Trading: 4 regole d’oro da emulare senza costi iniziando da zero

Trader e investitori si diventa e per farlo occorrono alcune regole di base da seguire come principi ispiratori. Ecco quattro regole d’oro da emulare iniziando da zero.

Chi dopo avere trovato i suoi principi è in grado di metterli in pratica con costanza può investire con successo nel lungo termine.

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Stock.Adobe

Tra gli investitori più riconosciuti per il loro successo a livello internazionale c’è proprio Warren Buffett. L’eclettico ultranovantenne statunitense ha guadagnato un patrimonio di oltre 100 miliardi di dollari; come ha fatto?

Escludendo capitale e competenze tecniche di cui non tratteremo in questo articolo è importante conoscere le regole di base applicabili fin da subito che gli hanno consentito il successo. Queste sono regole gratuite da comprendere e interiorizzare anche per chi inizia a fare trading oggi.

Guadagnare con gli investimenti non è un mestiere semplice, occorre intuito, razionalità e disciplina. Queste per citare alcune tra le doti psicologiche e comportamentali da avere nel proprio bagaglio e che non possono essere acquistate o apprese sui libri. L’esperienza insegna ma in primo luogo la si può mettere a frutto seguendo i consigli di chi ne ha già acquisito a sufficienza. Warren Buffett è uno di questi e a dimostrarlo il successo nel tempo della sua holding Berkshire Hathaway.

La prima regola “gratis” da poter mettere in atto fin da subito nel trading

La prima regola “gratis” da poter mettere in atto fin da subito è quella di utilizzare una strategia con cui ci sentiamo pienamente a nostro agio. Una strategia del genere è frutto solitamente dell’impegno personale, una strategia frutto della nostra comprensione del mercato su cui dobbiamo avere piena fiducia.

Buffett è il sostenitore di una strategia in particolare, che si basa sulla possibilità di comprendere in anticipo potenziale di rendimento e giro d’affari di un’azienda quotata. Questo secondo Buffett è il presupposto della crescita del valore conseguente delle Azioni.

Buffett è riuscito nel tempo ad affinare la sua tecnica di trading mettendo in relazione i guadagni della società, i dividendi e il suo valore patrimoniale. Tramite queste tre variabili e a seconda del ciclo di mercato riesce spesso a far parlare di sé. La strategia basata sul value investing permette di fare fronte ai mercati ribassisti e sfruttare la differenza tra i fondamentali e il valore delle azioni per comprare quelle più sottovalutate.

Apple è l’ultima delle grandi aziende a cui Buffett ha deciso di investire in modo considerevole. Iniziando con questo sistema ad acquistare le sue azioni nel 2016 la sua società ha potuto sfruttare un incremento del valore superiore al 382%. In questo modo il trader è riuscito ad acquistare Azioni a un prezzo non ancora scontato sul mercato, rivendendo quando questo arriva a coincidere con i fondamentali della società.

Investi solo in ciò che conosci e non seguire la folla

La seconda e terza regola da sfruttare gratis facendo trading partendo da zero sono tra di loro correlate. Possono essere sintetizzate come “Investi solo in ciò che conosci e non seguire la folla”.

Tra le citazioni dei principi e dei consigli di investimento accreditati a Buffett, nessuna potrebbe essere più rilevante per il contesto attuale come “Abbi paura quando gli altri sono avidi e avidi quando gli altri hanno paura”. I prezzi delle azioni diminuiscono molto spesso per ragioni irrazionali. L’aspettativa è ciò che guida il mercato ma ancor di più il flusso dei trader che seguono i sentimenti diffusi nella massa. Sono questi i trader che più degli altri perdono soldi in borsa, entrano in ritardo o escono in anticipo spesso a seguito di notizie o indiscrezioni diffuse dai media.

La storia ci ha mostrato che la volatilità è inevitabile e spesso necessaria. Tuttavia, l’aspettativa sulla variazione del prezzo può essere mediata evitando le trappole cognitive ed emotive applicando la regola di non seguire la folla. Se è vero che il trend è il migliore amico degli investitori seguire questa regola senza criterio sarebbe deleterio. Per farne un prezioso consiglio bisogna applicarla al suo completo “investendo solo in ciò che conosci”.

È questo il modo per filtrare le notizie, le tendenze speculative nonché avere una visione realistica del valore dell’asset su cui hai deciso di investire.

“Paga prima te stesso”. L’ultima regola da poter applicare fin da subito e senza costi

L’ultima regola da poter applicare fin da subito e senza costi ha che vedere con il money managment. Si tratta di una regola che può essere sintetizzata con la frase “paga prima te stesso”. Che cosa significa?

L’origine della frase “paga prima te stesso” è frutto del libro “L’uomo più ricco di Babilonia” di George Clason. Si tratta di manuale di finanza personale abbastanza breve che cerca distillare concetti finanziari da utilizzare nella vita di tutti i giorni. Il principio “paga prima te stesso” è applicato nelle scelte quotidiane con il fine di raggiungere la libertà finanziaria. Come si applica?

Anche nell’era del consumismo dobbiamo ricordarci in primo luogo di adottare delle regole sulle nostre entrate per fare in modo di lasciare qualcosa per pagare noi stessi. Ci si allena a entrare nella mentalità in cui noi e le nostre capacità sono il nostro primo dipendente o fornitore. Dobbiamo ricordarci di lasciare una cifra congrua per pagare noi stessi facendo in modo al contempo che questo atto si trasformi sia in un premio che in una forma di risparmio. Quanto dedicheremo alla nostra “paga” andrà infatti conservato e accumulato come un reddito di emergenza. La paga può essere anche minima, per esempio i primi dieci euro che entrano sul conto ogni mese che dedichiamo alla nostra priorità, pagare noi stessi per ciò che stiamo facendo.

Il pagare prima noi stessi crea diversi benefici; prevede in primo luogo di avere contezza di quanto possiamo permetterci di sottrarre a tutte le spese mensili che già oggi sosteniamo. Alcune saranno indispensabili, altre meno e ovviamente è su quelle che andremo a lavorare, riducendo, se possibile, gli sprechi.

In secondo luogo, diamo continuità e rafforziamo il nostro intento associato alla motivazione per cui a scadenze regolari stiamo pagando noi stessi.

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