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Blocchi rimborsi 730: come conoscere la nostra posizione con il Fisco

Il Fisco ha dalla sua la possibilità di bloccare gli eventuali rimborsi del 730. In caso di verifica la cosa è possibile.

Tasse (Adobe)

La dichiarazione dei redditi rappresenta uno dei momenti più significativi dell’anno. In questa fase i contribuenti certificano le proprie entrate, i propri redditi, con eventuali quote da scalare per particolari spese, servizi e quant’altro. In questa fase non è impossibile incappare in controlli da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Vere e proprie verifiche che hanno chiaramente come unico obiettivo quello di trovare eventuali irregolarità da parte de contribuente in fase di presentazione della dichiarazione.

Può succedere, dunque, che i tanto attesi rimborsi del 730 ritardino ad arrivare, proprio in funzione del rallentamento imposto di controlli in atto. Nel caso in cui l’eventuale rimborso superi i 4mila euro esiste la possibilità che l’Agenzia delle Entrate passi al vaglio la nostra posizione. In ogni caso poi, la stessa Agenzia comunicherà dei controlli in atto in base alle modalità di invio della stessa dichiarazione. La comunicazione può avvenire attraverso varie modalità corrispondenti come anticipato alle stesse modalità di invio.

Verifica 730, le varie modalità di comunicazione di controllo in atto

L’Agenzia delle Entrate comunicherà a contribuente della situazione di verifica della propria dichiarazione dei redditi con la stessa modalità con la quale lo stesso contribuente ha inviato la dichiarazione stessa. Una mail comunicherà della verifica nel caso di invio telematico attraverso il portale dedicato direttamente all’interessato. Nel caso in cui, invece ci si sia serviti di un Caf, la comunicazione arriverà all’operatore che ha gestito la pratica che comunicherà poi al contribuente la cosa.

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Ciò che potrebbe far scattare gli eventuali  controlli è l’incongruenza tra i dati forniti in sede di dichiarazione dei redditi del contribuente e quelli rilevati da enti esterni. In questo caso il controllo è praticamente d’obbligo. E’ chiaro che di conseguenza tutta la procedura passerà per un importante rallentamento che comporterà anche la mancata ricezione nei tempi previsti dei rimborsi generalmente derivanti dallo stesso 730. Il contribuente, insomma, è avvisato, niente può e deve risultare in qualche modo distorto da quella che è la realtà delle cose. La fase in questione è assolutamente determinante e delicata e l’Agenzia delle Entrata non concede passi falsi.

Paolo Marsico

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