Partite Iva: fioccano gli aiuti a fondo perduto da parte dello Stato

La corsa al fondo perduto, il Governo è pronto a lanciare sulle partite Iva ma non solo una montagna di denaro da spendere.

Bonus con legge 104 fino a 6.000 euro dal 2022, sarà vero?
Bonus

Il post pandemia, o almeno della sua parte più dura si è trasformato in una formidabile occasione per i cittadini italiani, lavoratori, e non, dipendenti e non. Tutti ma proprio tutti sono infatti chiamati ad attingere in un modo o nell’altro al grande serbatoio di risorse che tramite la bontà dell’Europa sta per entrare nel nostro paese. Tutto è pronto, tutto è organizzato, fioccheranno incentivi, bonus e quant’altro cosi come è stato fino a pochi giorni fa per acquistare e creare vantaggi praticamente rispetto ad ogni cosa. Ogni settore, ogni ambito della vita quotidiana, tutto è toccato dai sostegni e tutto ancora lo sarà.

4,4 miliardi di euro di nuovi contributi a fondo perduto. Una misura che stavolta riguarderà le pertite Iva, ma solo per il momento. Per accedere agli enormi capitali messi a disposizione dallo Stato bisognerà guardare ai bilanci, alle dichiarazioni dei redditi e non soltanto, o almeno non più, come accaduto in precedenza al calo del fatturato. Una nuova piattaforma creata appositamente per l’occasione per l’evento si potrebbe dire, la possibilità di interagirvi direttamente senza filtri, senza intermediari. La possibilità di attingere ancora una volta dalle casse dello Stato, cosi, come se il tempo fosse ancora fermo ad un po’di mesi fa.

Partite Iva, via al fondo perduto: tutti i requisiti richiesti

Per accedere al fondo perduto, un apposito decreto ha chiarito di fatto quelle che sono le regole precise. Calo di utili del 30% nel 2020 per le imprese . Per fare in modo da non essere totalmente investiti di richieste, il ministero competente ha sviluppato una tabella che dovrebbe in qualche modo semplificare le cose. Un sistema a scaglioni per calcolare il contributo spettante ad ogni cittadino che ne fa richiesta:

  • 30% per imprese e professionisti che hanno ricavi o compensi fino a 100mila euro,
  • 20% per chi è tra 100mila e 400mila euro,
  • 15% tra 400mila e 1 milione di euro,
  • 10% tra un milione e 5 milioni,
  • 5% per le partite Iva più grandi tra 5 e 10 milioni di euro.

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Altro obbligo riguarda la presentazione entro i termini previsti dalla legge, il 30 settembre della dichiarazione dei redditi. Un fiume di denaro sta invadendo il nostro paese insomma. I liberi professionisti sono pronti ad accoglierlo, sono pronti insomma a ripartire qualora siano stati realmente svantaggiati dalla crisi post covid. La piattaforma è in arrivo, manca davvero poco.

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