Sopra questa quotazione, questo BTP non andrebbe comprato: l’errore da non commettere

Se questo BTP si dovesse trovare sopra questa quotazione non dovrebbe essere comprato. Scopriamo di quale BTP si tratta e come mai non va comprato quando si supera un determinato valore.

Nell’ultimo periodo sono sempre di più i cittadini che decidono di investire i propri risparmi. Con il recente aumento dell’inflazione lasciare il proprio denaro in giacenza sul conto corrente non rappresenta la scelta migliore da fare: infatti, potrebbe diminuire il potere di acquisto e perdere così dei soldi. Tuttavia, gli strumenti a disposizione per investire i propri risparmi sono moltissimi: Titoli di Stato, Buoni Fruttiferi Postali, conti deposito o anche il Libretto di Risparmio Postale.

BTP Titoli di STato
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Negli ultimi tempi sono moltissimi i cittadini che decidono un investimento in Buoni del Tesoro Poliennali. Proprio in merito a ciò, vi è un BTP emesso dal Tesoro che non andrebbe comprato al di sopra di questa quotazione. Scopriamo insieme di quale BTP si tratta e perché non va acquistato quando si trova oltre una determinata soglia.

Questo BTP non andrebbe comprato sopra questa quotazione, non commettere l’errore: ecco il motivo

Ci sono dei Buoni del Tesoro che non andrebbero assolutamente acquistati quando si trovano al di sopra di una determinata quotazione. Rappresenta un esempio, il Buono emesso lo scorso giugno dal Tesoro: si tratta di un Buono della durata di 5 anni con scadenza il primo dicembre 2027. Infatti, proprio io BTP 2027 presentava nell’ultimo periodo quotazioni sopra la pari ovvero 101,50 ed offriva un rendimento lordo del 2,33%: tuttavia, considerandolo al netto dell’imposta del 12,50% esso scendeva intorno ai 2 punti percentuali.

Un Aspetto che bisogna tenere in considerazione, in questo particolare periodo, è sicuramente l’inflazione. Infatti per il mese di luglio il tasso è sceso a 7,9% restando comunque molto alto. Infatti, esso è quasi 4 volte il rendimento netto del BTP 2027 quinquennale. Ma come capire qual è il rendimento realtà del titolo valutando anche il tasso di inflazione? Scopriamo insieme come fare e facciamo un po’ di chiarezza.

Il rendimento reale netto del BTP 2027: ecco qual è

Per comprendere meglio come investire i propri soldi bisognerebbe conoscere le aspettative di inflazione per il periodo considerato. Per analizzare la situazione in questione, occorre prendere in considerazione il BTP Italia poiché esso risulta adatto a tale operazione trattandosi di un titolo indicizzato all’inflazione italiana. In questo caso, il BTP Italia 2027 con scadenza ad ottobre dell’anno stesso si acquistava sopra 101,60 nelle scorse settimane: così facendo il rendimento reale offerto era dello 0,34%.

Tuttavia, tenendo in considerazione la differenza tra i rendimenti dei BTP Italia 2027 e BTP 2027 otteniamo una percentuale del 2%. Ciò significa che stando alle aspettative di mercato tale percentuale rappresenterà il tasso di inflazione del prossimo quinquennio. Proprio per tale motivo, considerando che il BTP 2027 avrebbe alla scadenza un rendimento netto del 2% come visto in precedenza, si può affermare che difficilmente si riuscirebbe a garantire il potere di acquisto del capitale investito.

Infine, è bene considerare anche l’imposta di bollo da pagare: in questo caso, si potrebbe addirittura andare sotto. Ecco perché bisognerebbe evitare di acquistare questo bond qualora la quotazione dovesse aumentare anziché diminuire.

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