Bisogni in autostrada, la multa è legittima? Sorprendente la risposta

La Corte di Cassazione ha recentemente confermato la multa come legittima a chi si ferma in autostrada per un bisogno impellente.

Quando si viaggia in auto su lunghe distanze, e magari per molti km non si trova un’area di sosta attrezzata con tanto di toilette, può capitare di fermarsi ai lati della carreggiata per espletare i propri bisogni.

Bisogni in autostrada
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Diciamo che questo capita molto frequentemente ai maschietti, che in genere hanno meno problemi, ma attenzione soprattutto se viaggiate in autostrada a tenere un comportamento tanto abituale quanto a rischio di sanzione.

Multa per bisogni in autostrada: la sentenza

L’ordinanza n.19573 del 2022 emessa dalla Cassazione civile ha infatti confermato che l’automobilista che si ferma per ovviare a questo bisogno commette un’infrazione se non adotta le idonee cautele utili ad evitare che altri soggetti lo vedano. Il fatto è accaduto sulla A11, quando un uomo lasciata l’auto sulla corsia di emergenza, ha provveduto alla necessità fisica di cui sopra e si è visto comminare la multa dalla Polizia stradale.

L’accusa per gli agenti che lo hanno sanzionato è stata quella di oltraggio alla pubblica decenza, confermato in seguito anche dal Tribunale di Pistoia. Secondo i giudici l’uomo non ha adottato il comportamento corretto tanto che lo hanno potuto vedere i poliziotti di passaggio. Nonostante le giustificazioni di questa persona, in parte anche comprensibili visto il bisogno non procrastinabile, gli è stato notificato il verbale sanzionatorio.

Ovviamente non soddisfatto di quanto accaduto è ricorso in Cassazione, al fine di vedersi dare ragione, ritenendo che la sua condotta non fu offensiva come stabilito dal tribunale. Il ricorrente in particolare contestava il fatto che non si era tenuto conto dello stato di necessità: infatti per un bisogno urgente come per un malessere improvviso del passeggero è consentito fermarsi sulla corsia di emergenza.

Il comportamento idoneo è importante

Evidentemente non era il suo giorno fortunato nemmeno quello in cui è stata emessa la pronuncia da parte della VI Sezione civile della Cassazione. Il suo ricorso è stato rigettato e la multa confermata soprattutto perché visto che c’erano lavori stradali si era fermato sulla corsia preferenziale ed aveva espletato i suoi bisogni senza essere davvero nascosto agli occhi altrui.

Pertanto la ratifica della Cassazione ha confermato la sanzione non per il fatto che si sia fermato per un’urgenza corporea ma che sia stato ben visibile dagli altri automobilisti in transito, come ha potuto rilevare anche la pattuglia della Polizia. Doveva quindi adottare un comportamento idoneo in modo da non essere visto da altri soggetti.

Un comportamento da tenere a mente qualora decidiate di espletare i vostri bisogno in autostrada.

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