Bonus e sconti pazzeschi per la sostituzione finestre e telai: attenzione a 3 aspetti per non perdere la detrazione

Tema detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia: occhio, tra gli altri, a tre aspetti da considerare: di cosa si tratta e dettagli

In merito alle ristrutturazioni edilizie, la detrazione fiscale va applicata tanto alle singole unità abitative quanto a parti comuni rispetto ad edifici condominiali, ed è corrispondente al cinquanta per cento delle spese fatte. A seguire alcuni dettagli ed elementi da tener presente. Come Iva, causale bonifico e questione comunicazione.

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Prevista nell’articolo16-bis, Dpr 917/86, ovvero sia Testo Unico delle imposte sui redditi, riguardava una detrazione IRPEF del trentasei per cento sino a 48mila€, al massimo. Per unità immobiliare. Tale percentuale è stata però portata al cinquanta per cento in virtù del decreto legge 83/2012, sino ad un ammontare, nel totale, di 96mila€. Per quanto concerne lavori fatti da ventitré giugno 2012 al trenta giugno del 2013.

Mediante decreti a seguire, tale scadenza è giunta sino al trentuno dicembre 2024. Mediante la legge di bilancio dell’anno corrente. La ripartizione della detrazione è in dieci quote annuali. Dal medesimo importo.

Ma qual è il funzionamento della detrazione fiscale al cinquanta per cento?

Funzionamento detrazione fiscale al cinquanta per cento e questione comunicazioni da inviare

Tema importante e che desta attenzione, in via generale, quello inerente la detrazione fiscale, come nel caso di quella al 65% di cui approfittare prima che sia troppo tardi.

Sul tema in oggetto, come approfondito da InformazioneOggi.it, viene menzionata l’Agenzia delle Entrate, ovvero quanto evidenziato circa il fatto che a poter usufruire della detrazione sono i contribuenti. I quali sono assoggettati all’IRPEF, siano essi o meno residenti nel territorio dello Stato. L’agevolazione in questione riguarda i proprietari, ma anche chi ha diritto di godimento per quanto riguarda immobili e ne sostiene le spese.

Tra gli altri la detrazione si prevede per lavori che si legano al restauro. Così come al risanamento conservativo. E ancora, alla ristrutturazione edilizia e alla manutenzione straordinaria. Come nel caso del sostituire infissi esterni e serramenti, oppure persiane con le serrande. E con la modifica di materiale oppure tipologie di infissi.

Al fine dell’ottenimento della detrazione fiscale in relazione alla ristrutturazione, nel corso del tempo vi è stata una semplificazione inerente le procedure, si legge. È sufficiente l’indicazione in dichiarazione dei redditi dei dati catastali i quali vadano ad identificare l’immobile. Qualora siano stati fatti dal detentore, ad essere inseriti devono essere gli estremi. Per quanto riguarda la registrazione dell’atto. Il quale costituisce il titolo, così come gli altri dati di cui vi è richiesta in relazione al controllo della detrazione.

Bisogna che l’eventuale soggetto invii 2comunicazioni. La prima vedrà come destinatario l’Azienda Sanitaria Locale competente. Per territorio. Mediante raccomandata A.R., prima dell’inizio dei lavori. Ad eccezione dei casi dove i decreti legislativi inerenti le condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedano tale obbligo.

L’altra invece sarà mandata all’ENEA, si legge su InformazoneOggi.it, e si lega soltanto agli interventi i quali comportino risparmio energetico. E l’impiego di fonti rinnovabili.

È importante custodire, mantenere il possesso ed esibire la documentazione, la quale riguarda: concessione, l’autorizzazione oppure la comunicazione circa l’inizio dei lavori. Qualora tali abilitazioni non fossero previste, basterebbe una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Ove vi sia l’indicazione della data di inizio dei lavori. Andando ad attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia in questione rientrino tra gli agevolabili.

E ancora: la domanda di accatastamento in merito ad immobili che non sono ancora censiti e le ricevute del pagamento rispetto a Imu. Qualora dovuta. E poi, qualora si trattasse di lavori fatti dal detentore dell’immobile, nel caso fosse diversi dai familiari conviventi, la dichiarazione di consenso da parte del possesso allo svolgimento dei lavoro. Altra documentazione riguarda poi le fatture e le ricevuta fiscali inerenti le spese fatte, e le ricevute inerenti i bonifici di pagamento.

Il pagamento dei lavori: come vanno fatti, alcuni dettagli

A proposito della detrazione del cinquanta per cento, InformazioneOggi.it si sofferma su di un altro aspetto al riguardo, spiegando che per poterne usufruire occorre fare i pagamenti mediante il bonifico bancario oppure postale. Rispetto alla casuale, circa il versamento, ad essere immesso è il riferimento alla norma (art.16-bis – Dpr 917/1986). Ed anche il cod.fiscale del soggetto che beneficia della detrazione, in aggiunta al cod.fiscale oppure p.Iva del soggetto che beneficia del pagamento.

Vi è l’IVA applicata con aliquota ridotta al dieci per cento per quanto concerne le spese inerenti interventi di restauro, il risanamento conservativo. E la ristrutturazione edilizia. Viene applicata l’iva agevolata anche rispetto alla fornitura dei “beni finiti”, ovvero i quali mantengono l’individualità anche se inseriti nella costruzione. Come nel caso degli infissi esterni. Così come le porte e così via.

Al di là che questi siano comprati dal committente oppure dalla dita che si occupa di svolgere i lavori.

L’IVA al dieci per cento – si legge ancora – riguarda anche le prestazioni di servizi inerenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. I quali siano sempre fatti sulle unità immobiliare abitative. In merito ai beni, viene applicata l’aliquota agevolata soltanto qualora siano ceduti. Nell’ambito del contratto di appalto. Nel momenti in cui l’appaltatore fornisse beni quali “di valore significativo , si pensi agli ascensori, oppure ai montacarichi, infissi esterni oppure interni ed altro, si applicherebbe l’iva ridotta soltanto circa la differenza. Tra valore complessivo della prestazione e dei beni, ovvero sia circa la manodopera, si legge.

In merito al valore residuo, applicata l’iva ordinaria al ventidue per cento.

Ad ogni modo, è bene considerare che si tratta di un argomento ampio e complesso, con tanti casi diversi che possono riguardare i possibili interventi in merito agli infissi. Questi, alcuni dettagli in generale. È opportuno consultare la guida dell’Agenzia delle Entrate per approfondire, così come è bene informarsi mediante confronti con esperti del campo e professionisti del settore, per saperne di più e nel dettaglio circa i vari temi ed elementi.

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