Trading, 3 aziende italiane su cui investire questa settimana

L’influenza sulla direzione futura dei mercati rende in questi mesi il trading particolarmente ricco di occasioni.

piazza affari
Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Il mese di agosto si presenta sul Ftse Mib con la sua caratteristica volatilità, dovuta alla diminuzione dei volumi data la minore frequenza con la quale i trader lavorano solitamente questo mese. C’è da sottolineare che questa è un’estate molto particolare, in relazione alla presenza di numerosi eventi di portata internazionale in grado di influire sull’andamento delle quotazioni. Innanzitutto non è ancora chiaro quali saranno gli effetti in relazione all’economia dei nuovi contagi dovuti alle variabili del coronavirus, che in autunno potrebbero determinare nuove chiusure o rallentamenti produttivi.

Gli investitori attendono anche con timore eventuali ridimensionamenti nella politica monetaria della Federal Reserve, che terrà a settembre un incontro ufficiale nel quale verranno rilasciati i dati concernenti i nuovi livelli di acquisto di titoli. Tra le aziende italiane in grado di presentare spunti operativi e sulle quali impostare eventualmente una strategia trend following ci sono: Telecom, Stellantis e Campari.

Telecom Italia

Telecom è l’azienda responsabile dell’infrastruttura vocale e dati in Italia, impegnata in vari progetti nel settore digitale. Nonostante importanti partnership con diversificazioni nel settore delle telecomunicazioni, non è riuscita negli ultimi anni a invertire la tendenza negativa delle sue quotazioni.

Il trend short rappresenta un occasione per coloro che hanno intenzione di scommettere oggi sia sul trend short che sulla ripresa dell’azienda. Telecom da aprile 2018 è passata dagli 0,8 fino agli 0,29 euro di ottobre 2020, registrando una perdita maggiore del 60%. Negli ultimi tre mesi le quotazioni hanno mostrato un primo segno di debolezza dei volumi, considerando anche le conseguenze della volatilità in calo, è possibile una nuova occasione di vendita qualora le quotazioni tornassero sul supporto di prezzo a 0,375 con possibilità fino a 0,42.

La price action dal 9 giugno ha mostrato un primo segnale di forza, quando sono stati raggiunti i massimi relativi a 0,47 euro. Successivamente le quotazioni sono tornate, dopo una perdita del 20%, fino ai livelli di scambio attuali intorno ai 0,38. Il consiglio è di attendere che lo storno di prezzo possa generare un vantaggio operativo in termini di rischio rendimento, per un nuovo ingresso in ottica ribassista che dovrebbe garantire maggiore volatilità, con l’aumento degli operatori e dei volumi.

Le azioni Telecom si prestano altresì particolarmente per essere tenute in portafoglio, dato il prezzo particolarmente scontato e il raggiungimento dei minimi storici dal 1990, toccati ora per la terza volta nel corso degli ultimi 30 anni. Il 27 luglio Telecom Italia ha divulgato il suo rapporto trimestrale che ha superato le aspettative, con un rendimento per azione di 0,01 euro per un profitto di 3,82 miliardi di euro superiore rispetto alle stime pari a 3,77 miliardi. Considerate le perdite del valore sulle quotazioni diminuite del 2% dall’inizio del 2021 e una performance negativa del 15% rispetto allo STOXX 600, le notizie hanno sicuramente ridato slancio alle aspettative di un eventuale ripresa per coloro che sono già da tempo dentro il trend Telecom.

Stellantis

Stellantis è una casa automobilistica multinazionale, con sede legale ad Amsterdam. Impegnata nella progettazione, produzione, distribuzione e vendita di veicoli, ha le sue attività industriali in più di 30 paesi e vende i propri veicoli direttamente o tramite distributori e rivenditori in oltre 130 paesi. Nasce nel gennaio 2021 dalla fusione tra i gruppi FCA Fiat Chrysler Automobiles e PSA, di cui fanno parte i marchi Peugeot, Citroën, DS Automobiles, Opel e Vauxhall Motors. L’azienda inoltre progetta, produce, distribuisce e vende veicoli di lusso con il marchio Maserati. La Borsa di Milano chiude in questi giorni su livelli prossimi alla parità rispetto le sedute precedenti, in linea con quanto avviene sulle principali piazze europee, Stellantis invece sembra vivere continue accelerazioni, spinta a rialzo data la sua solidità patrimoniale in sinergia con la ripresa dei cicli produttivi e della domanda, che da febbraio di quest’anno ha portato le quotazioni lungo una tendenza rialzista durata fino a oggi, registrando i suoi massimi il 13 agosto a 18,73 euro.

Attualmente le quotazioni Stellantis si trovano nella fase ribassista data dal ritracciamento della tendenza, verso quello che è il supporto di prezzo a 16,7 euro, coincidente anche con la trend line degli ultimi sei mesi. In attesa di una nuova occasione per entrare nel proficuo trend long di questa multinazionale, si dovrà aspettare una consolidazione successiva alla violazione dei 17 euro, in modo da orientare l’investimento sulla prospettiva di un ritorno del prezzo almeno fino ai massimi precedenti.

LEGGI ANCHE>> Come impostare gli ordini di ingresso sfruttando le caratteristiche del mercato

Davide Campari Milano

Campari è una società attiva nel settore degli alcolici. Possiede un ampio e variegato portafoglio di prodotti comprendente oltre 50 marchi, tra cui Aperol, Appleton Estate, Campari, Grand Marnier, Skky Vodka e Wild Turkey. La multinazionale italiana opera su sei grandi mercati comprendenti Americhe, Europa, Medio Oriente e Africa, Asia. L’azienda ha una quota di mercato che si estende su oltre 190 nazioni in tutto il mondo, con un attenzione particolare alle Americhe e all’Unione Europea. L’azienda conta 21 stabilimenti di produzione e una propria rete di distribuzione in 20 paesi.

Campari non sembra conoscere crisi, grazie ad ampia diversificazione sui mercati globali, il marchio si inserisce in modo strategico e trasversale nel settore alimentare. Lo dimostra il lungo trend che da almeno dieci anni sostiene i prezzi delle quotazioni, che a partire dal 2015 ha avuto un’enorme accelerazione passando dai 2,60 euro ai 11,77 per un incremento maggiore del 300% in sei anni.

Le quotazioni attualmente a 11,79 sembrano vicine a vivere una nuova fase del ciclo rialzista, che non danno adito tuttavia a obbiettivi di prezzo, non essendovi punti di riferimento statistici rispetto ai record raggiunti attualmente.

Le informazioni contenute in questo articolo non sono da intendersi come un invito alla speculazione né all’investimento.

Impostazioni privacy