Alzheimer: vantaggi sul lavoro e pensione anticipata per i parenti

Un disturbo che riguarda sempre più persone. I familiari in molti casi possono godere di un trattamento davvero speciale.

Alzheimer
Alzheimer (Adobe)

Disturbo degenerativo, che peggiora con il passare del tempo, l’Alzheimer conta soltanto in Italia 600mila persone malate. Forma di demenza, tra le più comuni in assoluto che comporta problemi alla memoria in forma lieve nelle prime fasi della malattia poi via via sempre più consistenti. Man mano che il tempo passa, se affetti da Alzheimer, si assisterà ad un graduale sfiorire, se cosi si può dire con una lenta ed inesorabile distruzione delle cellule cerebrali, chiaramente l’intero organismo ne risulta compromesso.

Chi è colpito da questa terribile malattia, con il tempo, vede aggravarsi tutta una serie di piccoli impedimenti iniziali, che via via, poi, diventano sempre più grandi. Di conseguenza, impedimenti di tipo motorio, cognitivo e non solo si presenteranno man mano che la malattia procederà nel suo corso. Il percorso della malattia chiaramente riguarda anche i familiari dei malati, che in ogni caso vedranno stravolte le proprie vite per prestare assistenza ai propri casi nei momenti di maggiore difficoltà.

Alzheimer: l’assistenza continua ai parenti malati può portare ad una serie di agevolazioni

Nel caso dei malati di Alzheimer è prevista la certificazione dell’invalidità al 100% con, inoltre, una indennità di accompagnamento di 522,10 euro mensili, indipendente dall’ammontare del reddito del soggetto interessato. Una serie di terapie riabilitative possono in qualche modo favorire un contenimento dei danni causati dal corso della malattie e molte informazioni possono essere fornite nei vari siti medici dislocati sul territorio nazionale. La ricerca, rispetto alla malattia continua nel suo impegno come non mai.

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In ogni caso per chi sceglie di assistere un familiare affetto di Alzheimer esistono una serie di vantaggi sul lavoro, se si considera il tempo che complessivamente deve essere dedicato alla persona malata. Per questi lavoratori è prevista la possibilità, ad esempio di richiedere un congedo proprio per assistere il familiare malato della durata massima di 2 anni. Concedo che consentirà in ogni caso il regolare accredito di stipendio mese per mese. Inoltre, sempre per lo stesso motivo, una volta accertata la disponibilità di almeno 30 anni di contributi può essere richiesto il pensionamento anticipato. Vantaggi, insomma non da poco.

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