Il bonus senza Isee, più soldi per tutti: ecco spiegato come

Un nuovo attesissimo bonus. Il Governo dalla parte de lavoratori pronto ad intervenire ancora una volta con nuovi vantaggi.

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Una serie di interventi mirati che nei mesi scorsi hanno caratterizzato l’azione del Governo. La fase immediatamente successiva all’epidemia di covid, il lockdown le restrizioni e l’operato del Governo teso ad intervenire con quanta più incidenza possibile sulle reali esigenze degli italiani. Lavoratori autonomi, gestori di attività, imprenditori, tutti coloro i quali hanno visto il proprio lavoro in parte o del tutto condizionato delle misure applicate dal Governo in fase di prevenzione del contagio. L’esecutivo, oggi è ancora vigile e continua a coccolare in un certo senso i propri contribuenti con azioni sempre opportune.

Il Decreto Lavoro e Impresa prevede dunque un bonus a favore dei lavoratori autonomi, titolari di partita iva insomma, sotto forma di credito d’imposta. Il bonus in questione è accessibile a tutti e non ha vincoli legati a reddito o ad altro. L’esecutivo ha fortemente voluto il bonus in questione ritenendolo un ottimo rimedio alla crisi dilagante che ancora è visibile in alcuni settori che riguardano la nostra economia. I crediti di imposta a compensazione che andranno ad agevolare la condizione di milioni di lavoratori autonomi saranno ben tre.

Bonus senza Isee: ecco cosa spetta a milioni di lavoratori autonomi

Il primo beneficio riguarderà l’esenzione dal pagamento delle commissioni che solitamente vanno pagate nelle operazioni con carta di credito o bancomat. Un bel regalo insomma per tutti i titolari di attività commerciali che andranno a risparmiare non poco. Altri benefici offrono inoltre la possibilità di coprire le spese di gestione provenienti  dall’acquisto o dal noleggio di quelli che sono i tradizionali Pos. Il tetto massimo di spesa in questione è di 480 euro. In realtà il fine del bonus risiede anche nella possibilità di dotare quante più imprese di dispositivi che possano consentire la tracciabilità dei pagamenti.

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Il fine principale del Governo un questo caso specifico è quello di contrastare la dilagante evasione fiscale. Nei mesi scorsi lo stesso Governo aveva avallato la possibilità di prolungare le iniziative legate al cashback, l’operazione che di fatto premiava i cittadini disposti a pagare con bancomat o carta di credito per i propri acquisti restituendo loro il 10% di quanto speso nell’arco di sei mesi. L’iniziativa però non è stata confermata e forse non lo sarà nemmeno per il 2022 considerato che, secondo fonti vicine allo stesso Governo non pare ci siano stati vantaggi tali e numero di operazioni tali da confermare un investimento in ogni caso consistente da parte del Governo.

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