Apocalisse nucleare, la profezia di Biden nelle mani di Putin, Zelensky ed Edogan

Il presidente degli Stati Uniti non ha dubbi, per Biden saremmo prossimi a una ecatombe nucleare che potrebbe segnare per sempre la storia recente dell’uomo.

Biden ha parlato di una vera e propria “Armageddon” atomica.

nucleare apocalisse
Canva

Non si era innanzi a simili scenari da apocalisse nucleare da almeno 60 anni, era l’ottobre del 1962 e si viveva la celebre crisi dei missili a Cuba.

Parola di Joe Biden. Il presidente degli Usa ha preso la parola nel corso di una manifestazione elettorale tenutasi a New York evidenziando come Putin non stia affatto scherzando ogni qual volta ipotizzi il potenziale impiego  di arsenale nucleare, chimico o biologico. Questo poiché l’esercito russo arretra e colleziona sconfitte, insomma, la sua “operazione speciale” è ormai una disfatta totale.

Il presidente Joe Biden pronto al tutto per tutto

Gli Stati Uniti sarebbero ormai pronti a chiudere la questione bellica in Ucraina tramite le sapienti armi della diplomazia, a patto che dal Cremlino si dimostrino serie intenzioni nel voler seguire tale pacifico percorso.

Questo il parere del Segretario di Stato Antony Blinken in occasione di una rassegna stampa in quel di Lima. A riportarlo sulla sua pagina web ufficiale è il Dipartimento di Stato.

Per approfondimenti sulla questione nucleare clicca qui.

Per scoprire quanto nucleare sia presente nel nostro Paese clicca qui.

Gli altri protagonisti, Zelensky, Putin ed Edogan

Nel mentre, ha preso la parola anche Volodymyr Zelensky. Il presidente dell’Ucraina ha comunicato come dal primo giorno di ottobre ben più di 500 chilometri quadrati di terra e dozzine di abitati e territori siano stati resi liberi nell’oblast di Kherson.

Il discorso del leader Zelensky non ha nulla da invidiare a quelli di valorosi generali e capitani del passato o del cinema:

Verrà sicuramente il giorno in cui riferiremo anche dei successi militari nella regione di Zaporizhzhia, in quelle aree che sono ancora controllate dai russi. Verrà il giorno in cui parleremo anche della liberazione della Crimea. Questa prospettiva è ovvia.

Altre novità potrebbero scaturire dal confronto che si è svolto tra l’autocrate russo Vladimir Putin e il suo pari di Turchia, Recep Tayyip Erdogan.

Erdogan avrebbe confessato a Putin come il suo Paese sia pronto a dare il proprio contributo per conseguire una pace in terra Ucraina. Ma una pace che sorrida a chi?

Sarebbero state affrontate anche tematiche inerenti i rapporti tra i due Stati, in una prospettiva di deciso miglioramento. Informazioni twittate proprio dall’ufficio presidenziale turco. Erdogan avrebbe anche avvalorato la disponibilità di Ankara a vestire i panni di mediatore di pace per il conflitto ucraino così da beneficiare ogni parte in causa.

Erdogan insomma vestirebbe volentieri i panni di conciliatore, nella speranza di qualche sentito ringraziamento.

Impostazioni privacy