Contratto di rioccupazione, come ottenere l’esonero contributivo: occhio ai requisiti

Il contratto di rioccupazione, previsto dal Decreto Sostegni Bis, serve ad incentivare le assunzioni di disoccupati offrendo una decontribuzione totale.

A partire da luglio 2021 è stata introdotta la possibilità per i datori di richiedere l’esonero contributivo in caso di contratto di rioccupazione, per le assunzioni a tempo indeterminato.

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Il contratto di rioccupazione è stato introdotto nel 2021 offrendo la possibilità ai datori di lavoro di richiedere l’esonero contributivo totale (al 100%), per le assunzioni di disoccupati.

Il suddetto incentivo occupazionale è cumulabile con le altre agevolazioni contributive attive.

Oggi scopriremo quali sono i requisiti per accedere a tale beneficio, quali sono le caratteristiche di un contratto di rioccupazione e i benefici a cui va incontro il datore di lavoro. Infine, vedremo come richiedere il bonus.

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Contratto di rioccupazione: di cosa si tratta

Il contratto di rioccupazione è una misura varata dal Governo Draghi per incentivare l’occupazione dei lavoratori disoccupati. L’agevolazione contributiva introdotta è stata annunciata con il decreto legge del 25 maggio 2021 n.73, conosciuto anche come Decreto Sostegni Bis.

Si tratta di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato che permette ai datori di lavoro di accedere ad un esonero contributivo del 100% per i primi 6 mesi.

La suddetta agevolazione ha lo scopo di promuovere l’occupazione e la ripresa economica dell’Italia post pandemia.

La gestione del bonus è affidata all’INPS e al suo portale telematico, grazie al quale è possibile inoltrare le domande per ottenere l’incentivo e richiedere istruzioni in merito.

Come funziona il contratto di rioccupazione

Il contratto di rioccupazione è stato introdotto in via eccezionale ed è applicabile alle assunzioni avvenute nel periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 ottobre 2021. La sua finalità è la promozione dell’occupazione dei lavoratori a tempo indeterminato.

Il contratto in questione deve essere stipulato in forma scritta e prevede la formazione del lavoratore.

Per assumere un lavoratore tramite questa tipologia di accordo di lavoro è necessario avviare un progetto individuale di inserimento che duri 6 mesi. Si tratta di un piano formativo che permette al neoassunto di ottenere le competenze professionali necessarie per svolgere la sua professione all’interno nel nuovo contesto lavorativo.

Al termine del periodo formativo il datore ha la possibilità di interrompere il rapporto di lavoro o di prorogarlo tramite un contratto a tempo indeterminato.

Quali sono gli sgravi per il datore di lavoro

I datori di lavoro privati che assumono un nuovo dipendente utilizzando il contratto di rioccupazione beneficiano di uno sgravio contributivo del 100%. In pratica il datore di lavoro è esonerato dal versamento dei contributi previdenziali previsti a suo carico, per i primi 6 mesi dalla stipula dell’accordo lavorativo.

L’esonero contributivo non è esteso anche al l’INAIL e agli eventuali premi.

La legge prevede un tetto massimo per l’esenzione al versamento dei contributi che ammonta a €6000 all’anno. Il suddetto valore deve poi essere ripartito su base mensile. Pertanto la somma di denaro oggetto dell’esonero della contribuzione datoriale mensile è di €500.

Nel caso in cui il rapporto di lavoro avesse inizio a mese in corso è previsto un ricalcolo sulla base dei giorni di servizio effettivi. In tal caso la quota da prendere in considerazione e di 16,12 euro per ogni singolo giorno di lavoro.

Se il contratto di rioccupazione è di tipo part-time il tetto massimo deve essere proporzionalmente ricalcolato.

Non rientrano in quest’agevolazione contributiva i lavoratori assunti nel settore agricolo e i lavoratori domestici.

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Contratto di rioccupazione: a chi spetta

L’esenzione al versamento dei contributi previdenziali INPS è concessa ai datori di lavoro privati, fatta eccezione per quelli che operano nel settore domestico e agricolo. Per poter ricorrere al contratto di ricollocamento professionale è necessario che sussistano determinati presupposti:

  • Vi sia una nuova assunzione tramite contratto di rioccupazione stipulato nel periodo tra il 1° luglio 2021 e il 31 ottobre 2021.
  • Il datore di lavoro non deve aver licenziato alcun dipendente, nell’ambito di licenziamenti individuali, nei sei mesi precedenti all’assunzione.
  • Non essere un’impresa finanziaria.

Per accedere al contratto di rioccupazione è necessario che l’azienda in questione non appartenga alla pubblica amministrazione.

Requisiti dei lavoratori

Affinché un datore di lavoro posso beneficiare dell’esenzione contributiva prevista per i contratti di rioccupazione è previsto il rispetto di determinati requisiti anche per il lavoratore.

Ad esempio, non è possibile usufruire di quest’incentivo nel caso in cui il lavoratore venga assunto con un contratto di apprendistato.

Il contratto di rioccupazione non è valido nel caso della trasformazione di un rapporto di lavoro preesistente, a tempo determinato, in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Ma anche nel caso di trasformazioni di altre forme contrattuali.

Il requisito indispensabile per poter accedere a questa tipologia di contratto è lo stato di disoccupazione del lavoratore al momento dell’instaurazione del rapporto di lavoro.

Contratto di rioccupazione: gli esclusi

La legge italiana, inoltre, ha previsto delle fattispecie per le quali il contratto di rioccupazione non trova applicazione:

  • Se l’assunzione viola il diritto di precedenza alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e che abbia manifestato la propria volontà di essere riassunto.
  • Nel caso in cui per il datore di lavoro siano in atto sospensioni del lavoro connessi ad una crisi o ad una riorganizzazione aziendale. Fatti salvi i casi in cui il nuovo rapporto di lavoro sia finalizzato ad introdurre in azienda un lavoratore con un inquadramento contrattuale diverso rispetto a quello dei lavoratori sospesi.

Revoca del beneficio

Sono previste delle condizioni che determinano alla revoca del beneficio ottenuto dal contratto di rioccupazione e si tratta di:

  • Licenziamento di lavoratori durante il periodo di inserimento individuale
  • Mancata conferma di un lavoratore al termine del periodo di inserimento
  • Aver effettuato un licenziamento individuale o collettivo per giustificato motivo oggettivo, nel caso in cui il nuovo lavoratore abbia lo stesso inquadramento contrattuale dei dipendenti sospesi.

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Contratto di rioccupazione: come fare domanda

Il datore di lavoro che vuole usufruire del beneficio dell’esonero contributivo previsto per i lavoratori assunti con contratto di rioccupazione deve formulare l’apposita domanda all’INPS.

Il suddetto Istituto si occupa della gestione di quest’agevolazione contributiva e ha disposto che le domande fossero presentate entro e non oltre il 15 settembre 2021.

La richiesta doveva essere inviata tramite il Portale delle Agevolazioni presenti sul sito web dell’Istituto.

L’esenzione andava richiesta con l’utilizzo del modulo di istanza on-line RIOC, compilato dal datore di lavoro inserendo tutte le informazioni previste.

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