Bonus 350 euro Partite IVA: un aumento inaspettato che farà felice molti lavoratori autonomi, ma non tutti

Con l’approvazione del Decreto Aiuti Ter è avvenuto un aumento del bonus €200, che si trasforma in bonus 350 euro partite IVA. Ma non è per tutti.

Qualche giorno fa è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Aiuti ter. Si tratta di un decreto che introdurrà un pacchetto di misure, con lo scopo di offrire un sostegno economico ai cittadini e alle famiglie italiane in difficoltà a causa della crisi.

 bonus 350 euro partite IVA
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Il bonus del valore di €200 introdotto dal Decreto aiuti ha interessato i lavoratori dipendenti, i percettori di reddito di cittadinanza, i disabili e i pensionati. La platea dei beneficiari del bonus una tantum non comprendeva i lavoratori autonomi. Nel corso dei mesi si è parlato più volte di una misura che avrebbe interessato le partite IVA, tuttavia il tempo è passato e del bonus non c’è stata alcuna traccia.

Ma con l’approvazione del decreto aiuti ter dovrebbe arrivare il tanto atteso bonus una tantum in favore delle partite IVA. Con esso è prevista anche bella novità, ovvero l’aumento del beneficio da €200 a €350.

Bonus 350 euro partite IVA: Facciamo il punto della situazione

L’aumento del bonus una tantum da €200 a €350, in favore dei lavoratori autonomi e liberi professionisti, è stato voluto dal Governo per spegnere le polemiche ricevute dei titolari di partita IVA.

Dopotutto, il decreto aiuti prevedeva che il beneficio una tantum fosse erogato anche in favore di imprese e liberi professionisti. Tuttavia, i titolari di partita IVA non hanno ricevuto il bonus e tantomeno la procedura per effettuare richiesta è stata attivata.

Questa situazione ha lasciato l’amaro in bocca a quanti speravano di ricevere il sostegno economico, che lo Stato ha riservato ad un’ampia platea di beneficiari: lavoratori dipendenti, percettori di reddito e di pensione di cittadinanza, disoccupati e pensionati.

A tardare è stato anche il provvedimento che avrebbe dovuto introdurre le modalità per effettuare la richiesta del bonus da parte delle partite IVA. Di fatto, il suddetto provvedimento non è mai stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e molto probabilmente sarà introdotto insieme al Decreto aiuti ter.

Nel frattempo, dunque, il bonus una tantum ha accresciuto il suo valore ed è passato da 200 a 350 euro. Ma questo aumento non vale per tutte le partite IVA.

Requisiti per accedere al beneficio

In attesa, che il Decreto aiuti ter diventi operativo, diamo un’occhiata ai requisiti necessari per accedere al bonus di €200, indirizzato in favore delle partite IVA.

Il decreto in questione ha istituito un fondo che ha lo scopo di erogare risorse economiche per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori autonomi. Dunque, stando alle regole attuative, il beneficio una tantum di €200 indirizzato alle partite IVA sarà destinato a:

  • Lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS;
  • Professionisti iscritti alle casse private.

Requisito indispensabile per poter accedere al bonus una tantum di €200 per partite IVA è aver maturato, nel periodo d’imposta 2021, un reddito complessivo non superiore a €35.000.

Affinché i soggetti sopra indicati possano accedere al beneficio è necessario risultare iscritti alla cassa di riferimento in data 18 maggio, ovvero il giorno in cui è entrato in vigore il primo decreto aiuti.

È inoltre necessario che il soggetto interessato abbia attivato la Partita Iva ed eseguito un versamento contributivo totale o parziale alla gestione previdenziale, con competenza a decorrere dall’anno 2020.

Il bonus aumenta a €350: come mai?

Il valore del bonus indirizzato in favore di liberi professionisti e lavoratori autonomi ha subito un aumento da €200 a €350. Tuttavia, l’aumento dell’importo non è valido per tutti i possibili beneficiari. Infatti, secondo quanto previsto dal decreto:

“L’indennità una tantum prevista dal decreto di cui all’articolo 33 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 convertito, con modificazioni, con la legge 15 luglio 2022, n. 91 è incrementata di 150 euro a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro e conseguentemente il limite di spesa di cui al comma 1 dello stesso articolo 33 è incrementato di 412,5 milioni di euro per l’anno 2022.”

In sostanza, il bonus di €200 passa a €350 per coloro che, nel periodo d’imposta 2021, hanno maturato un reddito non superiore a 20.000 euro.

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