Assegno unico, i percettori di Reddito di Cittadinanza devono integrare la domanda

Con il nuovo modello RdC-Com AU si inviano i dati mancanti e si può ricevere la liquidazione dell’integrazione del RdC/AU.

 

I nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza possono ottenere, con una procedura semplificata, anche l’Assegno Unico. I beneficiari sono le famiglie con figli minorenni, con figli maggiorenni fino ai 21 anni di età o con figli disabili qualunque sia la loro età.

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fonte foto:adobestock

Questi requisiti fanno sì che d’ufficio l’Inps eroghi sulla carta RdC i fondi in misura ridotta, senza dover inoltrare una domanda specifica per l’AU.

Tuttavia in alcuni casi l’ente previdenziale non dispone di tutti i dati completi dei cittadini per cui, al fine di non perdere parte del beneficio, occorre comunicare all’ente alcune informazioni. Per farlo si può utilizzare il modello RdC- Com AU, da compilare e trasmettere in via telematica, anche attraverso un patronato, all’Inps. Con questa dichiarazione, che l’Inps ha reso pubblica con il messaggio 2261/2022, si potranno così fornire tutti i dati mancanti utili all’ente per calcolare l’integrazione per la liquidazione del reddito di cittadinanza.

Tra le informazioni necessarie ci sono la composizione del nucleo familiare, indicatore ISEE e la presenza di figli maggiorenni disabili. Ricevendo il RdC sono già in possesso dell’ente dati quali cittadinanza, residenza e soggiorno. Se alcuni requisiti non sono stati recepiti occorre trasmetterli con il nuovo modello RdC-Com AU, in modo che l’ente possa poi inoltrare l’integrazione a chi ne ha ricevuta una più bassa del dovuto o non l’abbia proprio ricevuta. L’ente ha cominciato a liquidarle dallo scorso mese di aprile.

Assegno unico: come inviare la domanda e termini

La domanda va inoltrata soltanto in modalità telematica. Si può mandare tramite un patronato o collegandosi al sito dell’Inps previa autenticazione con CNS, SPID o CIE. Il modello può essere trasmesso dai genitori che rientrano nel nucleo RdC con figli a carico che sono idonei a ricevere l’integrazione RdC/AU oppure dai figli maggiorenni.

Per quanto riguarda le tempistiche bisogna tener conto che l’integrazione verrà inviata a partire dal mese seguente a quello in cui si è presentata la domanda. Per esempio se la richiesta è avvenuta il 15 novembre l’integrazione verrà versata sulla carta RdC dall’Inps nel mese di dicembre. Se la domanda viene inviata entro il 30 giugno si tiene conto anche degli importi delle mensilità arretrate, a partire dal mese di marzo dello stesso anno.

Quali sono i casi in cui presentare il modello RdC-Com AU

Vediamo quali sono le situazioni in cui è bene trasmettere il modello RdC-Com AU, in modo da non perdere parte dei benefici a favore del nucleo familiare. Esso va inviato se il nucleo familiare è costituito da un genitore solo e quando c’è un figlio maggiorenne non ancora ventunenne e non disabile. E’ il caso di mandare la domanda anche quando ambedue i genitori sono titolari di reddito da lavoro e per confermare che sussistono le condizioni per ottenere la maggiorazione temporanea dell’AU.

Ad esempio quando almeno uno dei componenti il nucleo familiare nel 2021 ha percepito gli ANF oppure l’Isee non è superiore ai 25 mila euro. I figli maggiorenni possono inoltrare il modello anche autonomamente, al posto del genitore. Se il nucleo familiare è composto da un solo genitore è fondamentale inoltrare la domanda per poter ricevere anche l’altro 50% dell’integrazione, che altrimenti non verrebbe erogata a meno che l’altro genitore non faccia un’ulteriore richiesta.

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