Assegno disabilità per tutti: il governo rimedia all’errore, ma attenzione al reddito

Dopo il messaggio INPS che ha creato sconforto negli aventi diritto all’assegno di invalidità il ripensamento del governo che rimedia all’errore. 

Assegno disabilità per tutti: il governo rimedia all'errore, ma attenzione al reddito
Assegno disabilità per tutti: il governo rimedia all’errore, ma attenzione al reddito

Il messaggio dell’INPS che ha mosso le associazioni di categoria in difesa e tutela dei diritti dei lavoratori invalidi, prevede il blocco dell’assegno dal 14 ottobre per chi lavora. L’INPS ha recepito le diverse sentenze della Corte di Cassazione e quindi, con il messaggio n. 3495 del 14 ottobre esclude dalla prestazione economica tutti i lavoratori invalidi che lavorano a prescindere se hanno un reddito entro i limiti.

Assegno disabilità per tutti: il governo rimedia all’errore, ma attenzione al reddito

Il governo fa un passo indietro, infatti, il ministro del Lavoro Andrea Orlando, ha proposto un emendamento che  ha ripristinato l’assegno di invalidità anche a coloro che lavorano con redditi bassi.

Grande soddisfazione del presidente nazionale dell’ANMIC, Nazaro Pagano, che ringrazia il ministro per la disabilità, Erika Stefani.

Dopo la pubblicazione del messaggio dell’INPS, tutte le associazioni si sono unite in protesa di questa interpretazione iniqua dell’ente. Il ripristino dell’assegno di invalidità ridona ai tanti lavoratori che percepiscono un reddito minimo la possibilità di continuare a lavorare e non dover fare una scelta che vietava l’inclusione sociale.

Ricordiamo che percepiscono l’assegno di invalidità coloro che hanno una percentuale invalidante dal 74% al 99% in base a redditi ben precisi. Quindi, non bisogna confondere la normativa, in effetti i limiti di reddito sono rimasti in vigore, è  eliminato il requisito di inattività lavorativa del titolare dell’assegno. Assegno di invalidità civile, scioccante notizia: l’INPS lo sospenderà quasi a tutti

La prossima vittoria sarà l’aumento per tutti gli invalidi

Il presidente dell’ANMIC, comunica che il loro impegno non si ferma e continueranno nella lotta a tutela dei disabili in una vera inclusione sociale. Inoltre, c’è ancora un altro passo molto importante da discutere e riguarda gli aumenti della pensione di invalidità a partire dalla percentuale invalidante dal 74%. Ricordiamo che attualmente l’aumento è  riconosciuto solo a coloro che hanno una percentuale del 100%.

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L’assegno di invalidità mensile per il 2021 è di 287,09 euro per coloro che hanno un reddito di 4.931,29 euro. Nella determinazione del reddito rilevante ai fini del calcolo, sono valutabili tutti i redditi ai fini IRPEF. Sono esclusi i redditi derivanti da pensioni di guerra, rendite INAIL, indennità di accompagnamento e il reddito derivante dalla casa di abitazione.

Inoltre, sono considerati i redditi personali e non quelli del nucleo familiare. Ricordiamo che l’assegno di invalidità non è compatibile con altre indennità, come l’indennità di disoccupazione.

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