Busta paga, la notizia che tormenta i lavoratori: meno soldi per molti

La notizia non farà certo piacere ai lavoratori dipendenti che si ritroveranno una busta paga quasi dimezzata.

Bnconote euro
Banconote euro (Adobe)

I mesi che hanno preceduto l’attuale periodo sono stati indubbiamente tra i più difficili vissuti negli ultimi decenni. Chiunque, chi più, chi meno, ha dovuto fare i conti con una crisi dilagante figlia del post pandemia. Restrizioni, provvedimenti drastici che hanno contribuito al fallimento di numerose imprese, al ridimensionamento di altre, e messo davanti i lavoratori dipendenti davanti ad una realtà sempre più complessa ed abitata da numerose problematiche, anch’esse figlie di una situazione mai vissuta prima d’ora.

Numerosissimi lavoratori rischieranno, insomma, di vedere pesantemente ridotte le proprie buste paga, con importi sottratti di quasi 700 euro a causa della mancata possibilità, da parte dello Stato di pagare i periodi di quarantena. Una problematica che per certi versi era stata annunciata, anche in seguito all’allarme lanciato dalla stessa Inps. A questo punto è importante comprendere i tratti della questione, chi riguarderà ed in quale misura. Una situazione anch’essa senza precedenti che rischia di lascarsi alle spalle un precedente assolutamente unico nel suo genere.

Busta paga più snella, i problemi nascono dalla mancanza pratica di fondi

Il messaggio n° 2842 del 6 agosto dell’Inps,  ha reso noto che la quarantena non verrà pagata per gli eventi avvenuti nel corso del 2021. La cosa ha turbato non poco i diretti interessati, per i quali è previsto il pagamento soltanto della quarantena relativa all’anno 2020, quello in cui, di fatto, è scoppiata la pandemia. Una situazione al limite del grottesco se si considera la posizione di alcune categorie di lavoratori impossibilitate a lavorare da casa e quindi rimaste all’asciutto nel periodo di quarantena.

Cgil, Cisl e Uil, in merito alla questione chiedono che si concepisca una norma che ripristini i finanziamenti. Provvedimenti, che consentano il pagamento di determinate quote, ora impossibili da liquidare. Secondo  Unimpresa, poi, le imprese potrebbero essere  protagoniste di una doppia e molto complicata penalità, le assenze d’organico causa quarantena e la mancata restituzione della quota indennità da parte dell’Inps.

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Unimpresa ha inoltre dichiarato, attraverso una nota, quanto segue: “Se le aziende non copriranno le prestazioni Inps, per i lavoratori ci sarà un danno in busta paga tra i 600 e i 700 euro, in media, per 10 giorni di assenza. Si tratterebbe, per le imprese,  in ogni caso di fare i conti con un danno, che potrebbe essere doppio. Da un lato, si spieg gestire l’assenza di personale, che in caso di contagi aziendali potrebbe addirittura dimezzarsi, quindi con conseguenze sull’operatività aziendale, e, contemporaneamente, subire un retribuzioni dei dipendenti”. Una situazione, di certo non semplice da gestire, in un momento molto delicato, in cui ripartire è forse l’unica cosa che davvero conta. Le difficoltà non mancano, cosi come sembra evidente. A rimetterci, oggi, sono i lavoratori dipendenti.

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