Le ondate di caldo e i cambiamenti climatici fanno rivalutare le città italiane: ecco la classifica

I cambiamenti climatici renderanno sempre più frequenti e intense le ondate di caldo e di siccità. Gli effetti coinvolgono diversi settori economici, dall’agricoltura, al turismo fino a quello energetico.

I cambiamenti climatici si riflettono in primo luogo sull’acqua trasformando il ghiaccio in una merce preziosa.

Città sud Italia
Stock.Adobe

È quello che accade in Spagna con i fabbricatori di ghiaccio che non sopperiscono più alla domanda a causa della coincidenza del caldo estremo e all’impennata dei costi energetici. L’afflusso turistico è aumentato in coincidenza di una delle estati più calde mai registrate in Spagna, Le temperature sfrigolanti e la rinascita della socializzazione nelle città e nei locali hanno reso il ghiaccio molto richiesto.

Ricardo Blasco, proprietario di uno dei più antichi produttori di ghiaccio di Madrid, Blasco Ice, ha detto che le sue bollette elettriche sono aumentate tra il 50% e il 60% dall’inizio di quest’anno. La sua fabbrica funziona 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, ma non è in grado di aumentare ulteriormente la produzione; i clienti telefonano ogni giorno per nuovi ordini che devono venire evasi in ritardo.

È una situazione paradossale anche dal punto di vista energetico; il caldo torrido ha costretto le centrali nucleari francesi a diminuire la produzione scesa complessivamente del 10%. Il riscaldamento climatico accresce infatti il rischio di indisponibilità dei reattori che utilizzano molta acqua a basse temperature per poter funzionare in sicurezza.

La classifica del Sole 24 Ore delle città capoluogo migliori per qualità del clima

Dalle nostre latitudini il meteo spaventa solo relativamente dato il beneficio ottenuto dal settore turistico. L’indice del clima del Sole 24 Ore classifica ogni anno la qualità della vita per stabilire in quale delle 107 città capoluogo italiane si vive meglio in base al clima. Le variabili considerate sono le ore di sole, l’umidità relativa e il vento.

Spicca per la combinazione di questi fattori Bari; come molte altre città che si affacciano sul mare conferma come vivere nelle zone costiere può garantire una maggiore qualità del clima. A Bari ci sono in media 8,5 ore di sole al giorno, contro le 7,9 nel resto delle città italiane. L’umidità relativa bassa nella maggior parte dei giorni dell’anno e la brezza con una media di 7,2 nodi medi giornalieri nella stagione estiva, stempera le notti torride.

Seguono nella classifica Pescara, Barletta Andria Trani, Livorno, Brindisi, Catania, Ancona, Chieti e Trieste. Tra i fattori penalizzanti anche le giornate di nebbia, che diventano estreme ad Alessandria e Pavia con più 56 giorni all’anno. Lecco è invece penalizzata da un altro fattore climatico diventato estremo, le piogge; 62 giorni all’anno con più di 40 millimetri di pioggia negli ultimi 10 anni. Tra le grandi città, Cagliari arriva all’11° posto mentre Roma al 22°. Seguono Genova (27ª) Venezia (31ª) e Napoli (34ª). Tra queste l’ultima è Milano che arriva al 91° posto.

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