Cessione del credito a Poste: chi può chiederla e corrispettivo

Alcuni dettagli su cessione del credito a Poste Italiane S.p.A, che come intermediario offre il sevizio: chi può chiederla e l’ammontare

In qualità di intermediario, anche Poste Italiane S.p.A. offre il servizio di cessione del credito di imposta: ma ecco di seguito alcuni dettagli al riguardo, tra chi può chiederla, gli importi liquidati e altri particolari a seguire.

Cessione del credito a Poste: chi può chiederla e corrispettivo di cessione
fonte foto: adobestock

Il servizio offerto, da intermediario, da Poste Italiane, in merito alla cessione del credito di imposta, riguarda cittadini privati, liberi professionisti, titolari di P. Iva ed imprese; a parlarne è Investireoggi.it il quale sottolinea che è importante che queste categorie di soggetti abbiano sostenuto direttamente gli oneri.

Riguardo il tema, viene approfondito un punto sollevato mediante un quesito posto da un lettore, il quale ha spiegato che sta eseguendo dei lavori di ristrutturazione alla propria casa di campagna e di aver ceduto il cinquanta per cento del credito a Poste Italiane S.p.A.; il soggetto in questione domanda quale sia la commissione applicata da Poste Italiane.

Cessione del credito a Poste Italiane S.p.A: chi può chiederla, quali crediti sono cedibili, corrispettivo di cessione

È un tema che desta interesse quello inerente la cessione del credito, alcuni ui riguardi alcuni spunti che potrebbero interessare riguardano, ad esempio, la cessione del credito può aver luogo anche per stato di avanzamento lavori, SAL; oppure, ancora, novità circa cessione del credito fiscale e l’offerta Intesa Sanpaolo.

Per quanto concerne il tema in oggetto, Investireoggi.it, spiega che sul sito di Poste Italiane S.p.A si può leggere che dal 7 marzo 2022 è stata riattivata la piattaforma riguardante l’acquisto dei crediti di imposta dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legge, il quale ha revisionato, viene spiegato, il regime inerente la circolazione dei crediti di imposta.

Ad essere valutato da Poste Italiane è solo l’acquisto dei crediti di imposta da quei soggetti i quali abbiano sostenuto direttamente i relativi oneri, le c.d. prime cessioni. Ciascun soggetto che fa richiesta potrà esercitare il diritto di recesso dalla richiesta di cessione senza penali, fino al momento dell’accettazione da parte di Poste sulla piattaforma cessione cediti di imposta dell’Agenzia delle Entrate. La richiesta di tale cessione del credito di imposta a Poste può essere fatta solo dai titolari del conto corrente BancoPosta, viene spiegato ancora, con il relativo accesso esclusivamente mediante procedura telematica.

Per quel che concerne i crediti cedibili a Poste, Investireoggi.it spiega che sono i seguenti: Superbonus 110%: credito di imposta ai sensi dell’art.119 del DL n.34/2020, Decreto rilancio, a fronte di specifici interventi in ambito efficienza energetica, installazione impianti fotovoltaici e infrastrutture circa la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, riduzione rischio sismico, eliminazione barriere architettoniche; sismabonus ordinario: ai sensi dell’articolo 16 commi da 1-bis a 1-septies del Dl n.63/2013; ecobonus ordinario: efficienza energetica e installazione impianti fotovoltaici; ristrutturazione: recupero patrimonio edilizio. E ancora: installazione colonnine inerenti la ricarica veicoli elettrici; recupero oppure restauro facciate.

In merito poi al corrispettivo di cessione, dunque per quel che riguarda l’ammontare del credito ceduto, Investireoggi.it spiega che quest’ultimo viene calcolato come percentuale sul valore nominale e cambia in funzione del tipo di credito di imposta oggetto di cessione, così come della durata e delle annualità cedute.

L’importo liquidato in relazione alla cessione del credito, si legge, sarà pari a 100€ per ogni 110€ di credito di imposta acquistato da Poste Italiane per interventi relativi al Bonus 110%.  L’importo liquidato per la cessione del credito sarà poi pari a 80€ per ogni 100€ di credito di imposta acquistato da Poste, circa gli interventi diversi da quelli qualificanti per Bonus 110%.

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