È vero che si può accedere alla pensione 10 anni prima dei 67? La risposta sorprenderà

È possibile accedere alla pensione 10 anni prima dei 67 richiesti per la pensione di vecchiaia, ecco i requisiti e come inoltrare domanda. 

È vero che si può accedere alla pensione 10 anni prima dei 67
È vero che si può accedere alla pensione 10 anni prima dei 67

Analizziamo il quesito di un Lettore che si è rivolto agli Esperti di Trading.it per sapere se può accedere alla RITA con dieci anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia a 67 anni. Il Lettore scrive che è stato licenziato e vorrebbe chiarimenti se può accedere alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata.

È vero che si può accedere alla pensione 10 anni prima dei 67?

La RITA è una risposta alla flessibilità in uscita verso la pensione senza gravare sulle casse dello Stato. Introdotta dalla legge 232 del 2016 che consente di erogare un reddito ponte in attesa di perfezionare l’età pensionabile. Sulla stessa linea dell’APE Volontaria che prevede un assegno ponte con un prestito bancario da restituire in venti anni con una trattenuta sulla pensione. Invece, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata ricorre al capitale accumulato dal lavoratore nei fondi di previdenza complementare.

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In effetti, la somma può essere riscossa in anticipo (sia in modo parziale che totale) sotto forma di rendita mensile. Questa misura innovativa, permette di ricevere un assegno in base al montante accumulato nel fondo.

Requisiti

Possono accedere alla RITA i lavoratori che cessino l’attività e maturano la pensione di vecchiaia entro i cinque anni successivi, a condizione che abbiano raggiunto almeno venti anni di contributi. Però, almeno cinque devono essere versati in un fondo di previdenza complementare. Oppure, i lavoratori che sono inoccupati da lungo periodo, di solito ventiquattro mesi e che maturano l’eta anagrafica per la pensione di vecchiaia entro dieci anni successivi. Quindi, nel 2021 è possibile a 62 anni e 57 anni se lavoratore inoccupato da lungo periodo.

Possono accedere i lavoratori sia dipendenti del settore privato o pubblico e i lavoratori autonomi.

Sono validi per il requisito contributivo tutti le tipologie di contributi versati (obbligatori, da riscatto, figurativi e volontari).

Quindi, è possibile accedere alla RITA se si è sottoscritto un fondo previdenziale che permette l’accesso alla rendita integrativa.

Esempio pratico

Da considerare che la rendita come assegno ponte, fino al perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, è conveniente se il montante accumulato nel fondo è alto. Per rendere l’idea ecco un semplice esempio.

Ipotizziamo un lavoratore con 10 anni mancanti alla pensione di vecchiaia. Il capitale maturato nel fondo pensione di 109.888 euro, per una percentuale da convertire in RITA al 100%. In questo caso l’importo annuale lordo RITA di 10.989 euro con rata trimestrale lorda della RITA 2.747 euro,

La domanda di pensionamento deve essere inoltrata tramite il Fondo attraverso un modello specifico e non attraverso l’INPS.

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