Incognita canone RAI: in o out? A breve si conoscerà la verità

In vista del 2023, c’è ancora una grossa incognita canone RAI: sarà presente o meno in bolletta?

Stanto ad una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze pare che ci siano poche speranze di vedere il canone RAI fuori dalla bolletta della corrente elettrica, in vista del 2023.

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Per quale motivo nelle ultime settimane circola la voce che il canone RAI possa essere tolto dalla bolletta della corrente elettrica? Cosa farà il governo per rispettare le direttive europee?

Incognita canone RAI: perché dovrebbe essere eliminato dalla bolletta

Nelle ultime settimane si sente sempre più spesso parlare della possibilità che, il prossimo anno, il canone RAI non sia inserito nella bolletta della corrente elettrica. Per quale motivo?

Lo scorso aprile, il governo Draghi, in occasione dell’approvazione del Decreto bollette, aveva promesso di eliminare il canone dalle bollette della luce. In quel caso, si trattava di un impegno che il governo aveva assunto con l’Unione Europea, in vista dell’approvazione della Recovery Plan.

In sostanza, il governo aveva preso l’impegno di adeguarsi alla richiesta di eliminare gli oneri impropri dai costi dell’energia.

Dopotutto, l’abitudine di inserire il canone tv in bolletta è piuttosto recente. Di fatto, si tratta di una decisione introdotta con la legge di stabilità 2016, dal Governo Renzi.

In quell’occasione si decise di inserire il canone RAI nella bolletta della luce, con lo scopo di contrastare l’evasione che, da sempre, caratterizza quest’imposta. Inoltre, in quel frangente, si decise di ridurre il costo dell’imposta da 110 a 90 euro.

Tuttavia, l’Unione Europea ha stabilito che occorre eliminare gli oneri in propri dalle bollette della luce, entro il 31 dicembre 2022.

Ma, in base a quanto riportato dal MEF, per il momento non è prevista l’eliminazione del canone RAI dalla bolletta.

L’imposta resterà in bolletta

Così come si legge nella nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze:

«Le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate».

In sostanza, sebbene lo scorso aprile il governo si fosse impegnato ad eliminare l’imposta dalla bolletta della luce, il Ministro Giorgetti ha precisato che le modalità di pagamento per il 2023 resteranno invariate.

Giorgetti ha così motivato la scelta:

«La milestone Pnrr trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte Agcm, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che risulta soddisfatto».

In pratica, il ministro del MEF ha chiarito che la direttiva Europea era stata emanata con lo scopo di preservare la concorrenza del mercato dell’energia. A tal fine, era stato chiesto di eliminare tutti gli oneri impropri dalla bolletta della corrente elettrica.

Tuttavia, il canone RAI è un pagamento trasparente, che non rileva alcune criticità dal punto di vista della concorrenza di mercato, perché è facilmente individuabile dal consumatore.

Cosa ne pensa l’Unione nazionale dei consumatori

Sebbene il Ministro Giorgetti ritenga il canone RAI un onere chiaro e non improprio, non è dello stesso avviso l’Unione nazionale dei consumatori.

Secondo l’UNC, infatti, l’assenza di criticità, di cui parla il MEF, era stata rilevata dall’Agcm il 28 ottobre 2015, ovvero prima che l’Unione Europea sollevasse il problema.

Inoltre, le disposizioni impartite dall’Unione Europea riguardavano non solo la concorrenza, in senso stretto, ma anche il fatto che non si potessero obbligare i fornitori di energia a riscuotere oneri non legati al settore in cui operano.

In sostanza, è come se si chiedesse ai consumatori di pagare nella stessa fattura due servizi completamente diversi.

Alla luce di queste osservazioni, l’Unione nazionale dei consumatori ritiene il canone Rai 1 un onere improprio.

È dello stesso avviso anche il Codacons che, inoltre, chiede l’abolizione totale del canone in considerazione dell’attuale scenario del mercato televisivo italiano.

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