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Economia e Finanza

Bonus fotovoltaico con sistema di accumulo, una grande opportunità per tagliare per sempre la bolletta

Il bonus fotovoltaico è un credito d’imposta sulle spese per l’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Per il riconoscimento del bonus energia rinnovabile 2022 è necessario che gli aventi diritto presentino istanza ad hoc, in via telematica, sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

Foto Canva

Temi come il rispetto dell’ambiente e le fonti rinnovabili assumono oggi un particolare rilievo, anche alla luce dei rincari generalizzati. Ecco perché di seguito, nel corso di questo articolo, vogliamo parlare del cd. bonus energia fonti rinnovabili, destinato a coloro che installano sistemi di accumulo energia integrati con tecnologia sostenibile.

Il bonus è stato istituito dall’art. 1, comma 812 dell’articolo unico dell’ultima Legge di Bilancio ed è disciplinata dal decreto MEF 6 maggio 2022, pubblicato in GU dello scorso 17 giugno.

Come funziona in concreto? Qual è il suo meccanismo? In che modo ottenere gli incentivi accumulo 2022? Vediamolo insieme.

Bonus fotovoltaico: di che si tratta?

Il bonus in oggetto consiste in un credito d’imposta rivolto ai soggetti che hanno sostenuto o sostengono spese, nel lasso di tempo che va dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica che si alimentano con fonti rinnovabili.

Detta agevolazione è fruibile dalle persone fisiche, ma ancora non si conosce l’ammontare preciso del beneficio. In particolare, la percentuale della detrazione fiscale ottenibile sarà individuata da un provvedimento ad hoc dell’Agenzia delle Entrate. Quest’ultimo non potrà che considerare il numero di domande bonus energia rinnovabile che giungeranno – sulla scorta del limite dei 3 milioni di euro stanziati per la misura.

Beneficiari e ammontare del bonus energia rinnovabile

Il bonus energia rinnovabili vale a favore di chi:

  • nel 2022 sostiene spese documentate per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia, collegati a impianti di produzione dell’elettricità, alimentati a loro volta da pannelli fotovoltaici o comunque da altre fonti rinnovabili.
  • ha un impianto di produzione, al quale il sistema di accumulo deve essere integrato, che è già esistente e beneficia degli incentivi per lo scambio sul posto. Con quest’ultimo si intende lo strumento per immagazzinare l’energia prodotta e non auto-consumata.

Ricordiamo che non è stata ancora definita la percentuale del credito d’imposta per il bonus energia rinnovabile. Perciò l’Agenzia delle Entrate, solo dopo aver vagliato tutte le richieste, indicherà la percentuale della spesa riconosciuta come credito d’imposta. Ciò tenuto conto del rapporto tra l’ammontare totale di cui alla legge di Bilancio (3 milioni di euro) e la somma di tutte le spese agevolabili indicate nelle domande.

La percentuale della spesa riconosciuta a ogni soggetto richiedente, a titolo di credito d’imposta, sarà resa nota con un provvedimento ad hoc da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Ricordiamo altresì che, fino all’approvazione della Manovra 2022, l’installazione dei sistemi di accumulo su impianti già funzionanti e incentivati non dava diritto ad alcun bonus.

Credito utilizzabile in compensazione

Il meccanismo in oggetto prevede che i beneficiari possano utilizzare il credito riconosciuto in compensazione delle imposte dovute – indicandolo nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale sono state sostenute le spese agevolabili-

Le norme del bonus energia rinnovabile prevedono altresì che nel caso in cui, per problemi di capienza fiscale, il beneficiario non sia in grado di utilizzare tutto il credito di imposta in compensazione, potrà servirsi della parte rimanente nei periodi di imposta successivi.

Dal punto di vista pratico, siamo certamente innanzi ad un nuovo incentivo che intende contribuire alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione dei sistemi di accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili, ma è pur vero che le risorse disponibili – e il numero indefinito di domande che sarà presentato – possono già far pensare che le percentuali di credito di imposta non saranno comunque molto alte.

Tuttavia, come abbiamo appena ricordato, la possibilità di utilizzare il credito di imposta in più anni, permetterà di assorbire l’investimento anche alle persone fisiche con redditi di ridotto ammontare.

Bonus fotovoltaico: 16 settembre data clou per le domande

Mancano ancora i dettagli del meccanismo in oggetto, ma già si sa che entro il 16 settembre di quest’anno – vale a dire 90 giorni dall’entrata in vigore del DM 6 maggio 2022 – l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione degli interessati lo schema della domanda. Questi dovranno compilarla e trasmettere in formato digitale.

Nell’istanza i soggetti richiedenti dovranno inserire l’importo della spesa agevolabile, sostenuta quest’anno per l’installazione dei sistemi di accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Sempre entro la stessa data appena indicata, l’Amministrazione finanziaria indicherà il termine di scadenza per la presentazione delle richieste.

Claudio Garau

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Da diversi anni ha scelto di svolgere a tempo pieno il lavoro di redattore web, coniugando la sua passione per la scrittura e la tecnologia con quella per l’informazione, specialmente in campo giuridico. Si pone l’obiettivo di spiegare concetti e rendere comprensibili argomenti delle leggi, che è utile conoscere nella vita di tutti i giorni. Tra le sue passioni nel tempo libero ci sono il mare, lo sport e i motori.

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