un passo avanti nell’industria del gas che potrà beneficiare ora di un contratto per la fornitura di 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno alla Cina, proveniente dall’Estremo Oriente russo. Putin che si trova a Pechino in occasione delle Olimpiadi Invernali ha sancito secondo le fonti russe, un accordo della durata di 25 anni.

Le tre commodity più volatili su cui fare trading questa settimana e gli effetti sul mercato azionario

Gli accordi hanno rafforzato il rublo e il mercato azionario russo, comprese le azioni di Rosneft e Gazprom. La Russia è il più grande fornitore europeo di gas naturale. I paesi occidentali temono che glia attuali accordi commerciali possano ora avere un motivo in più per essere interrotti qual ora i rapporti diplomatici dovessero continuare a incrinarsi.

                               Dove investire questa settimana? Occhio alla volatilità e al valore di queste commodity

Dopo ferro, alluminio e rame, lo zinco è il quarto metallo più consumato nel settore industriale. Lo zinco che si trova oggi agli estremi di una tendenza rialzista iniziata ad aprile 2021 ha raggiunto i 3,655 dollari. Lo zinco è un metallo di colore bianco bluastro brillante ed è facilmente lavorabile. È utilizzato per produrre l’ottone e come parte costitutiva di alcune monete nonché nella pressofusione nell’industria automobilistica.

Il trading sullo zinco

Oggi lo zinco che ha raggiunto il massimo degli ultimi 15 anni è un metallo sempre più raro. La domanda di zinco è in netta crescita e molti investitori e appassionati di materie prime stanno valutando la possibilità di investire i propri risparmi, sulla scia della crisi energetica e dei costi associati alle emissioni di carbonio.

A partire dalla prima metà del 2021 la ripresa del settore siderurgico ha sostenuto il prezzo del metallo, con una domanda che arriva anche dagli investitori privati. Oltre ai futures e i CFD sullo zinco è infatti possibile investire in modo diretto attraverso l’acquisto di lingotti o monete di zinco.

L’applicazione principale dello zinco è la zincatura di acciaio e lamiere di ferro per prevenirne la corrosione. La zincatura dei materiali è la principale applicazione dello zinco. Lo zinco e le sue leghe hanno un basso punto di fusione e sono usati nell’industria automobilistica, elettrica, delle costruzioni e per gli strumenti musicali. Lo zinco viene utilizzato per creare leghe metalliche durevoli come la saldatura in ottone o alluminio. L’ossido di zinco è utilizzato in numerose industrie come la cosmetica, farmaceutica, tessile e nella produzione di apparecchiature elettriche.

Legname; una delle materie prime più sottovalutate

Una delle materie prime più sottovalutate che da novembre a gennaio ha realizzato il più rapido incremento di prezzo della sua storia è il legname. Questa commodity quotata al Chicago Mercantile Exchange fa riferimento al future legato al legname prodotto negli Stati Uniti e nel Canada.

Il future sul legname, è una delle commodity oggi più volatili. Dopo i massimi raggiunti a metà dello scorso mese i prezzi sono crollati di quasi il 20% in una settimana. Lo scontro commerciale per i costi sulle esportazioni tra Canada e Stati Uniti ha indebolito il sentiment rialzista. Fin ora i dazi hanno aumentato il costo della costruzione di case negli Stati Uniti, ma questo potrebbe essere un ricordo qual ora i produttori si concordassero per una loro riduzione. Le tariffe l’esportazione del legname canadese, sono aumentate del 100% a novembre 2021.

L’annuncio del piano dell’amministrazione Biden ha fatto sì che l’accumulo di scorte da parte delle imprese di costruzione avvenisse in maggiore quantità e prima del previsto. A questo si aggiunge una stagione invernale insolitamente calda, che permette ai costruttori di proseguire la loro attività fuori stagione. Metà dei principali produttori di legname si trova nella Columbia Britannica. Gli Stati Uniti importano il 50% della produzione di questa regione canadese. Il Canada è il più grande esportatore di legname di conifere al mondo e gli Stati Uniti sono il suo più grande mercato.

La decisione finale sui tassi non sarà nota fino ad agosto e i produttori statunitensi saranno fino ad allora tutelati dalle leggi attuali. Successivamente i grandi produttori del settore potranno vedere le aliquote dei dazi scendere da un costo medio del 18% verso diminuzioni delle tariffe comprese tra il 20 e il 70%.

Il prezzo del futures e il trading sul legname

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sta indicando con questi risultati preliminari che intende mantenere i suoi dazi che stanno danneggiano le imprese e i lavoratori del settore forestale in tutto il Canada. Gli effetti si riflettono anche sui consumatori USA riducono l’accessibilità degli alloggi del mercato immobiliare degli Stati Uniti.

I futures sul legname sono oggi intorno ai 1.070 dollari, aumentati nella giornata di venerdì, dopo la recente fase discesista, di circa il 4,5%. Il legname nel 2021 è arrivato ai suoi massimi storici ed è stato un asset particolarmente remunerativo per i traders sia in ottica rialzista che ribassista. La volatilità del future di questa materia prima ha sorpreso la maggior parte degli investitori arrivando a 1670 dollari a maggio 2021, per toccare il minimo a 448 dollari a metà di agosto.

Il futures sul legname ha chiuso il 2021 con un guadagno di quasi il 32%. I vincoli significativi della catena di approvvigionamento hanno fatto salire i prezzi. Questo a causa dell’assenza di strategie di approvvigionamento comprensive dei recenti mutamenti nelle dinamiche di mercato. Gli acquirenti abituati alle variazioni stagionali del prezzo della materia prima non sono riusciti nell’ultimo anno a trovare il corretto tempismo per acquistare il futures o la materia prima all’ingrosso.

Oltre questo i nubifragi di dicembre nella Columbia Britannica, hanno provocato un arresto temporaneo delle esportazioni mettendo sotto pressione i prezzi della materia prima. Le variazioni direttamente imputabili a questo fenomeno sono arrivate fino al 20% del prezzo.

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