Le influenze che hanno determinato la carriera di Marco Tronchetti Provera

Tronchetti Provera è un imprenditore noto in Italia per aver ricoperto ruoli dirigenziali in diverse importanti società, rappresentative dell’economia italiana.

Imprenditore Tronchetti Provera
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Marco Tronchetti Provera nasce a Milano il 18 gennaio 1948 ed è il terzo figlio di una famiglia borghese lombarda.

Questa importante figura del panorama imprenditoriale e dirigenziale è vicepresidente del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca e membro del comitato esecutivo di Confindustria. È stato per cinque anni dal 2001 al 2006 presidente di Telecom Italia ed è attualmente membro del consiglio di amministrazione Allianz assicurazioni.

Tra gli elementi che più hanno influito sulla sua carriera c’è l’ambiente familiare e gli studi universitari. L’influsso più importante viene sicuramente dalla carriera professionale del padre, che nel dopoguerra acquisisce il controllo della Cam un azienda attiva nel settore energetico, petrolifero e metallurgico.

Tronchetti Provera dimostra nel tempo una spiccata capacità di prendere decisioni con velocità e convinzione. Tra i tratti comuni di chi è riuscito a coprire ruoli dirigenziali, contribuendo al successo delle aziende di cui ha fatto parte, è la capacità di scegliere anche in presenza di contesti è incerti, senza farsi limitare da esigenze di perfezionismo.

Le decisioni fondamentali e le prime esperienze lavorative

Gli anni 70 sono quelli in cui prenderà le decisioni fondamentali per la sua vita lavorativa e sentimentale. Dopo essersi laureato in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano, nel 1971 Marco Tronchetti Provera si reca nel Regno Unito, spinto dalla volontà di accrescere il suo bagaglio nel settore della logistica. A Londra svolge un’esperienza lavorativa presso una compagnia di trasporti che costituirà le fondamenta di quelle che saranno le sue scelte una volta tornato in Italia.

Nel nostro paese decide subito di mettere a frutto le sue conoscenze fondando la Sogemar, una società attiva nell’import export internazionale. La sua carriera imprenditoriale si intreccia con il matrimonio in seconde nozze con Cecilia Pirelli avvenuto nel 1978. Cecilia è la figlia di Leopoldo Pirelli nientemeno che il proprietario dell’omonimo gruppo industriale. Da questa relazione avrà tre figli: Giada, Giovanni e Ilaria.

Intanto l’azienda continua la sua attività con relativo successo fino a quando nel 1986 decide di venderla diventando amministratore delegato di Camfin. La società fondata nel 1915 sotto il nome di Consorzio Approvvigionamenti Metallurgici e Meccanici è attualmente una rinomata holding italiana, che ha un portafoglio di investimenti nel settore energetico, immobiliare e automobilistico. Non a caso l’investimento principale è oggi rappresentato dalla partecipazione azionaria in Pirelli pari a circa il 10%.

Tronchetti Provera alla guida del Gruppo Pirelli

Tronchetti Provera dopo aver seguito le orme del padre in questa azienda, assume direttamente la guida del Gruppo Pirelli in coincidenza con le dimissioni del suocero. Nel 1992 infatti, anno in cui assume la carica di Presidente e Amministratore delegato, l’azienda subisce una serie di battute d’arresto. Queste sono causate da falliti tentativi di creare sinergie migliorando finanza e patrimonio per mezzo di fusioni e acquisizioni. Quando Leopoldo Pirelli decide di passare il controllo dell’azienda al figlio, questo non vuole farsi carico dei debiti accumulati e lascia così il suo ruolo al genero Marco.

Tronchetti Provera dimostra in quegli anni una grande capacità di rinnovare e sfidare le consuetudini. Decide infatti di orientare gli investimenti dell’azienda su settori non direttamente correlati con l’attività principale. Investe in ricerca e sviluppo, collabora con diversi atenei di ricerca italiani. Riesce inoltre a convincere Mediobanca a sostenere finanziariamente le sue idee e punta in particolar modo sull’innovazione per lo sviluppo delle fibre ottiche. Negli anni riuscirà a risollevare l’azienda e sarà nel tempo riconosciuto a livello istituzionale.

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Proprio nel 1996 viene insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, mentre nel 1998 diverrà in Francia Cavaliere della Legione D’Onore e ancora Ufficiale dell’Ordine dell’Impero britannico. Questi riconoscimenti premiano per i contributi alle arti o alle scienze, le collaborazioni allo sviluppo economico del Paese nonché il contributo al pubblico servizio.

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