Green Pass e viaggi, cosa cambia dopo il 1°maggio: le regole

Green pass e tema viaggi, che cosa cambia dopo il primo maggio e dove serve ancora: di seguito alcuni dettagli al riguardo 

È un tema di grande importanza quello relativo ai viaggi, all’estero e per coloro che decidono di spostarsi: quali le novità e i cambiamenti dopo il 1° maggio per quanto concerne il green pass, dove serve ancora e il punto sulle mascherine. Alcuni dettagli al riguardo di seguito.

Green Pass e viaggi, cosa cambia dopo il 1°maggio: le regole
fonte foto: adobe stock

Come ben noto, l’arrivo del mese di maggio porta con sé aspetti importanti per quel che concerne la situazione inerente la pandemia e il Covid-19, vista la presenza di alcuni cambiamenti e la caduta di alcune restrizioni. Circa viaggi e movimenti, come spiega Repubblica.it, restano le mascherine ma il turismo ha la possibilità di ripartire con uno slancio.

È importante sottolineare, a proposito dei viaggi all’estero, che è bene ed opportuno verificare e controllare i siti dei Paesi di ingresso, così da accertarsi dei criteri impiegati e delle restrizioni, se vi sia ancora, o meno, la richiesta di certificati di vaccinazione o di tamponi negativi.

Come riportato da Investireoggi.it, per ora continua ad essere obbligatorio l’uso della mascherina FFP2 per poter salire su aerei, treni e mezzi di trasporto, e sarà ancora necessario il Green Pass per poter viaggiare all’estero ed entrare nei Paesi dell’Unione Europea.

Green Pass e viaggi: dove serve, regole, Passenger locator form, cosa cambia

C’è comprensibilmente sempre grande attenzione per quel che concerne l’attualità, tanto in ottica situazione pandemia Covid-19 quanto, in generale, in merito a temi economici, come ad esempio le misure intraprese per affrontare un periodo difficile inerente le conseguenze della pandemia e del conflitto scoppiato in Ucraina, visti i rincari dei prezzi, delle bollette, l’inflazione. A tal proposito, quali le misure del governo nel decreto aiuti ed energia e dettagli sul bonus bollette.

Per quanto riguarda il tema in oggetto, sino al 31 maggio, almeno al momento, chi entra nel territorio italiano dovrà mostrare il Green Pass per poter accedere ad aerei, treni e altro. A cadere, si legge, è l’obbligo di compilazione del modulo PLF, Passenger Locator Form.

Repubblica.it spiega che l’Italia si adegua a molti altri Paesi Europei, come Francia e Germania, i quali fanno ancora richiesta del Green Pass a coloro che arrivano dall’estero. Restrizioni mantenute in altri casi e altri Stati, da Malta fino agli Stati Uniti, il cui ingresso è permesso solo mediante la presentazione di un certificazione di vaccinazione e di un tampone con responso negativo.

Repubblica.it spiega anche che non servirà più esibire la certificazione ai fini dell’alloggio negli alberghi o in una struttura ricettiva, così come l’ingresso sarà libero nei ristoranti degli hotel, palestre, piscine, centri benessere degli alberghi, i quali sono fruibili con le linee guida condivise dal ministero della Salute su Gazzetta Ufficiale dello scorso quattro aprile.

Per quanto riguarda bar e ristoranti, si legge che la limitazione che resta è quella del distanziamento di un metro tra i tavoli, nei locali al chiuso dove i clienti avranno la possibilità di abbandonare la mascherina anche quando si alzano dal tavolo. L’uso di quest’ultima non prevede l’obbligo ma è raccomandato.

In merito a musei, mostre e spettacoli, la regola che spiega Repubblica, almeno circa il mese di maggio, riguarda l’uso della mascherina al chiuso mentre nei siti culturali all’aperto non sarà necessario. Mascherina da indossare anche per cinema e teatri al chiuso, ma non negli spettacoli all’aperto.

Ad ogni modo ed al di là di tutto, rispetto ai viaggi, è importante che prima di ogni altra cosa ci si informi mediante i canali ufficiali di riferimento circa il Paese di destinazione e sul Paese di rientro, e che si visiti il sito della Farnesina “viaggiare sicuri”, così da avere le informazioni aggiornate circa le regole di ingresso del Paese di destinazione.

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